Paolini porta Muchova al terzo ma non basta: "Allenarmi in quarantena mi ha fatto bene". Avanzano Halep e Osaka

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Paolini porta Muchova al terzo ma non basta: “Allenarmi in quarantena mi ha fatto bene”. Avanzano Halep e Osaka

“Questi match mi serviranno per il resto della stagione” ha commentato Jasmine. La campionessa del Roland Garros Swiatek sorpresa da Alexandrova nel WTA Melbourne 1

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Jasmine Paolini - US Open 2020 (foto di Andrew Ong/USTA)
 

Era l’ultima italiana rimasta in gara nei tre tornei WTA organizzati in preparazione agli Australian Open, ma nella nottata tra martedì e mercoledì è stata eliminata anche Jasmine Paolini dal WTA 500 di Melbourne (Gippsland Trophy). Dopo due ottime prestazioni nei primi due turni, anche negli ottavi di finale la n. 97 del mondo ha dato battaglia e la ceca Karolina Muchova ha impiegato oltre due ore per batterla. Paolini, dopo aver subìto un 2-6 nel primo set, ha reagito alla grande restando incollata alla sua avversaria nel secondo parziale, adottando anche un cambio di strategia: non più la ricerca impulsiva del colpo vincente ma più palleggio e più controllo.

L’italiana ha conquistato il set per 6-4 con un break decisivo nel decimo game mentre in quello decisivo entrambe sono state molto solide nei propri turni di battuta. Purtroppo tutto si è deciso con un passaggio a vuoto di Jasmine sull’1-1 e da quel momento il suo linguaggio del corpo, tramutatosi in negativo troppo rapidamente, è diventato a dir poco eloquente. Muchova, n. 27 del mondo e testa di serie n. 8 del torneo, ha infine meritato la vittoria con un altro 6-4.

Ero un po’ lenta, mi muovevo così così ed ero in ritardo sulla pallaha esordito Jasmine nell’intervista telefonica al nostro Vanni Gibertini. “Poi è andata un pochino meglio perché sono entrata nel match e lei mi ha regalato qualcosa. Sono riuscita a vincere il secondo set ma devo dire che lei ha giocato veramente bene i punti importanti; spesso su palla break ha fatto ace. Sicuramente è un’avversaria tosta che ti dà poco ritmo, usa il back, va a rete. Forse io potevo muovermi meglio e colpire meglio“.

Paolini più volte ha sottolineato come non fosse soddisfatta della sua prestazione, ma nel complesso è stato un buon torneo. Sono contenta delle partite dei giorni scorsi perché qui a Melbourne non avevo mai vinto. Queste tre partite penso mi serviranno sia per il prossimo torneo che per i prossimi match sul cemento. Oggi forse potevo essere più brillante, anche se l’ho portata al terzo. Se non avessi avuto due partite alle spalle forse non ci sarei riuscita. Ora ho bisogno di trovare continuità e mantenere questo livello per più partite“.

Anche lei come tutti si è dovuta sottoporre ai 14 giorni di quarantena e le ore di allenamento le ha condivise con Martina Trevisan; ma quanto può essere utile una preparazione del genere? “A me hanno fatto benissimo questi giorni, perché mi sono allenata qui (sui campi del torneo) e mi sono allenata bene. Secondo me non è un caso che il primo anno in cui ho giocato un pochino meglio è quello in cui ho avuto la possibilità di allenarmi qui. Queste due settimane mi sono servite”. Queste dichiarazioni indirettamente sembrano riaprire il dibattito su certe agevolazioni che ricevono i top player. Verrebbe da chiedersi: come cambierebbero i risultati Slam se tutti i giocatori avessero le stesse possibilità di allenarsi sui campi delle sedi Slam?

Statistiche Paolini (sinistra) vs Muchova (destra)

Chi invece ormai si sente ampiamente a suo agio su questi palcoscenici è Naomi Osaka. La n. 3 del mondo ha battuto 3-6 6-3 6-1 Katie Boulter riuscendo a rimontare un set di svantaggio senza troppa fatica. “Fino a metà del secondo set è come se fossi rimasta in retroguardia, le stavo permettendo di dominare la maggior parte degli scambi. Non mi ero ancora ambientata” ha spiegato la giapponese in conferenza post-partita. Ieri si era detta estremamente nervosa di scendere di nuovo in campo, mentre oggi tutto il nervosismo è svanito dopo aver perso il primo set: “Sono tornata ad essere calma perché a quel punto volevo solo tornare a giocare bene, senza preoccuparmi del risultato. Non potrei chiedere un match migliore per prepararmi. Partite del genere non le puoi fare in allenamento quindi sono contenta per com’è andata, anche se è stata lunga”.

In maniera ancora più agevole invece ha vinto la testa di serie n. 1 Simona Halep contro la tedesca Laura Siegemund, per 6-2 6-4, mentre un po’ a sorpresa è arrivata la sconfitta della campionessa in carica del Roland Garros Iga Swiatek, precludendo dunque alla romena un re-match dopo la batosta subita sulla terra parigina. La polacca è stata spazzata via dalla russa Ekaterina Alexandrova in un’ora e 20 minuti col punteggio di 6-4 6-2.

Halep, commentando il suo successo sulla n. 51 del mondo, ha ammesso che “all’inizio del secondo set non avevo più energia, ma sono rimasta concentrata. In generale sono contenta del modo in cui sto giocando. All’inizio della stagione non è mai facile trovare il ritmo e mi sento ancora un po’ contratta. Ora non conta il risultato voglio solo giocare bene, e ho bisogno di match ufficiali. Per questo ho voluto giocare anche il doppio (dov’è ancora in corsa in coppia con Daria Gavrilova).”

Risultati:

[2] N. Osaka b. K. Boulter 3-6 6-3 6-1
[1] S. Halep b. [16] L. Siegemund 6-2 6-4
[3] E. Svitolina b. [13] J. Ostapenko 6-7(4) 6-3 6-2
[7] E. Mertens b. [12] C. Garcia 7-6(1) 6-3
I. C. Begu b. [5] J. Konta 4-6 7-6(10) 7-6(4)
[8] K. Muchova b. J. Paolini 6-2 4-6 6-4
K. Kanepi b. D. Kasatkina 7-5 6-1
[9] E. Alexandrova b. [6] I. Swiatek 6-4 6-2

Il tabellone completo

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