Australian Open, la sincerità di Tsitsipas non paga: "Oddio, mi sa che ho già toppato..."

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Australian Open, la sincerità di Tsitsipas non paga: “Oddio, mi sa che ho già toppato…”

Siparietto simpatico tra Tsitsipas e il pubblico australiano a fine partita. Uno strano boato lo mette in imbarazzo: “Che ci faccio qui? Me ne vado!”, mentre Courier se la ride

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Bello, talentuoso e modesto: chi può… vantarsi di avere tutte queste qualità? Mentre ognuno pensa alla risposta, parliamo di Stefanos Tsitsipas che ha risolto la pratica Gilles Simon con un perentorio 6-1 6-2 6-1. Una vittoria così agevole si presta a una doppia lettura: “La parte buona è aver risparmiato energie, ma allo stesso tempo il livello può aumentare e ci sono giocatori al massimo della forma in questo momento. Non è stato il match più difficile giocato qui, ma in fondo so che questa vittoria vale tanto perché ottenuto contro un avversario che è da tanto tempo bel circuito e ha ottenuto tanti risultati. Non passerà inosservata”.

Secondo il ventiduenne di Atene, è stato il dritto a dargli maggiori soddisfazioni: “Funzionava davvero bene, riuscivo a tenerlo molto profondo spingendo indietro Gilles e mi ha dato molto fiducia sapere di poter tirare forte e dentro le righe”. Visto che ha parlato di fiducia, gli viene chiesto se ne abbia bisogno. Cominciare un torneo dello Slam può essere stressante, a volte. Non sai cosa aspettarti, se sei in forma. Anche se ho giocato qualche incontro in ATP Cup [due, vinti con Bautista Agut e de Minaur], non determina se sono al massimo e sentivo di aver bisogno di altri match”.

Quando gli domandano se per Novak vale quanto lo stesso Stefanos ha detto di Kyrgios (“o lo ami o lo odi”), sembra non capire a chi si riferiscano: “Novak?”. Gli spiegano che si parla di Djokovic e dei battibecchi tra i due. Secondo Stef, la ragione potrebbe stare nel mezzo. “Non so, non ho abbastanza riscontri dalle persone e, onestamente, ho altro da fare. Loro possono fare quello che vogliono. A Nick piace dire cose, ogni tanto. Alcune possono essere vere, alcune possono andare oltre il limite. Nick è uno senza filtri. Credo che usi il cervello quando dice certe cose. E ha fatto stupidaggini in passato, ne è consapevole e non lo può negare”.

Il meglio, tuttavia, era forse arrivato nell’intervista sul campo a fine match. Jim Courier gli domanda se sia sorpreso del punteggio. “Non lo so… Non so cosa dire. Ovviamente non mi aspettavo che fosse così facile. È stato un match fantastico da parte mia”. Viene interrotto dal boato del pubblico che, qualche tifoso a parte, non pare apprezzare molto l’eccessiva sincerità di questa dichiarazione.

La reazione di Stefanos è tanto eloquente quanto divertente. Lui non fa marcia indietro: “Siamo onesti…”. Altri fischi. Oddio, mi sa che ho già toppato. Ma prosegue rincarando la dose: “Penso di aver giocato un incontro spettacolare dall’inizio alla fine…”. Altra interruzione. “Che ci faccio qui? Me ne vado!” dice ridendo. “Non so quale fosse la sua tattica, ma io gli stavo mettendo molta pressione” aggiunge ottenendo l’identico risultato dagli spalti, mentre Courier è piegato in due. “Posso andarmene se volete”.

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