Andreescu torna con una vittoria, Serena vince il centesimo incontro disputato all'Australian Open

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Andreescu torna con una vittoria, Serena vince il centesimo incontro disputato all’Australian Open

La canadese ha avuto bisogno di tre set. Senza problemi Osaka e Halep, qualche patema per Kvitova. Male Kerber

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Bianca Andreescu - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Alcune delle favorite dell’Australian Open 2021 hanno esordito nella notte italiana; vediamo com’è andata.

IL RITORNO DI ANDREESCU – Bianca Andreescu è tornata, e l’ha fatto con una vittoria, seppur sofferta, contro Mihaela Buzarnescu, battuta per 6-2 4-6 6-3 in due ore e tre minuti. Dopo oltre un anno di stop e due settimane di quarantena dura, la canadese è partita fortissimo, chiudendo il primo set in mezzora e perdendo solo cinque punti al servizio, ma nel secondo si è arenata proprio quando sembrava che il match stesse per decidersi: nel quarto gioco non ha sfruttato due palle break non consecutive (mettendo in rete una risposta di rovescio al corpo non impossibile), e ha ceduto la battuta nel game successivo, non riuscendo a gestire una risposta fra i piedi. Andreescu ha avuto un’altra chance di tornare nel set sul 3-4, ma la mancina rumena si è salvata bene con un dritto in contropiede, portando la contesa al terzo. “Dopo la partita mi sono seduta con il mio team e ho detto, ‘ragazzi, ci risiamo con i match al terzo!’, ha commentato a fine partita. “Loro hanno riso perché sanno che le mie partite sono così”.

Nel set decisivo, il momento decisivo è arrivato sul 3-3, quando Andreescu si è trovata 0-40. La sua risposta? Servizio e dritto, servizio e dritto, servizio e rovescio. Nel game successivo è quindi arrivato l’allungo: Buzarnescu ha salvato due palle break ma non è più riuscita a reggere nello scambio; la canadese è salita 5-3 e ha chiuso con uno smash nei pressi della rete, visibilmente emozionata. Al prossimo turno affronterà Hsieh Su-wei, che ha eliminato un po’ a sorpresa Pironkova.

“Ieri ero nervosissima all’idea di tornare in campo”, ha detto Bianca in conferenza. “Oggi però il riscaldamento è andato bene, e ho avuto buone sensazioni. Ho fatto qualche errore stupido, ma anche Mihaela ha innalzato il suo livello. Non voglio essere troppo dura con me stessa, è solo il mio primo match. […] Il mio obiettivo era di essere felice e grata di poter tornare in campo”.

OSAKA E SERENA FACILE – Nessun problema per Naomi Osaka, che ha battuto Anastasia Pavlyuchenkova per 6-1 6-2 in 68 minuti. Come si pensava, il ritiro prima della semifinale del torneo di Melbourne 2 contro Mertens è stato puramente precauzionale, perché oggi la nipponica non ha avuto il benché minimo problema: 22 punti su 27 con la prima e un solo break subito quando era già avanti 4-0 nel primo. Salgono così a 15 le vittorie consecutive di Naomi, ancora imbattuta dalla ripresa del WTA Tour ad agosto (le uniche due sconfitte sono state dei walkover); al prossimo turno la attende Caroline Garcia.

Discorso simile per Serena Williams, che si era chiamata fuori dal match con Ashleigh Barty a Melbourne 1 per un problema alla spalla ma che in nottata non ha avuto problemi contro Laura Siegemund, travolta per 6-1 6-1 in soli 56 minuti. La statunitense ha perso subito la battuta, ma da lì in poi ha lasciato solo le briciole all’avversaria, perdendo solo altri cinque punti nei suoi turni al servizio. Williams ha mostrato una notevole forma fisica, con anche un paio di buoni scatti in avanti; se dovesse vincere i primi match senza troppi patemi, non è impensabile che possa arrivare alla seconda settimana fra le favorite per la vittoria finale. In ogni caso, la sua prossima avversaria sarà la serba Nina Stojanovic. Per Serena si trattava del centesimo match all’Australian Open, come sottolineato da Eurosport:

