Fognini: "Ho fatto dei passi in avanti. Potrei chiudere la stagione già dopo il Roland Garros"

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Fognini: “Ho fatto dei passi in avanti. Potrei chiudere la stagione già dopo il Roland Garros”

Nonostante la sconfitta agli Internazionali di Roma Fabio è soddisfatto di quanto ha dimostrato in campo, ma il suo 2020 potrebbe essere assai ridotto: “Dopo Parigi deciderò se vale la pena tornare nel 2021. Questi match sono un rodaggio per l’anno prossimo”

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Fabio Fognini - Internazionali di Roma 2020 (foto Giampiero Sposito)
 

Quattro italiani su otto impegnati nel secondo round giocheranno negli ottavi degli Internazionali di Roma. Non capitava dal 1979 quando fu il quartetto Bertolucci, Barazzutti, Panatta e Ocleppo a raggiungere gli ultimi sedici. E nonostante la condizione fisica post-operazione e post-lockdown sia lontanissima da quella ottimale, c’era la speranza che Fabio Fognini potesse mettere la sua firma sul record azzurro. Invece ha sbattuto contro il francese Humbert, che è riuscito a chiudere in due set una partita che l’azzurro con qualche punto in più sulle gambe avrebbe almeno potuto portare al terzo parziale.

“Sono contento” ha detto in conferenza stampa. Anche se ho perso sono contento perché ho fatto grandi passi avanti. Questo era l’obiettivo della partita. Dopo non aver giocato sette mesi e l’operazione, tornare e giocare una partita così mi fa ben sperare. Mi mancano ancora degli automatismi che dovrò ritrovare per questi match che saranno di rodaggio per il 2021. L’ultima partita decente l’ho fatta a Dubai, ma a essere sinceri oggi avrei meritato il terzo set”. C’è però la nuova guardia del tennis italiano a illuminare Roma, quest’anno priva del suo pubblico: “Sono molto contento per i ragazzi che stanno emergendo. La cosa bella è che io a trentatré anni sono quasi un ex ma sono ancora lì, mi alleno con loro e mi diverto“.

Che programmi ha Fognini per il resto della stagione? “Ora vado a giocare ad Amburgo, poi gioco a Parigi e dopo il Roland Garros tirerò le somme. Dovrò decidere se vale la pena chiudere l’anno dopo Parigi o provare a giocare sul veloce. Non ho un programma definito. Da quando sono arrivato a Roma ho giocato praticamente tre ore al giorno, ho fatto un buon doppio con Simone Bolelli. Ancora non sono veloce e reattivo come tre e mesi e mezzo fa. Non ho ancora sensibilità nel lato del piede, vicino al mignolo per via di un problema al nervo. Per il 2020 l’obiettivo è mantenere almeno questo livello”.

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