Lontano dai campi dalla vittoria di fine giugno 2019 contro Shapovalov al Queen’s, nel corso della quale si era procurato una frattura al ginocchio destro per curare la quale è stata necessaria un’operazione chirurgica, Juan Martin del Potro ha comunicato sui social una piccola novità relativa al suo staff. Non lavorerà più con Sebastián Prieto, che lo allenava dall’agosto 2017. Il coach ed ex tennista argentino si sposterà nel box di Juan Londero.
“Vorrei condividere la notizia che ho concordato con Sebastián Prieto la fine della nostra collaborazione, in modo che possa lavorare con Juan Londero mentre io completo il mio processo di riabilitazione. Sono molto grato a ‘Piper’ per tutti questi anni insieme. È un grande allenatore e persino una persona migliore. Gli auguro tutto il meglio“.
Fino allo scorso febbraio, Londero ha lavorato con Andrés Schneiter che ha poi scelto di accettare l’offerta di un altro giocatore sudamericano in grande ascesa, il cileno Christian Garin. Londero era così rimasto senza allenatore e per preparare il ritorno in campo si avvarrà appunto dei consigli di Prieto, che ha 45 anni e ha guidato del Potro alla conquista di tre titoli: l’ATP 250 di Stoccolma nel 2017, appena insediatosi in panchina, il 500 di Acapulco nel 2018 e soprattutto il Masters 1000 di Indian Wells. Il risultato più importante rimane però la finale raggiunta allo US Open 2018, nella quale del Potro è stato sconfitto da Djokovic.
Questa separazione potrebbe non essere un segnale troppo positivo per il prosieguo di carriera del giocatore argentino, che a settembre compirà 32 anni
