Djokovic: “Voglio andare a New York, ma dipende dalle regole”

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Djokovic: “Voglio andare a New York, ma dipende dalle regole”

Prosegue la telenovela tra Nole e lo US Open: se dovessimo dare delle percentuali, adesso saremmo tra il 60 e il 70% (to be continued…)

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Novak Djokovic è particolarmente presente sui media in questi giorni, dall’Adria Tour e contorni alle sue relativamente mutevoli opinioni sulla disputa dello US Open con conseguenti critiche. Qualche timida novità arriva da una video-intervista su Tennis Channel. Novak inizia raccontando l’esperienza della tappa di Belgrado dell’Adria Tour. “Uno dei momenti più emozionanti della mia vita su un campo da tennis. Ho pianto per una decina di minuti perché ho avuto un flashback di quand’ero bambino quando andavo su quel campo. Ricordo la mia prima allenatrice, Jelena Gencic, che non è più tra noi, ma è stata una delle persone più importanti nella mia carriera e nella mia vita”.

Sempre a proposito del suo torneo, Nole spiega che non sapeva a quali regole sarebbe dovuto sottostare mentre organizzava l’evento itinerante: “Ovviamente, seguivamo le istruzione del governo e giorno dopo giorno la situazione in Serbia e in tutta la regione migliorava progressivamente”. E, alla fine, la manifestazione si è disputata come se nulla fosse.

La posizione di Djokovic, pronto a conformarsi alle regole del governo serbo, sembra diversa di fronte alle restrizioni a New York. E, per quanto più possibilista di quanto apparisse la settimana scorsa, il nostro ancora non scioglie il nodo della partecipazione allo US Open.

“La quarantena non è qualcosa di facile da accettare, specialmente se non hai accesso ai campi da tennis e alla palestra” dice il 17 volte campione Slam. Le rigide misure inizialmente ventilate si stanno però allentando, quindi “c’è anche la possibilità che non ci sia alcuna quarantena, che sarebbe fantastico”. Insomma, sarà in campo a New York? “Devo solo aspettare e vedere come tutto si risolve. In questo momento sono in Europa, c’è ancora molto tempo per decidere se andare o meno e adesso non posso ancora dirvi sì o no. Desidero andare, ma devo ancora vedere quali saranno le regole definitive”.

Riguardo alla corsa al maggior numero di titoli Slam con Roger Federer e Rafa Nadal, Djokovic ragiona sia guardando al quadro generale sia al quotidiano. “Ognuno è diverso e a me piace trovare l’equilibrio che funziona meglio per me” spiega il tennista ancora imbattuto nel Tour 2020. “Voglio avere obiettivi a lungo termine e impegnarmi per raggiungerli, ma allo stesso tempo ho obiettivi a breve termine, le routine quotidiane, e anche gli obiettivi stagionali”. E non può non concludere con elogi per Roger e Rafa che “mi hanno reso il giocatore che sono oggi. E la rivalità che abbiamo è una promozione per il nostro sport”.

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