Head to head impietoso per Gael Monfils, in vista della semifinale di Dubai. Il francese troverà sulla sua strada Novak Djokovic che l’ha sempre battuto in ben 16 precedenti. L’ultimo nel girone di ATP Cup, a inizio gennaio, quando Nole ha lasciato all’avversario appena cinque game. Il serbo, tra l’altro, ha vinto fino a questo momento 16 partite su 16 (numero ricorrente) nel suo straordinario 2020. “Proverò a inventarmi un nuovo piano di gioco – ha commentato con il sorriso Monfils alla vigilia -, vedremo se funzionerà, perché per 16 volte ho scelto quello sbagliato“. L’ispirazione – suggeritagli anche dalla sala stampa – potrebbe arrivare da Vitas Gerulaitis, che nel 1980, lasciandosi alle spalle una serie di sconfitte contro Jimmy Connors, proferì il famoso”sia una lezione per tutti voi, nessuno batte Gerulaitis 17 volte di seguito“.

“In realtà non tengo il conto dei precedenti – ha commentato il numero nove del mondo -, so che non sto riuscendo a esprimere il mio tennis migliore ogni giorno, ma dovrò combattere e cercare di essere molto solido“. Da non escludere il fattore falsa modestia, visto che il parigino è arrivato negli Emirati Arabi dopo il doppio successo consecutivo di Montpellier e Rotterdam. Nella metà dei 16 incroci (tra cui la semifinale US Open del 2016, oltre alle finali di Bercy 2009 ed Eastburne 2017) Djokovic ha lasciato per strada almeno un set, senza però mai farsi superare al traguardo. “Vero, non ho mai perso con lui – il pensiero del numero uno ATP -, ma spesso le nostre partite sono state lunghe e combattute“. Se così fosse, sarebbe un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi giorni. Nei tre turni fin qui disputati a Dubai, Djokovic non ha mai perso più di tre game all’interno di un set.