La terza tappa del nostro viaggio virtuale alla scoperta di alcune delle più importanti accademie tennistiche italiane ci ha condotti all’interno di uno dei circoli più ricchi di storia e di tradizioni: il Park Tennis Club di Genova.
Fondato nel 1929, il Park ha vissuto una stagione di forte rilancio a partire dai primi anni del nuovo millennio; in particolare, dal 2003 il Park è coinvolto nell’organizzazione del torneo ATP di Valletta Cambiaso – uno dei Challenger più belli e prestigiosi del circuito – e nel 2009 sui propri campi ospitò il confronto di Coppa Davis tra la nostra nazionale e quella svizzera rappresentata da Federer e Wawrinka.
Non meno importanti i risultati agonistici: nel 2016 la squadra schierata dal Park Tennis Club ha vinto il torneo di A1 maschile e il 13 agosto avrà la possibilità di bissare quel successo nella finale che disputerà a Todi contro il TC Italia Forte dei Marmi.
Il circolo è inoltre sede di una scuola tennis che coinvolge al momento oltre duecento ragazzi di età compresa tra i 4 e i 20 anni; all’inizio del 2020 Gianluca Naso – ex professionista con un best ranking 175 in singolare raggiunto nel 2012 – insieme ad un socio ha preso in gestione l’intera scuola tennis (da lui definita “centro di allenamento” nel corso del nostro dialogo) che è stata così scorporata dalle altre attività del club.
Quella che segue è l’intervista video realizzata con Gianluca Naso durante una pausa dello stage tecnico organizzato dalla FIT a beneficio di giocatori italiani che hanno ricoperto una classifica compresa tra le prime 500 posizioni mondiali.
I momenti salienti dell’intervista:
01:00 – Struttura e obiettivi della “scuola di addestramento”.
03:00 – La convenzione con l’istituto scolastico “Marcelline” per permettere ai giovani atleti di gestire contemporaneamente sport e studio.
04:20 – L’area agonistica: prima fascia (dai 12 ai 16 anni) e seconda fascia (over 16).
05:55 – il momento della scelta: professionismo sì o no?
09:35 – Analisi tecnica dei pro e contro del rovescio ad una e due mani con una conclusione che (presumiamo) desterà il plauso dei “classicisti”.
11:30 – Quali sono i fattori più importanti – oltre a quelli tecnici – che contribuiscono a formare un giocatore professionista. Staff tecnico e famiglia.
13:40 – Campionato di A1 maschile: come è organizzato e quale importanza riveste per il movimento tennistico italiano.
17:20 – Il più forte 2002 del mondo – l’italiano Lorenzo Musetti , membro della squadra di A1 del Park Tennis Club – visto ai raggi x: caratteristiche tecniche, psicologiche e potenzialità.
19:18 – Ancora su Lorenzo Musetti: un’affermazione che fa sobbalzare (di gioia) l’intervistatore e una considerazione tattica.
21:40 – Considerazioni relative alla sua esperienza nel circuito ATP e un curioso aneddoto relativo alle due volte in cui affrontò vittoriosamente un ex numero 1 del mondo.
25:25 – Un pronostico sul nome di chi siederà sul trono del tennis maschile dopo l’era dei “tre tenori”.
26:58 – Una dichiarazione d’amore (tennistico) per Berrettini.
28:23 – Sinner è potenzialmente un top ten.