In conferenza stampa, Serena ha detto una cosa interessante sul suo outfit, un catsuit multicolore con una gamba completamente scoperta che ha raccontato essere stato ispirato da Florence Griffith Joyner, la donna più veloce di tutti i tempi, i cui record sui 100 e 200 metri del 1988 non sono ancora stati battuti: “Mi sono ispirata a FloJo, che era un’atleta straordinaria durante la mia infanzia [Joyner è deceduta nel sonno per una crisi epilettica nel 1998, ndr]. Lei cambiava molto il suo abbigliamento, ed era sempre vestita in modo fantastico. Quest’anno il team della Nike ha deciso di ispirarsi a lei e io ho pensato, oh mio Dio, è una grande idea. Ovviamente abbiamo fatto qualche modifica, e questo è il risultato”.

BENE ANCHE HALEP E KVITOVA – Nessun patema per Simona Halep, a cui ci è voluta un’ora esatta per eliminare la wildcard Lizette Cabrera per 6-2 6-1. L’australiana se l’è giocata quando lo scambio si è allungato (11 pari nei punti sopra i nove colpi) ma ha palesato una mancanza di punch, vincendo solo 12 punti su 37 con la prima. Halep è subito scappata sul 4-0, gestendo il parziale a piacimento e fallendo anche una palla per il 6-1. Il secondo, invece, pur risultando simile come andamento (la due volte campionessa Slam ha perso solo un gioco, quando ha servito per il match sul 5-0) ma è stato decisamente più sofferto, visto che Cabrera è salita a palla break in ogni game di risposta, ma Halep è stata brava a non distrarsi; al prossimo turno la aspetta un’altra tennista locale, vale a dire Ajla Tomljanovic, che ha battuto Doi con lo stesso punteggio.

Solita discontinuità per Petra Kvitova, che ha inseguito per buona parte del secondo set prima di battere la qualificata belga Greet Minnen 6-3 6-4 in 83 minuti. La ceca, tds N.9, ha dominato il primo parziale, breakkando due volte di fila per il 5-1 dopo aver fallito una prima opportunità nel secondo gioco; a quel punto si è rilassata, cedendo la battuta a zero, ma ha poi chiuso senza problemi. Nel secondo set Minnen è riuscita a prendersi il 3-0 (anche grazie a un paio di doppi falli di Kvitova che si è fatta rimontare da 40-15 nel secondo gioco) e ha avuto una palla per il doppio break, ma la finalista del 2019 si è salvata con un vincente di dritto, e nel settimo gioco è riuscita a strappare la battuta all’avversaria. Ha però continuato ad avere problemi con la battuta, commettendo due doppi falli per il 3-4 15-40, ma da lì ha vinto 13 degli ultimi 16 punti dell’incontro, salvando un’altra palla break prima di piazzare l’allungo decisivo. Al secondo turno affronterà Sorana Cirstea, che ha vinto il derby rumeno con Tig.

TRACOLLO KERBER – Per due campionesse del torneo che avanzano ce n’è una che ha salutato presto, vale a dire Angelique Kerber, sconfitta in maniera molto netta (6-0 6-4 in 70 minuti) dall’americana Bernarda Pera. La tedesca era reduce dalle due settimane di quarantena dura, e non si può non pensare che questo abbia influito sulla sua prestazione di oggi, soprattutto nel primo set, chiusosi in 19 minuti e con solo otto punti vinti dalla vincitrice del 2016. Nel secondo parziale Pera è scappata sul 3-0 e servizio prima che Kerber riuscisse a recuperare uno dei due break, senza però riuscire a colmare il disavanzo e rischiando anzi di perdere nuovamente la battuta nell’ottavo gioco.

“La quarantena ha sicuramente influito”, ha detto ai giornalisti. Ho cercato di rimanere positiva durante quelle due settimane, ma inevitabilmente hanno avuto un impatto. L’Australia sta facendo un grande lavoro, ma se prima di partire avessi saputo di dover fare due settimane senza allenamenti, forse ci avrei pensato due volte prima di venire”. Al di là della brutta prestazione della tedesca, sarà interessante capire quante giocatrici (e giocatori) riusciranno ad avere una buona continuità di rendimento anche dopo 14 giorni senza allenamenti.

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