Il ballo dei debuttanti va a Tsitsipas: Medvedev inizia le Finals con una sconfitta

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Il ballo dei debuttanti va a Tsitsipas: Medvedev inizia le Finals con una sconfitta

LONDRA – Il greco, nettamente più propositivo, batte il russo per la prima volta dopo cinque sconfitte di fila. Sarà lui a sfidare il vincente di Nadal-Zverev

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Stefanos Tsitsipas - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

da Londra, il nostro inviato

[6] S. Tsitsipas b. [4] D. Medvedev 7-6(5) 6-4

Stefanos Tsitsipas supera contro pronostico un buon Medvedev, seppure non il migliore visto fin qua. L’equilibrio in campo è stato totale, prova ne siano i soli 4 punti in più per il vincitore (77 a 73), che ha meritato per non essersi mai scoraggiato di fronte alle 3 palle break annullate dal russo mentre Tsitsipas non ne ha concessa nessuna. L’unico break del match è arrivato alla fine del secondo set, premiando la tenacia del primo greco alle Finals. Il n.6 del mondo ha fortemente voluto questa vittoria, ottenuta dopo cinque sconfitte su 5 precedenti, l’ultimo a Shanghai un mese fa. Tsitsipas ha infatti sempre condotto il match, ma nonostante un gioco propositivo, diverse discese a rete e punti superbi, per superare la disarmante resistenza del finalista di New York ha dovuto ricorrere agli straordinari. Primo set portato a casa al tie-break con una volèe fenomenale di dritto sulla riga e secondo con la complicità di un clamoroso errore di valutazione di Daniil, che sul 5 pari 40 pari ha battezzato fuori la risposta del greco, per poi cedere sulla successiva palla break. La differenza l’ha fatta forse anche quel quid di motivazione in più che Stefanos aveva dopo la querelle a distanza nelle interviste. Tsitsipas aveva definito noioso il gioco di Daniil a Shanghai, e ieri il gaglioffo russo a Eurosport aveva risposto che oggi avrebbe provocato Stefanos ad ogni opportunità.

La cornice di pubblico è sempre adeguata all’evento, i pochi posti vuoti sono quelli dei quattro spicchi negli angoli, a un’altezza sufficiente per giustificare un alto prezzo del biglietto, ma evidentemente non abbastanza per prendersi un lunedì pomeriggio di ferie e sostenere la spesa a meno che non si sia tifosi di Medvedev o Tsitsipas.

IL PRIMO SET – Il match si apre, come prevedibile, all’insegna dell’equilibrio. Il campione di Shanghai commette qualche errore di troppo ma sopperisce con i suoi marchi di fabbrica, grande mobilità e ritmo contenuto per poi esplodere accelerazioni tanto improvvise quanto letali. Tsitsipas però offre una buona resistenza sul suo rovescio e offre le giocate stilisticamente più belle, tra cui palla corta da metà campo ben mascherata in contropiede. Soprattutto usa con oculatezza il serve&volley, offrendo volèe in corsa di rovescio di pregevole fattura. C’è spazio per una palla break per il greco sull’1-0 30-40, ma una traiettoria profonda del russo non lo trova abbastanza reattivo. Sul 5-4 Tsitsipas, Medevedev si ritrova sul 15-30 al servizio, ma il finalista di New York non fa una piega; serve come deve e il tie-break diventa la naturale conclusione del primo set.

Daniil Medvedev – ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)

Sembra davvero migliorato in solidità Stefanos, che si prende subito un mini-break di vantaggio. Poi gioca uno scambio in apnea, un braccio di ferro di dritto dove fa tutto benissimo, compreso il cambio di diagonale per rompere la resistenza del muro russo, ma finisce comunque per perdere il punto. In situazioni simili c’è davvero di che scoraggiarsi: Daniil non mostra evidenti punti deboli, la solidità dei fondamentali è disarmante. Il giustiziere di Federer in Australia però non si scoraggia e arriva col pubblico a favore sul 5 pari, giocando davvero un gran tennis. Dopo un primo set così ben giocato, se il n.6 del mondo perde questo tie-break non si capisce come possa non crollare di fronte al fabbro che gioca come un Dio. Dall’Olimpo, Zeus s’insospettisce, si guarda intorno e vede che Efesto, fabbro degli Dei, non si vede da un po’ e riconosce nel russo proprio il vecchio collega. Inaccettabile, così chiama a rapporto Ermes, messaggero dai piedi alati (Mercurio per i romani, così in FIT nessuno ha problemi), e lo spedisce all’O2 Arena. Il punto del 5 pari è magnifico e la conclusione in demivolèe di dritto sulla riga, prodigio atletico e tecnico, certifica quanto sopra riportato. L’equilibrio è rotto, il muro di Efesto perforato, 6-5 e servizio Tsitsipas, combinazione servizio e dritto e primo set per il figlio di Apostolos.

EPILOGO – Nel secondo set Omero non cambia trama. Il match prosegue allo stesso modo, il semifinalista di Shanghai mantiene un livello altissimo, così come chi l’ha estromesso dal 1000 asiatico, che ha già ri-cementato il buco di prima e sul 3 pari fronteggia un’altra palla break come fosse un punto qualunque. Servizio e dritto che centra l’incrocio delle righe, altra soluzione vincente e ace per il 4-3. Ora la partita è splendida, nel gioco successivo Daniil si ritrova sotto 15-30, rimonta ancora fino al 40-30 ma il miglior Tsitsipas mostra la stessa solidità mentale dell’avversario e con un eccellente schema d’attacco indovina una volèe in controtempo di rovescio che lascia di sale il traditore dell’Olimpo. 4 pari 40 pari. Qui accade l’imponderabile. Medvedev giudica fuori la risposta dell’avversario e Stefanos ha un’altra palla break, che non fallisce. Un gioco più tardi completa l’opera con una discesa a rete che sancisce un grande successo dopo 1 ora e 41 minuti di grande partita. Stretta di mano freddina, di sicuro Daniil non avrà gradito perdere il suo match d’esordio nel tornei dei Maestri… e perderlo proprio contro Tsitsipas, che diventa così il primo greco a vincere un match alle Finals.

Pubblico, bandiera greca – ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)

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