US Open: Osaka cancella le speranze di Giorgi

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US Open: Osaka cancella le speranze di Giorgi

Niente da fare per Camila Giorgi opposta alla giapponese Naomi Osaka. Condizioni fisiche non perfette per l’italiana

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Camila Giorgi - US Open 2020 (courtesy of USTA)
 

[4] N. Osaka b. C. Giorgi 6-1 6-2

Ci speravamo un po’ tutti: sicuramente in una bella prestazione, forse anche in un potenziale grande risultato. Ma la sera dell’Arthur Ashe ha riportato tutti gli appassionati italiani sulla terra, e con loro forse anche Camila Giorgi. Nonostante una vistosissima fasciatura alla gamba sinistra, quella che l’ha costretta a rinunciare alla finale del Western&Southern Open sabato scorso, Naomi Osaka ha sfoderato una prestazione di ottimo livello che non ha nessuno lasciato scampo a Giorgi, ma solamente tre game in tutto.

Un match che è andato via velocissimo (70 minuti), come le palle sparate dalle due protagoniste, anche se quelle di Camila purtroppo sono andate più fuori che dentro: 15 vincenti e 24 errori gratuiti alla fine per la marchigiana. Difficile individuare momenti chiave di una partita conclusasi con un punteggio così netto, ma forse si può dire che i due doppi falli consecutivi commessi da Giorgi al secondo game, dando l’immediato 2-0 a Osaka, hanno messo la campionessa nipponica nel giusto stato d’animo per prendere in comando del match e non mollarlo più. “Dopo la scorsa partita non sentivo di aver giocato bene – ha detto Naomi Osaka alla ESPN dopo il match – per cui il mio allenatore Wim [Fissette] mi ha fatto notare che dal momento che do il 100% in allenamento, dovrei riuscire a fare lo stesso anche in partita, e così ho provato a fare stasera”.

Dopo i 28 minuti del primo set Camila è riuscita a tenere maggiormente gli scambi all’inizio del secondo parziale, incassando anche un paio di apprezzamenti da Osaka in occasione di alcuni colpi vincenti. Però è stato un fuoco di paglia, ammesso che di fuoco si possa parlare: non c’è mai stata la sensazione che le redini della partita potessero passare di mano, Naomi era troppo centrata e Camila non riusciva ad opporre altro che tentativi di spinta che inevitabilmente finivano per andare fuori giri.

Non ho giocato al meglio oggi, non sono stata sufficientemente costante – ha dichiarato Giorgi dopo la partita – per cui non credo sia stato un buon match. Fisicamente non ero al 100%, è un problema che mi porto dietro da qualche tempo, non credo sia nulla di grave ma farò qualche accertamento”.

Anche Osaka ovviamente non era al meglio dal punto di vista fisico: “La gamba non migliora come vorrei, ma vorrei essere uno di quei giocatori che non fa vedere i problemi che ha, per cui cerco di soffrire internamente”.

Tra la cascata di statistiche che la IBM ci propone al termine di ogni incontro (o in tempo reale, a seconda delle preferenze) ce n’è una che fa abbastanza pensare: su 50 servizi in campo giocati da Osaka, ben 23 (ovvero il 46%) non sono tornati indietro. Ora, la nipponica ha servito davvero bene, ma non è Opelka, non dovrebbe essere inevitabile non riuscire a rispondere a un servizio su due. Purtroppo però Giorgi tende sempre a giocare in spinta e in avanzamento, e quando dall’altra parte c’è qualcuno che spinge ancora di più, questi sono i risultati.

Ora per la n.1 italiana c’è la stagione sulla terra battuta, che inizierà agli Internazionali BNL d’Italia di Roma, per poi continuare a Strasburgo e finire al Roland Garros.

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