Il Giro d’Italia 2020 sarebbe dovuto partire il 9 maggio dall’Ungheria, ma il governo magiaro ha dichiarato lo stato d’emergenza a causa del coronavirus e ha rimandato a data da destinarsi le tre tappe programmate sul proprio territorio. Lo ha comunicato RCS Sport, che cura l’organizzazione della grande corsa a tappe. Entrambe le parti sembrano però intenzionate a collaborare e tenteranno dunque di riallestire la partenza in un data successiva, che però non è stata ancora concordata e difficilmente potrà essere comunicata prima del 3 aprile, all’espirare cioè delle disposizioni del Decreto del 4 marzo (quello relativo appunto alle competizioni sportive).
La notizia è collateralmente collegata al mondo del tennis perché nella stessa settimana dovrebbero aver luogo gli Internazionali BNL d’Italia e la decisione del rinvio del Giro porta con sé qualche nube extra nel cielo già poco sereno del torneo romano. Se infatti è vero che la decisione di procrastinare la partenza della corsa rosa è quasi totalmente subordinata ai provvedimenti del governo ungherese, è anche vero che i tempi coincidono e non è inverosimile che l’onda lunga del virus porti a una cancellazione del torneo.
L’ATP per il momento ha decretato una sospensione dei tornei fino al 27 aprile, ma è facile immaginare che, se non ci saranno miglioramenti evidenti nelle prossime settimane, lo stop possa prolungarsi fino a inglobare i Masters 1000 di Madrid e, appunto, Roma. A maggior ragione se si considera che l’Italia è il paese europeo più colpito dall’epidemia e che la situazione in Spagna sta purtroppo peggiorando rapidamente.