Verso la finale: le sette sfide precedenti tra Nadal e Djokovic al Roland Garros

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Verso la finale: le sette sfide precedenti tra Nadal e Djokovic al Roland Garros

Il serbo ha vinto solo l’ultima partita, nel 2015. Il match più bello? La (semi)finale del 2013, quella dell’invasione di Djokovic

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Rafael Nadal mentre indica Djokovic, che ha appena commesso un'invasione: è il 2013
 

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Nadal-Djokovic atto 56. La finale del Roland Garros 2020 sarà una delle sfide più importanti della lunghissima rivalità tra il tennista spagnolo e il tennista serbo. Parlare di pronostici in questo caso è un esercizio assai complesso, così come sarebbe ripetitivo prodursi nelle solite disamine tattiche – ormai conosciamo a memoria il canovaccio delle loro sfide, e i due contendenti si conoscono troppo bene per riuscire a sorprendersi. Vi proponiamo dunque una carrellata delle sette sfide che si sono giocate qui a Parigi. Bilancio 6-1, Djokovic ha vinto soltanto l’ultima, quella del 2015. Il match più iconico: senza dubbio quello del 2013, ‘deciso’ dall’invasione di Djokovic nel quinto set.


ROLAND GARROS 2006, QUARTI – Nadal b. Djokovic 6-4 6-4 RIT.

Sulla strada che lo condurrà al suo secondo titolo Rafael Nadal incrocia un Djokovic ancora un po’ acerbo su questa superficie. Sotto di due set, il serbo si ritira per un problema alla schiena. A fine partita, dimostrando tutta l’ambizione che poi avrà modo di tradurre in vittorie, Djokovic affermerà che senza l’infortunio avrebbe potuto battere Nadal

RG 2007, SEMIFINALE – Nadal b. Djokovic 7-5 6-4 6-2

Djokovic fa un passo in più nel 2007 e raggiunge la semifinale. Riesce inoltre a concludere l’incontro, ma non a impensierire più di tanto il fenomeno spagnolo che in due ore e ventotto minuti di gioco guadagna l’accesso alla sua terza finale consecutiva

 

RG 2008, SEMIFINALE – Nadal b. Djokovic 6-4 6-2 7-6(3)

Il canovaccio non cambia nel 2008, stagione della terza sfida consecutiva al Roland Garros tra Rafa e Nole. Lo spagnolo ci mette venti minuti in più del 2007 e concede anche un game in più: per il momento, sono questi i piccoli segnali di cui Djokovic deve accontentarsi – perché di battere il maiorchino, da queste parti, ancora non se ne parla

RG 2012, FINALE – Nadal b. Djokovic 6-4 6-3 2-6 7-5

Quatto anni dopo l’ultima sfida parigina, la situazione è un po’ cambiata. Djokovic ha fatto il salto di qualità, evidenziato da una stagione 2011 mostruosa (tre titoli Slam, dieci totali e l’approdo in testa alla classifica ) e soprattutto Nadal ha perso la prima partita in questo torneo, nel 2009 contro Soderling. Per questo è diventato meno imbattibile? No. Il primo Nadal-Djokovic ad assegnare un titolo del Roland Garros finisce ancora secondo pronostico, sebbene la pioggia costringa gli organizzatori a far completare il match di lunedì. Qualche rammarico per Nole, che stava rimontando – il match viene sospeso sul 2-1 per Nadal – c’è: ma con il rammarico non si riempiono le bacheche

RG 2013, SEMIFINALE – Nadal b. Djokovic 6-4 3-6 6-1 6-7(3) 9-7

Quattro ore e trentasette minuti. Una delle sfide più intense e lottate dell’intera rivalità viene vinta solo al quinto set da Rafa, anche grazie a una clamorosa ingenuità di Djokovic: avanti 4-3 e servizio nel set decisivo, sul 40-40, tocca la rete nell’atto di chiudere un punto facile facile commettendo invasione. Nadal se ne accorge, l’arbitro gli assegna il punto e le certezze del serbo si sgretolano. Perde il servizio in quel game, resiste fino all’8-7 e poi capitola sotto i colpi di Nadal. Per la prima volta Djokovic è andato davvero vicino a battere Nadal a Parigi

RG 2014, FINALE – Nadal b. Djokovic 3-6 7-5 6-2 6-4

La seconda finale tra Nadal e Djokovic a Parigi è la storia di una rimonta. Avanti 6-3 5-5, appena dopo aver recuperato un break di svantaggio nel secondo set, Nole sembra poter approfittare dell’inerzia positiva a suo favore. Invece riemerge lo strapotere di Rafa, che gioca due game ai limiti della perfezione e fa lo stesso con i due set successivi. Nono Roland Garros per Nadal

RG 2015, QUARTI – Djokovic b. Nadal 7-5 6-3 6-1

Eccola la prima e finora unica vittoria di Nole al Roland Garros contro il padrone del torneo. Non è il miglior Nadal e si vede, mentre il Djokovic 2015 è uno dei giocatori più forti che si siano visti su un campo da tennis. Nole domina, poi batterà (in due giorni) Murray in semifinale per guadagnarsi la prima occasione di vincere questo torneo contro un avversario diverso da Nadal. Sembra fatta, ma Nole non ha fatto i conti con un Wawrinka monumentale che lo sommergerà di vincenti. Il Roland Garros 2015 non è di Nadal, ma neanche di Djokovic: lo sarà dodici mesi dopo…

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Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto

Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

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Matteo Arnaldi – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.

Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.

Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.

 

In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.

Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.

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Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?

La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

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Zheng Qinwen - WTA Palermo 2023 (credits to Ufficio Stampa Palermo Ladies Open)

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.

Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.

Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.

 

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WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova

La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

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Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.

D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1

Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.

 

Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.

Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.

Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…

[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2

La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.

La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.

Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.

L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.

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