Coppa Davis: rimonta Ungheria, bene Germania e Croazia. Si rivede la Svezia

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Coppa Davis: rimonta Ungheria, bene Germania e Croazia. Si rivede la Svezia

A Debrecen al Belgio non basta vincere il doppio. Cilic e Struff portano i loro team a Madrid, da capitano Soderling riporta la Svezia tra le grandi. Vince anche l’Austria senza Thiem. Passano Colombia e Repubblica Ceca

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Coppa Davis 2020 (via Twitter, @DavisCup)
 

COLOMBIA-ARGENTINA 3-1
J.S. Cabal/R. Farah b. M. Gonzalez/H. Zeballos 6-3 6-7(3) 7-5
R. Galan b. J.I. Londero 6-3 6-4

Il derby sudamericano va alla Colombia che dopo l’1-1 nella prima giornata vince doppio e primo singolare nella seconda e rimanda a casa (e agli spareggi per il World Group 2021) l’Argentina. Molto bello ed equilibrato il doppio disputato tra due signore coppie. Da una parte i numeri 1 del mondo, i colombiani Farah e Cabal, dall’altra il doppio affiatato argentino Gonzalez e Zeballos. Molto efficaci e determinati i padroni di casa che non concedono nulla alla risposta e con un break si aggiudicano il primo set 6-3. Nel secondo i servizi la fanno da padrona e si va al tie break. Equilibrio iniziale, poi gli argentini allungano inesorabilmente e grazie ad un doppio fallo di Farah vincono 7-3 rimandando le sorti dell’incontro al set decisivo. Il parziale fila via liscio senza particolari sussulti, sul 6-5 locale serve Maximo Gonzalez che subisce un paio di risposte al fulmicotone. L’ultima, quella di Farah è quella decisiva, i colombiani vanno sul 2-1. Tocca allora al “topo” Londero provare a pareggiare i conti, ma Ricardo Galan è in gran forma mentre il suo avversario fa fatica a trovare continuità. Basta un break per set a Galan per portare la Colombia per il secondo anno consecutivo alle Finals. Una vera e propria rivelazione se si pensa che fino all’anno scorso i sudamericani non erano mai stati nel World Group

SLOVACCHIA-REPUBBLICA CECA 1-3
F. Polasek/I.Zelenay b. J. Forejtek/Z. Kolar 6-4 6-4
J. Vesely b. A. Martin 4-6 7-5 7-5

La Repubblica Ceca approda per la prima volta alle Finals del nuovo formato della Coppa Davis. I cechi vincono il derby con la Slovacchia grazie a Jiri Vesely che sul 2-1 batte al termine di quasi 3 ore di battaglia il nr.1 slovacco Andrej Martin. In precedenza il doppio di casa aveva avuto vita facile contro la coppia Forejtek/Kolar, battuta con regolare 6-4 6-4 con il quale gli slovacchi avevano provato a riaprire la sfida. Sfida che Martin era arrivato ad un passo dal portare sul 2-2. Il nr.1 locale infatti, dopo aver avuto un cattivo inizio di match (subito sotto di un break e due palle break salvate dello 0-3) era stato capace di ribaltare l’andamento del primo set vincendolo per 6-4. Non solo, ma Martin si è trovato avanti 5-2 nel secondo set e ha servito per il match sul 5-3. Bravissimo Vesely a risalire la china non concedendo mai match point e vincere il secondo set 7-5. Nel terzo set era Vesely ad avere un paio di opportunità nel terzo set per allungare sul 2-1 e servizio ma Martin le annullava prontamente. Il match diventava davvero duro con scambi estenuanti, ma era ancora una volta Martin ad avere in mano le sorti del match. Sul 5-4 in suo favore lo slovacco si procurava un match point che però non riusciva a sfruttare. Ed ancora una volta l’occasione mancata veniva pagata a caro prezzo dal tennista di casa che accusava il colpo e cedeva di schianto all’avversario che con tre giochi di fila chiudeva partita e sfida

GERMANIA-BIELORUSSIA 3-1
K. Krawietz/A. Mies b. I. Ivashka/A.Vasilevski 6-4 6-4
J.L. Struff b. E. Gerasimov 6-3 6-2

Anche la Germania approda per il secondo anno consecutivo alle Finals di Coppa Davis. Battuta la Bielorussia a Dusseldorf con il punteggio di 3-1. Dopo l’1-1 della prima giornata le vittorie decisive sono state conseguite nel doppio, dove i campioni del Roland Garros in carica Krawietz e Mies hanno liquidato in due set Ilia Ivashka e Andrei Vasilevski con un doppio 6-4. Match condotto agevolmente dalla coppia di casa anche se il duo ospite non ha demeritato. Ha chiuso quindi la contesa un ottimo Jan-lennard Struff, indicato dal compagno Kohlschreiber nelle dichiarazioni alla stampa ante sfida come il potenziale leader del team tedesco. Struff ha impiegato appena 58 minuti per travolgere uno spento Gerasimov con il punteggio di 6-3 6-2.

