Federer, il ritorno del re a Doha (La Nazione). La prima volta senza Roger (Crivelli). È Berrettini show, in forma da Slam (Bertellino). Wilander: «Berrettini, che bravo. Per me è già pronto. E Sinner mi esalta» (Crivelli)

Rassegna stampa

Federer, il ritorno del re a Doha (La Nazione). La prima volta senza Roger (Crivelli). È Berrettini show, in forma da Slam (Bertellino). Wilander: «Berrettini, che bravo. Per me è già pronto. E Sinner mi esalta» (Crivelli)

La rassegna stampa di mercoledì 3 febbraio 2021

Pubblicato

il

Federer, il ritorno del re a Doha (La Nazione)

Sarà il torneo ATP 250 di Doha, in calendario dall’8 marzo, quello del ritorno in campo di Roger Federer dopo tredici mesi. In un’intervista alla tv SRF, lo svizzero, 39 anni, ha spiegato le ragioni della sua scelta. «Ho pensato molto al momento giusto per rientrare. In Australia sarebbe stato un po’ troppo presto per il ginocchio – ha spiegato -. Volevo comunque tornare in un torneo più piccolo, con un livello diverso di concentrazione e di stress». Federer ha conquistato tre titoli in Qatar. Ha trionfato nel 2005 in finale sul suo attuale coach Ivan Ljubicic, nel 2006 su Gael Monfils, e nel 2011 battendo Nikolay Davydenko. Dopo Doha, Federer ha annunciato di avere in programma di giocare un altro torneo se le condizioni lo consentiranno per poi dedicarsi a una fase di allenamento per la stagione sulla terra rossa a fine primavera. Un annuncio che fa sognare i tifosi italiani che sperano di vederlo di nuovo in campo agli Internazionali Bnl d’Italia. In estate, poi, si concentrerà poi su Halle, Wimbledon, le Olimpiadi e lo Us Open. «Non cercherò di rimanere patologicamente nel circuito», ha detto Federer, che l’anno scorso ha subito due operazioni al ginocchio. «Voglio tornare a celebrare grandi vittorie» ha spiegato, ma non solo le sue uniche ambizioni. «In futuro voglio giocare a basket, a hockey, sciare coi miei figli», ha detto il campionissimo svizzero, prossimo a compiere 40 anni (li farà l’8 agosto), dimostrando di mantenere nel suo animo ancora il fuoco vivo del tennis, ma di saper guardare anche oltre.

La prima volta senza Roger (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Immalinconito dalla sindrome dell’abbandono, il grande tennis si rimette in moto in coda alle polemiche, alle quarantene, agli isolamenti e agli allenamenti di coppia, provando intanto a fare i conti con l’enorme vuoto dell’assenza del Re. E’ vero che, prima o dopo, ci si dovrà abituare all’abdicazione. Ma un Australian Open senza Federer è come una primavera senza i prati fioriti. E invece accadrà, per la prima volta nella carriera del Maestro: lo Slam degli antipodi è l’unico che Roger aveva sempre disputato dal debutto, nel 2000. Lunedì, quando si giocherà il primo punto dell’edizione 2021, saranno trascorsi 375 giorni senza il Divino. Ma una nuova epifania rischiara l’orizzonte […]: presto, Federer sarà di nuovo tra di noi. L’apparizione è fissata tra le sabbie del Qatar, all’Atp 250 di Doha, in programma dall’8 al 13 marzo, torneo a cui Roger è stato iscritto 7 volte e che ha vinto in tre occasioni (2005, 2007 e 2011), la prima tra l’altro battendo in finale il suo attuale coach, Ivan Ljubicic. Il 28 dicembre, il Divino aveva comunicato la rinuncia ufficiale agli Australian Open, perché il ginocchio destro operato in giugno per un intervento di pulizia era ancora ammaccato e la condizione fisica non ancora accettabile per coltivare ambizioni, nonostante la preparazione iniziata a inizio novembre nel buen retiro invernale di Dubai, dando appuntamento per la fine di febbraio. Nei giorni successivi si è poi scoperto che sulla decisione aveva influito in notevole misura l’obbligo della quarantena per moglie e figli nel caso avessero deciso di partire tutti per Melbourne, a meno di non viaggiare da solo: «Ho 39 anni, quattro bambini e 20 titoli del Grand Slam. Non sono più in quel periodo in cui posso abbandonare la mia famiglia per cinque settimane». Alla fine la scelta è caduta su Doha, come confermato in un’intervista alla Radio pubblica della Svizzera tedesca: «Negli ultimi mesi ho fatto molta riabilitazione. Ho pensato a lungo a quando e dove tornare. A causa dell’infortunio al ginocchio, era un po’ troppo presto per pensare a Melbourne; mi è dispiaciuto, perché è uno dei posti in cui mi piace di più giocare. Perciò ho deciso di rientrare in un torneo più piccolo, con meno stress». A quel punto, dopo più di 400 giorni lontano dalla luce, tornerà a far battere il cuore del mondo. I programmi per il post-Doha non sono definiti, e rimane ancora sospesa nell’aria l’intenzione di giocare almeno un altro torneo sul veloce indoor, magari a Dubai o a Rotterdam. Sicuramente non sarà il Masters 1000 di Miami. Federer rischierebbe un avversario terribile già al primo turno, e invece ha bisogno di mettere partite in cascina. Per questa ragione, in vista dei veri obiettivi stagionali, dall’amata erba passando per i Giochi fino ad arrivare a New York, si dedicherà anche alla terra battuta europea, solleticando la fantasia dei tifosi italiani che sognano di ammirarlo di nuovo a Roma, porte aperte permettendo: «Proverò a giocare sul rosso. E poi ovviamente Halle, Wimbledon, l’Olimpiade e gli Us Open. Non cercherò di rimanere patologicamente nel circuito, voglio ancora festeggiare una grande vittoria, anche con un percorso lungo e difficile».

