Roland Garros: un grande Thiem rimanda Ruud e vola agli ottavi

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Roland Garros: un grande Thiem rimanda Ruud e vola agli ottavi

L’austriaco non ha ancora perso un set, dando una prova di forza contro uno dei giocatori più in forma del momento, soprattutto sulla terra

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Dominic Thiem - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Nel terzo turno più atteso del Roland Garros maschile, Dominic Thiem ha battuto Casper Ruud per 6-4 6-3 6-1 in due ore e 15 minuti sotto il tetto del Philippe Chatrier, accedendo al quarto turno dello Slam parigino senza faticare troppo, un dato notevole se consideriamo il livello degli avversari affrontati finora.

PRIMO SET – Nel primo confronto fra i due, l’inizio della partita (che ha occupato quasi la metà del match) è stato per certi versi bugiardo, perché Ruud ha avuto palla break nei primi quattro giochi di risposta ma non ha mai dato l’impressione di essere in controllo. Ritmo alto da subito ma con tanti errori; l’impressione è che Thiem non abbia mai sofferto le palle cariche di Ruud (spuntate dalla chiusura del tetto e dalle condizioni di gioco), e che abbia usato il set per tentare soluzioni diverse – l’austriaco ha sì una delle palle più cariche del circuito (da ambo i lati), ma anche una delle più potenti, risultando superiore nel braccio di ferro da subito.

L’austriaco ha iniziato cercando di imporre il ritmo, ma inizialmente il palleggio del norvegese ha tenuto sul lato del rovescio, continuamente cercato dal Dominator, che ha concesso una palla break nel secondo gioco con due errori di dritto in spinta, ma si è salvato rimanendo fedele alle proprie scelte – kick e sventaglio a buttar fuori Ruud. La situazione si è però ripetuta nel turno successivo, quando l’austriaco si è fatto rimontare da 40-15, concedendo un’altra palla break con un doppio fallo e mettendo un dritto di poco in corridoio, 3-1 Ruud.

Thiem non ha fatto una piega e ha continuato ad attuare il game plan, salendo 0-40 su tre errori del norvegese, che ha salvato la prima spingendo su un inside-in troppo centrale dell’avversario ma ha ceduto quando ha tentato un moonball senza senso su cui Thiem gli ha quasi strappato la racchetta di mano schiacciando come Ivan Zaytsev. Nel gioco successivo, la tds N.3 ha concesso un’altra chance più che altro per aver deciso di sperimentare, visto che gli errori sono arrivati su un rovescio in anticipo scentrato e due serve-and-volley avventurosi, ma stavolta è stato Ruud a regalare con un rovescio in manovra tirato in rete. Ruud ha avuto un’altra chance su un drop shot un po’ impreciso, ma Thiem ha fatto un’altra pera di Carolina Reaper al rovescio, scavando un buco nel muro con il lungolinea degno di Mark Lenders.

La partita è girata immediatamente, e un rovescio di Ruud ha dato lo 0-40 a Thiem, con il norvegese incapace di sfondare e in svantaggio sui punti lunghi che dovrebbero essere il suo pane, 10-4 Thiem nei primi sette giochi. La consueta posizione profonda in risposta, poi, ha consentito al N.3 ATP di mirare con la risposta, colonizzando la diagonale di sinistra e provocando l’errore che gli ha dato il 4-3.

Il semifinalista di Roma ha poi avuto un’altra palla break con un’eccellente risposta di dritto lungolinea, ma Thiem ha trovato un dritto incrociato preciso, salendo 5-3. La lentezza dei campi si sintetizza nel rendimento di Thiem al servizio a inizio partita: cinque punti su sedici con la prima (ha finito al 52 percento, crescendo molto con il passare dei minuti), tredici su diciotto con la seconda – il dato è stato favorevole all’austriaco, che nel primo set è stato lungamente sotto il 50 percento di prime in campo, mentre Ruud è stato sopra il 70 ma ha fatto poco con entrambi i colpi. Quest’ultimo è stato bravo a salvare un set point con il servizio, ma in risposta ha continuato a dipendere dagli errori dell’avversario, salvandone un altro prima di cedere il parziale dopo 58 minuti.

“Casper è un gran giocatore e il livello degli scambi è stato alto”, ha detto Thiem della prima ora di gioco. “Lui aveva tanta autostima, quindi era fondamentale tarpargli le ali da subito. Lui è partito bene, ma per fortuna sono riuscito a fare quello che dovevo”.

SECONDO E TERZO SET – Il resto del match è stato più prevedibile ma anche più gradevole. Thiem ha sprecato tre balle break immediate, recriminando soprattutto sull’ultima, un rovescio a campo aperto nei pressi della rete. Ne ha guadagnata un’altra quando Ruud ha erroneamente fermato un punto, ma lì il norvegese ha giocato il miglior punto della sua partita, sfogando l’ingiustizia a suo dire subita con il dritto. L’austriaco però è rimasto nel game, ed è passato alla sesta opportunità su un break in rete, confermandolo con un punto straordinario, volée di rovescio in allungo dopo una difesa straordinaria del norvegese, che ha fatto la Parigi-Dakar senza lasciare la Ville Lumière:

Il norvegese ha reagito, ed è salito 15-40 nel gioco successivo con un pallonetto in tweener millimetrico:

Thiem le ha però salvate entrambe con un servizio vincente ed un errore dell’avversario. L’austriaco non ha più concesso niente, mostrando una condizione atletica fantastica a fronte di un avversario più propositivo, e ha chiuso il set con un rovescio anticipato che infranto una buona parte delle leggi della meccanica, una farfalla con il polso che ha causato un terremoto dall’altra parte del campo:

Molto cresciuto al servizio il campione di Flushing Meadows, che ha vinto il 73 percento dei punti sulla prima e il 67 sulla seconda. Se Ruud avesse trovato maggiormente la verticale sarebbe stato meno in balia degli eventi, ma ha spesso sbagliato sia con il rovescio lungolinea che con l’inside-in. Stessa storia nell’ultimo parziale, con Thiem in controllo (solo tre non forzati) e Ruud costretto ad andare sovraritmo, concedendo due palle break nel quarto gioco con un errore di rovescio. Il norvegese ha salvato la prima con un preciso dritto in avanzamento, ma è stato poi nuovamente sfondato sul lato del rovescio per il 3-1. La partita è finita lì, perché Thiem è rapidamente salito 5-1 con un altro machete monomane e ha chiuso con un ace esterno.

Sono molto contento della mia prestazione e delle condizioni indoor, mi piace giocare senza vento“, ha commentato the Dominator. “Giocare il primo match è stato strano, perché bisogna alzarsi molto presto ma di solito ci si sveglia con il sole, mentre ora non è proprio così, infatti guarderò il match di Stan in TV perché fuori fa troppo freddo!“.

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