UNGHERIA-BELGIO 3-2
S. Gille/J. Vliegen b. M. Fucsovics/A. Balasz 3-6 6-1 6-4
A. Balasz b. K. Coppejans 6-3 6-0
M. Fucsovics b. R. Bemelmans 6-7 6-4 6-2

Nonostante la vittoria nel doppio il Belgio non riesce a confermare la sua presenza alle Finals di Madrid e lascia campo libero all’Ungheria che rivive momenti di gloria nella Davis dopo tanti anni. Merito di Attila Balasz e soprattutto Marton Fucsovics che riescono nei singolari a ribaltare l’1-2 belga. Nel doppio infatti Gille e Vliegen dopo una partenza lenta (6-3 per gli ungheresi il primo set) avevano preso velocemente in mano le redini della sfida facendo valere la loro maggiore attitudine alla specialità. Secondo set vinto senza problemi 6-1, terzo vinto senza particolari patemi 6-4 per il 2-1 ospite. Ma nel primo singolare della giornata Balasz travolgeva uno spento Coppejans, travolto 6-0 6-3. A questo punto diveniva decisivo il singolare finale tra i due numeri 2, Marton Fucsovics e Ruben Bemelmans, il primo meglio classificato nel ranking Atp, il secondo sicuramente più esperto in Davis.

Il primo set era molto equilibrato, nessuna palla break concessa e quindi si decideva tutto al tie break. Fucsovics aveva due set point, uno sul 6-5 ed uno sul 7-6 ma non riusciva a convertirli. Anzi. Sul 7-8 regalava il set a Bemelmans con un diritto malamente sparato fuori (e annessa racchetta distrutta). Il tennista ungherese inziava a spron battuto il secondo set breakkando subito Bemelmans, il quale salvava poi una palla dello 0-3 “pesante”. Il set da quel momento in poi filava via liscio, Fucsovics manteneva il vantaggio e se lo aggiudicava 6-4. Nel terzo set non c’era praticamente storia, un gratuito di diritto di Bemelmans concedeva il break all’avversario nel terzo gioco, Fucsovics dominava gli scambi a proprio piacimento. Altro break nel settimo gioco, l’ungherese teneva la battuta a zero per la festa finale dei padroni di casa.

AUSTRIA-URUGUAY 3-1
O. Marach/J. Melzer b. A. Behar/P. Cuevas 4-6 6-3 7-5
D. Novak b. P. Cuevas 2-6 6-3 6-4

Anche senza Dominic Thiem l’Austria riesce a conquistarsi l’accesso alle Finals di Madrid. La vittoria sull’Uruguay, dopo l’1-1 della prima giornata, arriva grazie al doppio composto da due specialisti quali Oliver Marach e Jurgen Melzer e grazie a Denis Novak, vero eroe di questa due giorni di Davis a Graz. Partiamo dal doppio. Marach e Melzer sono sulla carta nettamente favoriti rispetto a Pablo Cuevas e Ariel Behar, ma gli uruguaiani si fanno valere e portano a casa il primo set (anche se ci vogliono 5 set point). La coppia austriaca non riesce a sfondare il muro uruguaiano, fino al 3 pari del secondo set equilibrio assoluto. Poi è Behar che manca 3 palle del 4-4 e complice un doppio fallo favorisce il break dei padroni di casa. Melzer tiene la battuta a zero e manda il doppio al terzo set. I servizi la fanno da padrona fino al 5 pari. E’ ancora una volta Behar a tradire gli uruguaiani. Come nel secondo set cede la battuta dal 40-15. Serve Marach che tiene il servizio senza problemi e porta l’Austria in vantaggio.

A questo punto Pablo Cuevas deve fare gli straordinari e tornare dopo una mezzoretta in campo per sfidare Denis Novak, nr.1 austriaco e giustiziere del fratello Martin nella prima giornata. Cuevas pare non accusare la stanchezze e si aggiudica facilmente il primo set 6-2. Novak prende una pausa fisiologica e al ritorno in campo sembra più tranquillo. Il tennista austriaco riesce a breakkare Cuevas e si aggiudica il secondo set con il punteggio di 6-3. Il tennista uruguaiano ora inizia ad accusare la stanchezza, ancora break di Novak che sale 3-1 a inizio terzo set. Cuveas non ne ha più, Novak trema ma porta, con qualche patema, l’Austria a Madrid chiudendo 6-4 con un bel diritto vincente. E’ inutile dire che con Thiem in campo gli austriaci diverranno alquanto temibili di Finals.

