Tsitsipas verso la semifinale: "Certe vittorie contano più di altre"

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Tsitsipas verso la semifinale: “Certe vittorie contano più di altre”

LONDRA – “È un sollievo quando riesci a venire a capo di tanta pressione”, dice Stefanos con il sorriso sulle labbra. “Non è facile nonostante la gente pensi che lo sia”

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Stefanos Tsitsipas, conferenza stampa - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

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da Londra, il nostro inviato

Fino a questo momento sono state le ATP Finals dei giocatori che colpiscono il rovescio a una mano, o quantomeno di due di loro (Federer naviga ancora in acque piuttosto mosse e deve battere Djokovic per qualificarsi). Parliamo di Thiem e Tsitsipas, i due giocatori che hanno conquistato anzitempo il pass per le semifinali. Il greco ci è riuscito battendo per la quarta volta di fila Zverev, che a tal proposito non ha saputo proferire molto di più di un auto-incoraggiamento (“Lo scorso anno ho vinto il torneo dopo aver vinto il primo incontro e perso il secondo‘). Tsitsipas invece si è presentato in conferenza stampa comprensibilmente soddisfatto.

Raggiungere la semifinale al debutto è un grande risultato. Puoi dire come ti senti a tale proposito?
Oggi ho giocato bene e sono contento di avere mantenuto i nervi saldi per tutto l’incontro. È bello sapere che giocherò la semifinale. Ma devo tenere la concentrazione e continuare a fare ciò che ho fatto in questi due giorni. Il mio ultimo incontro sarà contro un avversario duro da affrontare come Nadal. Questo match per lui significherà molto perché deve ancora qualificarsi per le semifinali. Darò tutto me stesso. Darò l’anima e penso che sarà un buon test per me in vista di match potenzialmente più duri in semifinale e finale. Per questo è una partita per me molto importante dalla quale mi attendo di imparare molto.

Ubaldo: Sei bravo in matematica? Sai cosa deve capitare se vuoi essere il primo nel gruppo? Ti rendi conto che forse Nadal e il perdente tra Federer e Djokovic non giocheranno le semifinali sabato? In quel caso lo chiameresti il cambio della guardia? Due dei primi tre del mondo fuori dalle semifinali! 
Beh, veramente la matematica non era la mia materia preferita a scuola. Ci litigavo un po’. Mi piace la geografia perché mi piace viaggiare (gli scenari di qualificazione li trovate qui, ma se trovate il video della  risposta  di Tsitsipas sara’  divertente  le facce che ha fatto e quel che ha  borbottato facendo sorridere tutti i presenti)

A volte si ha la sensazione che tu quando affronti i giocatori russi sia maggiormente motivato. È solo una sensazione? O forse perché hanno più o meno la tua età, oppure per altre ragioni?
Io ho sempre motivazioni in più quando affronto i migliori. Sascha è tra questi. Ha sempre fatto bene nel corso degli anni e mi ha dato la motivazione per entrare a fare parte dei 10 migliori. In fondo gli devo molto. Gioca bene. Affrontare, lui, Roger, Rafa,  Andy …si impara molto. Per la verità non ho mai giocato contro Murray ma sono certo che ci sia molto da imparare anche da lui. Li ho sempre ammirati in TV. Ho sempre voluto essere uno di loro. Quindi quando scendi in campo e li affronti ti apre di sognare, di avere una visione. Quando vedi qualche cosa che hai sempre sognato, ti si accende una scintilla, una ragione in più per giocare. Non so se abbia a che fare con la psiche. Quando devi sopravvivere diventi più reattivo, più vigile se così si può dire.

Come va il tuo piede?
Bene. Ho fatto delle iniezioni anestetiche locali, perché avevo molto dolore. Non ricordo l’ultima volta che mi ero fatto una puntura nella mia vita.

Finalmente hai battuto per la prima volta Medvedev e oggi hai giocato benissimo. Cosa significa dal punto di vista della fiducia battere un giocatore che si vuole così fortemente superare?
È gratificante. È un sollievo quando riesci a venire a capo di tanta pressione attraverso grandi sforzi ed entrando in uno stato di concentrazione tipo Nirvana. Non è facile nonostante la gente pensi che lo sia. È qualche cosa che ti gratifica quando riesci a battere giocatori simili e riesci a dare il tuo meglio. Queste vittorie significano più di altre ed è bello averle nel carniere, per così dire. È importante.

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