E’ Berrettini show, in forma da Slam (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Inizio con il botto per l’Italia nella ATP Cup a Melbourne. Dopo la battuta d’arresto di Fabio Fognini contro Denis Novak, sconfitto 6-3 6-2, in un quadro che a quel punto pareva oscuro, ecco scendere in campo Matteo Berrettini in versione lusso contro il numero 3 del mondo, Dominic Thiem. Vittoria netta del romano, apparso in forma smagliante, per 6-2 6-4. Perfetto al servizio Matteo e molto solido anche dalla parte del rovescio, tanto da issarsi sul 6-2 4-0 prima di subire un piccolo passaggio a vuoto. Subito dimenticato con un nuovo break messo in tasca e la tenuta solida della battuta nel decimo game. È la terza affermazione di Matteo nei confronti dell’austriaco, nell’occasione senza il coach Nicolas Massu, in cinque incontri. Sull’1-1 Santopadre ha scelto la coppia più esperta, stessa cosa fatta dal padre di Thiem, Wolfgang, capitano austriaco. Affiancato da Fognini, con Fabio rinfrancato dalla possibilità di prendersi subito la rivincita e portare un contributo alla causa, Berrettini ha ancora spinto sull’acceleratore e trascinato il compagno alla vittoria contro Novak e Thiem per 6-1 6-4. «Dopo un 2020 che per vari motivi non è andato come avrei voluto – ha detto Berrettini – ho voglia di risentirmi bene e di mettere in campo tutte le energie che ho». Gli ha fatto eco Santopadre, rivelando di essersi confrontato con Fognini prima di scegliere la composizione del doppio. «Siamo una bella squadra e ho tanta fiducia in tutti. Fabio aveva voglia di rivalsa dopo il singolo e sapevo che Matteo avrebbe potuto aiutarlo a ritrovarsi. Ognuno di questi ragazzi ha grandi motivazioni per dare sempre il meglio, per cui sono ottimista per il match con la Francia». Sigillo affidato a Fabio Fognini, che ha inaugurato la diciottesima stagione da professionista. «Dopo tanti anni “rosico” ancora quando perdo e gioisco quando vinco. È questo che mi fa amare il tennis. Ho dimostrato che in una partita secca posso battere chiunque e finché ho questo fuoco dentro continuerò a giocare, godendomi gli ultimi anni della carriera». […]

Wilander: «Berrettini, che bravo. Per me è già pronto. E Sinner mi esalta» (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Sta scaldando i motori. La seconda vita, quella da opinionista di punta di Eurosport, ha rimesso Mats Wilander al centro del villaggio tennistico. Arguto, mai banale, ha fatto delle sue rubriche durante gli Slam un punto di riferimento per milioni di appassionati. Da giocatore, in Australia, vinse tre volte: nel 1983, nel 1984 e nel 1988. Chi meglio di lui, perciò, può aprirci le porte del primo Slam stagionale. Mats, ha visto che Berrettini? Pronti via e ha dominato Thiem. «Non è una sorpresa, Matteo ormai è un solido top ten e può giocarsela con tutti. Ha già fatto semifinale agli Us Open, non può essere un caso. In Australia forse i campi sono un po’ più veloci e magari non lo aiuteranno, ma un giorno vincerà uno Slam. Già adesso? Perché no: non sarebbe un’impresa impossibile»

In Italia però ci stiamo esaltando anche per Sinner.

E fate bene. Ho visto pochi tennisti di 19 anni possedere le sue qualità tecniche. Se comincerà ad abituarsi a giocare partite importanti negli Slam, diventerà un avversario durissimo per tutti. E il tempo è dalla sua parte.

Che Slam dobbiamo aspettarci dopo la quarantena e le polemiche?

Conterà molto l’aspetto mentale, non è facile prepararsi rimanendo sostanzialmente chiusi in una stanza e con la solita routine per 15 giorni. Ciascuno può reagire in maniera diversa, saranno molto importanti i primi turni. Alla fine credo che resteranno in corsa i più solidi. Loro sono abituati a gestire le pressioni, a conoscere il loro corpo, sanno che cosa significhi giocare dopo una sosta più o meno prolungata. Mai come questa volta la classifica è lo specchio della situazione anche nei pronostici: Djokovic numero uno, Nadal numero due, Thiem tre e Medvedev quattro. Potrà inserirsi qualcun altro tra i top ten, non mancano giocatori di qualità, ma non prevedo sorprese da chi sta indietro nel ranking come invece spesso accade in Australia.

Cosa dobbiamo aspettarci dal rientro di Federer?

Roger si prenda tutto il tempo che gli serve. Chiaramente i suoi obiettivi sono puntati all’estate, penso a Wimbledon e all’Olimpiade: secondo me per quel periodo sarà tornato competitivo. So che ha ancora voglia di tennis, poi dipende dal fisico: se riuscirà a gestirsi, penso possa giocare ancora per un paio d’anni.

La Osaka può diventare il punto di riferimento del tennis femminile o avremo sempre tante vincitrici diverse?

Per talento e personalità può sicuramente lasciare un segno importante, ma per riuscirci deve migliorare sulla terra e sull’erba, dove non mi sembra ancora così incisiva. E comunque, nel breve termine, non sottovaluterei Serena Williams.[…]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement