Il quarto delle sorprese scuote l'Australian Open: Dimitrov elimina Thiem, Karatsev rimonta Auger

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Il quarto delle sorprese scuote l’Australian Open: Dimitrov elimina Thiem, Karatsev rimonta Auger

Il bulgaro rifila anche un bagel a un Thiem a corto di benzina. Il russo ribalta uno svantaggio di due set e arriva ai quarti di finale nel suo primo Slam in carriera

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Grigor Dimitrov - Australian Open 2021 (via Twitter, @atptour)
 

Si scuote la parte alta del tabellone maschile: Grigor Dimitrov elimina il finalista dello scorso anno, Dominic Thiem (6-4 6-4 6-0), e fa eco all’altra grande sorpresa di giornata, ovvero la vittoria del qualificato Aslan Karatsev in cinque set su Felix Auger-Aliassime (3-6 1-6 6-3 6-3 6-4). Dimitrov ha giocato una partita solida, di tennis e di testa, approfittando al meglio di un Thiem veramente scarico. Le scorie del match contro Nick Kyrgios probabilmente hanno pesato sulla testa di Thiem (più che sulle gambe probabilmente) e soprattutto nel terzo set il crollo mentale è stato evidente. Anche contro l’australiano, Dominic non aveva impressionato, ma era rimasto attaccato alla partita e l’aveva ribaltata con grande orgoglio. Oggi, contro un avversario più centrato e molto fresco fisicamente, non ha avuto la forza di imbastire un’altra rimonta.

Le sue chance invero l’austriaco le ha avute eccome, sia nel primo che nel secondo set, persi in maniera identica. Thiem infatti in entrambi i parziali ha avuto la possibilità di andare avanti 4-1, ma entrambe le volte ha ceduto il servizio facendosi recuperare. Nel primo, ha sprecato addirittura sette palle game, prima di farsi strappare la battuta al termine di un gioco fiume da venti punti e di ritrovarsi sotto 5-3, senza più possibilità di rientrare. Nel secondo invece, avanti 3-1 40-30, si è fatto rimontare, ma stavolta ha trovato la forza di rimanere in contatto fino al 4-4. Dimitrov, sentendosi sciolto viste le evidenti difficoltà dell’avversario, ha spinto e ha trovato il break che gli ha consegnato il preziosissimo vantaggio di due set a zero.

Thiem ha iniziato il terzo set scuro in volto, con un linguaggio del corpo che non lasciava presupporre neanche alla lontana i prodromi di una rimonta. L’austriaco, forse con la consapevolezza di aver sparato tutte le ultime cartucce all’inizio dei primi due parziali, ha provato a sparacchiare qualche dritto, mancando spesso i confini del campo. Dimitrov non ha fatto una piega e ha continuato a servire bene, incassando via via i regali dell’avversario. Il risultato è un impietoso 6-0 in poco più di venti minuti con il bulgaro che quasi non esulta a fine partita e sembra anzi voler confortare a rete un abbattuto Thiem.

Grigor approda dunque ai quarti di finale dell’Australian Open senza perdere un set. Per il bulgaro è la quarta volta negli ultimi otto qui a Melbourne, la sesta in generale negli Slam (solo al Roland Garros non ha mai superato gli ottavi). Affronterà Aslan Karatsev, autore di una più che sorprendente rimonta contro Felix Auger-Aliassime.

Aslan Karatsev – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)

Non che il russo non abbia dimostrato di avere il tennis per poter dare noia anche ai migliori, ma recuperare due set di svantaggio è di per sé sempre una grande impresa. Quei primi due parziali poi Auger-Aliassime li aveva vinti con un netto 6-3 6-1 in meno di un’ora e mezza, lasciando dunque intravedere poco spazio per eventuali ribaltamenti di fronte. Karatsev però non ha fatto molti discorsi e dal terzo set in poi non ha concesso che le briciole sul suo servizio, perdendo appena diciotto punti e non offrendo nessuna palla break. I suoi colpi puliti e potenti da fondo campo hanno fatto il resto del lavoro e gli hanno permesso di prendere in mano gli scambi.

NUMERI DI UN’IMPRESA – Il russo raggiunge dunque i quarti finale al primo Slam in carriera come non succedeva da Wimbledon 1996, quando fu Alex Radulescu a centrare l’impresa. Karatsev è solo il settimo tennista a spingersi così avanti in uno Slam alla prima apparizione: oltre al già citato Radulescu, gli altri sono Harold Solomon (Roland Garros 1972), Brad Drewett (Australian Open 1976), Rodney Harmon (US Open 1982), Paul Annacone (Wimbledon 1984) e Brett Steven (Australian Open 1993). Diventa inoltre il terzo qualificato ad arrivare tra gli ultimi otto qui in Australia dopo Bob Giltinan (1977) e Goran Ivanisevic (1989).

Piuttosto stupefacente per uno che, prima di questo torneo, non aveva mai vinto due partite di fila sul circuito maggiore e non era mai stato classificato tra i primi 100 giocatori del mondo (anche se in questo ritardo ha giocato un ruolo decisivo il congelamento del ranking). A 27 anni Karatsev, che all’inizio del torneo era numero 114 del mondo, è già certo di sfondare anche quella barriera, a prescindere dall’esito della partita contro Dimitrov (è virtualmente numero 63). Siamo però abbastanza certi che questi numeri non interessino al russo, che ha la testa sui quarti di finale e non si accontenterà certo di fare bella figura.

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