Shanghai, un buon Fognini non basta contro la perfezione di Medvedev

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Shanghai, un buon Fognini non basta contro la perfezione di Medvedev

L’azzurro sta in partita per tutto il secondo set dopo aver ceduto 6-3 il primo, ma il numero quattro del mondo è implacabile. Giocherà la dodicesima semifinale in stagione

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Fabio Fognini - Shanghai 2019 (foto via Twitter, @atptour)
 

[3] D. Medvedev b. [10] F. Fognini 6-3 7-6(4)

C’è stato bisogno del miglior Daniil Medvedev per estromettere dal Masters 1000 di Shanghai Fabio Fognini nei quarti di finale. Il numero quattro del mondo (terzo del seeding) non ha mai concesso una palla break in un’ora e mezzo di match e ha conquistato la semifinale del torneo cinese, la sesta consecutiva e dodicesima della stagione. Fabio esce comunque da un torneo di alto livello. Le vittorie contro Murray e Khachanov erano tutt’altro che scontate e gli hanno permesso di incamerare punti importanti nella rincorsa alle ATP Finals, e nonostante la sconfitta ha fatto una buonissima impressione anche nei quarti contro il giocatore più in forma degli ultimi mesi. Il ligure al momento è undicesimo nella Race to London e deve sperare che i due avversari diretti ancora in gioco a Shanghai, Berrettini e Zverev, non riescano ad allungare.

LA PARTITA – L’azzurro tiene testa al finalista degli US Open in avvio di match, ma in risposta non riesce proprio a giocare. Merito del servizio del russo, che in un rapidissimo primo set perde solo quattro punti alla battuta servendo solamente cinque seconde di servizio. Il break arriva in un lampo, a zero, nel sesto game, causato dal game più brutto della partita di Fognini. È 6-3 per Medvedev dopo nemmeno mezz’ora. Fogna si aggrappa alla partita nel secondo set. Salva due palle break sull’1-1 e sul 2-2 e riesce più volte a bucare il muro eretto dal russo, di questi tempi non la cosa più semplice da fare su un campo da tennis.

Non è nemmeno il miglior Fognini a livello fisico quello che si vede sotto i petali aperti del centrale di Shanghai. Oltre al fastidio alla caviglia destra, lamenta un dolore alla gamba sinistra da inizio secondo set, che si fa sentire mentre serve. Dopo il terzo game richiede l’intervento del fisioterapista che lo fascia all’altezza dell’inguine, ma pochi minuti dopo Fabio si strappa via la fasciatura, perché troppo stretta. Dall’altro lato Medvedev non tentenna mai alla battuta, solo sul 4-3 – già sereno sul 40-0 – si distrae per un minuto e commette due doppi falli di fila, ma Fabio non riesce a portarlo ai vantaggi. Sul 4-4 Daniil ha un’altra chance di break, ma Fognini mette in mostra tutto il suo coraggio annullando il simil-match point con una palla corta che lambisce il net.

Nei due turni in cui è costretto a salvare il set, Medvedev è ancora perfetto e si conquista agilmente il tie-break. Dopo due perle di Fognini in avvio (che gli valgono un momentaneo vantaggio), il russo non sbaglia più una palla, spedisce dall’altro lato qualunque accelerazione dell’italiano. Emblematica la frase di Fabio colta dai microfoni a bordo campo: “È dall’estate che non sbaglia questo!”. Un suo errore di dritto causa lo strappo decisivo sul 4-3 Medvedev, che si concede anche un serve&volley prima di piazzare il dritto vincente che chiude il primo quarto di finale della giornata.

Il tabellone completo (con tutti i risultati)
La Race to London aggiornata

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