SVEZIA-CILE 3-1
M. Eriksson/B. Lindtsedt b. A. Tabilo/M. Barrios Vera 6-4 6-4
M. Ymer b. A. Tabilo 3-6 7-5 6-3

Ci voleva Robin Soderling come capitano per riportare la Svezia a livello di squadra nazionale nel tennis che conta. Battuto il Cile (senza Garin, il sorteggio era stato comunque favorevole per gli scandinavi) gli svedesi approdano alle Finals di Madrid dopo aver rischiato più volte negli anni passati di finire in serie C. A Stoccolma il doppio ha visto la vittoria di Eriksson in coppia con il veterano Lindstedt (43 anni) che hanno battuto in due set i due singolaristi cileni, Alejandro Tabilo e Barrios Vera. In verità i cileni erano partiti meglio, breakkando subito gli avversari e issandosi sul 3-1. Una volta però recuperato il break è venuta fuori la maggiore attitudine alla specialità dei padroni di casa che rimontavano chiudendo 6-4 il set e aggiudicandosi con lo stesso punteggio anche il secondo.

A quel punto erano Mikael Ymer e Alejandro Tabilo a scendere in campo nel primo singolare. Lo svedese appariva molto contratto mentre il cileno, ben guidato da capitan Massu, si muoveva molto meglio in campo. Tabilo chiudeva il primo set 6-3 e andava a servire per il match sul 5-4 del secondo set. Sul 40-30 il tennista sudamericano sbagliava una comoda voleé di rovescio mandandola in corridoio. Mancato il match point per Tabilo il match si complicava maledettamente. Anche perché Ymer ritrovava un minimo di sicurezza mentre il suo avversario andava nel pallone. Ymer infatti vinceva il set 7-5 e portava il match al terzo. Maggiore equilibrio in campo, sul 4-3 per Ymer lo svedese centrava il break decisivo e poi teneva la battuta per il 6-3 finale, la Svezia torna tra le grandi.

CROAZIA-INDIA 3-1
R. Bopanna/L. Paes b. M. Pavic/F. Skugor 6-3 6-7(9) 7-5
M. Cilic b. S. Nagal 6-0 6-1

A Zagabria il motivo principale d’interesse oggi più che la quasi certa vittoria croata (visti i singolaristi indiani) era il match di doppio, dove gli appassionati volevano godersi uno dei più forti giocatori di sempre, Leander Paes, che a 47 anni non ha alcuna intenzione di abbandonare le scene. E difatti è stato il doppio, vinto poi in coppia con Bopanna, la sfida più spettacolare della giornata. La Croazia ha poi come da pronostico battuto l’India grazie a Marin Cilic che cavallerescamente ha concesso un gioco a Sumit Nagal evitandogli un vergognoso “cappotto” nel primo singolare della giornata per il 3-1 finale.

Passiamo però al doppio. Per i croati vanno in campo Franko Skugor e Mate Pavic, gli indiani si intendono a meraviglia e in maniera semplice portano a casa il primo set con il punteggio di 6-3. Il secondo set è spettacolare, tutto da gustare per gli appassionati della specialità. I croati vanno spesso in difficoltà al servizio ma riescono a salvare 4 palle break ed alla fine si approda al tie break. Si susseguono le emozioni, i croati vanno 4-2, Paes e Bopanna si guadagnano un match point sul 6-5. Bravi i padroni di casa che lo annullano e vanno 7-6. La coppia ospite risponde a tono, annullato il set point e sull’8-7 secondo match point. Ancora efficaci Skugor e Pavic, situazione ribaltata, 9-8 per loro. Paes e Bopanna annullano il set point ma capitolano subito dopo, 11-9 per la coppia di casa. I croati si rinfrancano, finalmente strappano il servizio agli avversari nel terzo set e allungano sul 4-2. Bopanna e Paes non mollano, aggancio sul 4-4. Sul 5-6 gli indiani si procurano un match point sul 30-40, prontamente annullato. Ne arriva un altro e questa volta è quello buono. Non basterà per gli indiani ma il prezzo del biglietto è stato ampiamente ripagato. Della larga vittoria di Cilic abbiamo già detto, i croati tornano a Madrid.

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