È arrivato Babbo Natale: cosa hanno trovato Nadal, Djokovic, Federer e Sinner sotto l'albero

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È arrivato Babbo Natale: cosa hanno trovato Nadal, Djokovic, Federer e Sinner sotto l’albero

Proviamo a immaginare che regali hanno ricevuto la mattina del 25 dicembre i giocatori, tra sogni, realtà e un po’ di magia

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Mai come quest’anno il giorno di Natale significa stare in famiglia, coi parenti più cari, riscoprire la semplicità della festa e tralasciare tutto ciò che è secondario. E nonostante si possa dissentire con l’idea che i regali rientrino appieno nello spirito del Natale, in questi giorni in cui si è obbligati a stare lontani, il dono acquisisce più significato, come buon auspicio per un anno migliore. E probabilmente anche i tennisti dei circuiti ATP e WTA, che rivedremo a breve sui campi, hanno scartato qualche pacchetto (anche da parte dei colleghi, perché no) la mattina del 25 dicembre.

Proviamo a indovinare per gioco cosa ha riservato Babbo Natale (o Santa Claus, come preferite) ai protagonisti del mondo della racchetta, scollinando anche i limiti del reale, perché – si sa – a Natale ce lo possiamo permettere. L’idea ce l’ha data Tennis.com, ma noi l’abbiamo fatta nostra.

A Stefanos Tsitsipas: una raccolta di poesie di Giovanni Pascoli. Conoscendo l’animo profondo del tennista greco, che spesso si perde in ampie riflessioni sui suoi profili social, la poetica del “fanciullino” pascoliano non potrà che affascinarlo e ispirarlo per un 2021 in cui dovrà riscattare un’annata complessa, anche emotivamente.

A Karolina Pliskova: un seggiolone nuovo di zecca da regalare agli Internazionali d’Italia. Perché dal giorno in cui, dopo aver perso contro Sakkari, sfondò quello su cui sedeva la giudice di sedia Marta Mrozinska nel 2018, ha perso solo una partita a Roma (l’ultima, per ritiro contro Simona Halep). Ha vinto il titolo un anno dopo la sfuriata, scoprendosi competitiva anche sul rosso.

A Novak Djokovic e Vasek Pospisil: un’agenda. Per provare a far combaciare tutti gli impegni tennistici con quelli burocratici e relazionali della PTPA. Affinché il progetto appena partito non venga più definito come una “manovra di disturbo verso l’ATP”, ma diventi una realtà solida nel mondo del tennis e contribuisca alla crescita di tutto il movimento.

Ad Alexander Zverev: dieci allenamenti con Goran Ivanisevic. David Ferrer sta sicuramente mettendo tutto sé stesso per affilare il carattere di Sascha, ma il buon Goran, uno dei migliori servitori degli ultimi decenni, potrà dargli preziosi consigli per rendere la sua battuta (e la sua seconda) un’arma letale, non una debolezza.

A Bianca Andreescu: un mixer per continuare a creare musica. Durante il lockdown la tennista canadese ha iniziato a coltivare la sua passione musicale, provando anche a generare qualche traccia per conto suo. Poiché ha ripetutamente detto quanto sia importante per lei seguire le sue passioni fuori dal campo per poi rendere al meglio nel Tour, speriamo che sotto l’albero abbia trovato ciò che le serve.

A Andy Murray: un vero vestito da Babbo Natale. Per superare quel maglione che ha indossato qualche anno fa in una foto iconica postata sui social. E soprattutto perché non vogliamo più vedere quello sguardo spento in campo: speriamo di rivedere, almeno per qualche partita, un Murray vintage.

A Felix Auger-Aliassime: una boccetta di pozione Felix Felicis (anche col gioco di parole). Una boccetta di Fortuna liquida. Se non sapete cosa sia, non preoccupatevi. Non esiste nel mondo dei “babbani”, come direbbero in Harry Potter, l’universo dal quale prendiamo in prestito questo dono per il canadese. Ingerendo questa pozione per un breve lasso di tempo ci si sente in grado di poter fare ogni cosa. Consigliamo a Felix di prenderla prima della sua prossima finale ATP, visto che sinora le sei giocate le ha perse senza vincere nemmeno un set.

A Rafael Nadal: una culla (a Francisca Perello piace questa idea). Si scherza, sappiamo bene che sia Rafa che sua moglie siano perfettamente d’accordo nel mettere come priorità assoluta la carriera tennistica del mancino di Manacor, unico dei Fab 4 a non essere ancora diventato papà. Ma i tempi ormai sembrano maturi…

A Simona Halep: un contratto a vita per Darren Cahill. Sarebbe sicuramente la notizia più bella che possa ricevere. Durante il 2019, la stagione successiva alla separazione con il suo coach storico, in un modo o nell’altro si finiva sempre a parlare di lui, anche dopo la vittoria a Wimbledon. Ora che Cahill è tornato sulla sua panchina, difficilmente Simona vorrà separarsene.

A Jannik Sinner: una canotta degli Houston Rockets, la sua squadra NBA preferita. Con il Natale è tornato anche il campionato della lega più famosa al mondo e Jannik, grande appassionato, si prepara a seguire la franchigia per cui fa il tifo. Sui suoi risultati nel 2021 non diciamo nulla: siamo sicuri che non c’è bisogno di alcun regalo.

(Ok, sembra che una ce l’abbia già: quindi facciamo la seconda)

A Naomi Osaka: la targa di “Sportswoman of the year 2020” (sportiva dell’anno). Un po’ perché siamo di parte e glielo assegniamo ad honorem (ai Laureus Sports Awards ha vinto la ginnasta statunitense Simone Biles), un po’ perché ciò che ha fatto Naomi nel 2020 sul campo da tennis (e non) rimarrà impresso nella nostra memoria per un po’.

A Roger Federer: una DeLorean DMC-12. E non c’è nemmeno bisogno di spiegare il perché. Pensare che quello che sta per iniziare potrebbe essere il suo ultimo anno nel Tour fa strano. Ma ormai si è perso il conto di quante volte abbiamo detto questa frase. Forse Roger è già in possesso della DeLorean di “Ritorno al Futuro”.

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