La strana stagione tennistica non sembra volersi arrestare neanche nel 2021. Il direttore del torneo di Auckland infatti ha annunciato che l’evento ATP 250 per gli uomini e WTA International per le donne che si svolge nel mese di gennaio, non andrà in scena nel 2021. Purtroppo tutti questi mesi di anticipo e la possibilità di osservare come altre sedi si siano organizzate per mettere in piedi un torneo, non sono stati sufficienti a poter gestire un’emergenza come quella del COVID-19, e in Nuova Zelanda hanno preferito cancellare tutto. “Ovviamente si tratta di una giornata triste” ha ammesso il direttore del torneo Karl Budge ai microfoni di RTZ. “Pensavamo di avere un piano solido ma purtroppo non c’è un iter da seguire per poter prendere una decisione nei tempi in cui avevamo bisogno noi, e questo sfortunatamente ci ha fatti ritrovare nella situazione difficile in cui siamo attualmente”.
Uno dei problemi principali da affrontare per gli organizzatori era sicuramente quello relativo alla quarantena per gli atleti una volta giunti sul suolo neozelandese, ma Budge assicura che non era l’unico ostacolo da superare per organizzare l’evento. Inoltre aggiunge: “Abbiamo ricevuto il supporto di una serie di parti interessate durante questo processo, purtroppo nonostante molti buoni sforzi, non siamo stati in grado di raggiungere una posizione tale da poter ottenere la decisione che volevamo. Che ci piaccia o no, dobbiamo affrontare la cosa e andare avanti“.
Queste parole sottolineano la determinazione da parte degli organizzatori di portare avanti il torneo per gli anni a venire. “Siamo qui da 60 anni e nessun virus impedirà all’ASB Classic di essere il fiore all’occhiello annuale che è diventato. Dobbiamo assicurarci di tornare più forti. Abbiamo ricevuto un supporto incredibile dai nostri sponsor e dalla nostra squadra che lavora instancabilmente e penso che dobbiamo fare tutto il possibile per garantire loro di tornare nel 2022“. Questa cancellazione non sarà gradita dagli organizzatori dell’Australian Open i quali, per convincere il maggior numero di giocatori a recarsi in Oceania nel mese di gennaio, vorranno far leva anche su altri tornei di preparazione prima dello Slam. Con la Nuova Zelanda che in pratica si tira fuori dal calendario ATP, altri paesi limitrofi potrebbero prenderne il posto.
