Challenger di Bergamo, cancellata la finale a causa del Coronavirus. Il torneo non avrà un vincitore

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Challenger di Bergamo, cancellata la finale a causa del Coronavirus. Il torneo non avrà un vincitore

L’emergenza coronavirus ha portato all’annullamento di tutti gli eventi sportivi della giornata in Lombardia e Veneto, su indicazione del governo

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Pala Agnelli - ATP Challenger Bergamo 2019 (foto Antonio Milesi)
 

La finale del Challenger di Bergamo non si giocherà oggi, né nei prossimi giorni. La partita, che vedeva coinvolti il francese Enzo Couacaud (tds N.7) e l’ucraino Illya Marchenko, sarebbe dovuta iniziare alle 17:00 (peraltro con diretta YouTube annessa), ma non avrà luogo a causa dell’ondata di casi di Coronavirus che ha colpito in particolare la Lombardia e il Veneto negli ultimi giorni – i soli casi lombardi ammontano a 89, dato destinato a crescere.

Era dunque naturale che arrivasse un’ordinanza relativa agli eventi pubblici (e quindi anche quelli sportivi) da parte del Governo, come confermato dalla lettera del Ministro Vincenzo Spadafora (Ministro per le politiche giovanili e lo sport) al CONI: “Il Governo si appresta ad emanare misure urgenti per fronteggiare e contenere in modo particolarmente incisivo i casi di contagio da Coronavirus. Tali misure comprendono anche il mondo sportivo per l’esigenza di prevenire rischi e tutelare al meglio la salute di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alle manifestazioni e alle competizioni. In attesa del perfezionamento dei provvedimenti e della piena ed efficace attuazione degli stessi, su conforme avviso del Consiglio dei Ministri, per ragioni di cautela e massima precauzione, Le chiedo di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020“.

Non resta che affidarsi alle indicazioni delle autorità di competenza e assumere tutti i comportamenti del caso, viste le proporzioni dell’emergenza. Il breve comunicato rilasciato dall’ufficio stampa del torneo specifica che il torneo rimarrà senza un vincitore. Punti e soldi destinati al finalista andranno sia a Marchenko che a Couacaud.

La finale del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (46.600€, Greenset) non si giocherà. La decisione di cancellare tutti gli eventi sportivi nelle Regioni di Lombardia e Veneto ha coinvolto anche l’evento bergamasco. Gli organizzatori le hanno provate tutte, ventilando anche la possibilità di giocare la finale a porte chiuse, ma la richiesta di deroga prefettizia non è stata accolta. A quel punto, i due finalisti Illya Marchenko ed Enzo Couacaud si sono dovuti rassegnare. Ad entrambi saranno assegnati i punti ATP (48) e il prize money (3.650€) destinato ai finalisti.  

Riportiamo anche un altro passaggio del comunicato rilasciato dall’ufficio stampa del torneo, nel quale vengono citati diversi altri esempi di tornei non conclusi.

QUEI TORNEI MAI TERMINATI – A modo suo, questa edizione rimarrà nella storia. Non era mai successo che un torneo non si concludesse per un’emergenza sanitaria, mentre esistono diversi casi di eventi non conclusi per ragioni di forza maggiore, in particolare relative al maltempo. Il più famoso riguarda, probabilmente, il torneo ATP di Rotterdam. Nel 1984, la finale tra Ivan Lendl e Jimmy Connors fu interrotta sul punteggio di 6-0 1-0 per il cecoslovacco. Con una telefonata anonima, il rappresentante di un presunto movimento “anti-capitalista” disse che era stato piazzato un ordigno nei pressi del campo centrale. Le ricerche non ebbero effetto, ma Lendl rifiutò di tornare in campo e il torneo rimase senza vincitore.

Più frequenti i casi di mancate conclusioni per pioggia: il più importante rimane Monte Carlo 1981: anche in quel caso, era in campo Jimmy Connors. Sul punteggio di 5-5 nel primo set, la finale contro Guillermo Vilas fu sospesa e mai più ripresa. Agli albori dell’Era Open, la pioggia impedì la disputa della finale al torneo del Queen’s 1968 tra Clark Graebner e Tom Okker, ma si ricordano anche tornei nemmeno andati vicino alla conclusione. L’ATP di Rancho Mirage del 1980 fu bloccato prima dello svolgimento delle semifinali, mentre il torneo femminile di Lugano, nel 1983, si interruppe addirittura prima dei quarti. Per quanto riguarda i Challenger, stessa categoria del Trofeo Perrel-Faip, si ricorda un caso del 2011 alle Reunion Islands, quando la pioggia costrinse a interrompere l’evento ancora prima dei quarti di finale.

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