WTA Madrid: Barty supera Swiatek e trova Kvitova

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WTA Madrid: Barty supera Swiatek e trova Kvitova

MADRID – La n. 1 del mondo si aggiudica la super sfida con la campionessa in carica del Roland Gaarros. Quarto di finale da urlo contro Petra Kvitova, oggi impensierita da Kudermentova

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Petra Kvitova contro Veronika Kudermetova - Madrid 2021 (MMO21 foto di Mateo Villalba)
 

dal nostro inviato a Madrid

Il match clou della quinta giornata del WTA 1000 di Madrid è stato senza dubbio quello che ha aperto il programma serale del Manolo Santana Stadium. Ad affrontarsi infatti erano le ultime due vincitrici del Roland Garros: Ashleigh Barty campionessa nel 2019 e Iga Swiatek campionessa nel 2020. C’era grande attesa per questo incontro inedito e persino le dirette interessate nelle dichiarazioni di due giorni fa non hanno voluto minimizzare l’evento. 

La giornata, che con nuvoloni grigi, vento e temperatura sui 10° era partita malissimo, è andata migliorandosi e un cielo limpido ha accolto le due giocatrici in campo alle 19:00. Lo spettacolo alla fine non ha deluso le attese anche se il livello di tennis è stato molto altalenante con picchi di alto livello alternato da svariati gratuiti da entrambe le parti. Soprattutto il servizio ha abbandonato spesso e volentieri le due tenniste (10 doppi falli solamente nel primo set), tanto che il break che ha deciso il primo parziale in favore della n. 1 del mondo è arrivato a causa di 3 doppi falli di Swiatek: questa infatti cedendo la battuta ha mandato l’avversaria a servire sul 6-5 e lì non c’è stata storia. La polacca inizialmente era partita alla grande salendo 3-0 ma una volta presa confidenza con le sue accelerazioni precise e potenti Barty ha ribaltato il punteggio.

Nel secondo set alla polacca ha iniziato a fare cilecca anche il dritto spesso e volentieri, mandando subito avanti di un break Barty. Il pubblico ha cercato di risollevare lo spirito un po’ abbacchiato della 19enne spronandola a più riprese, e questa ha ripagato guadagnandosi tre palle break nel sesto game ma un po’ per demerito suo un po’ per la ritrovata solidità dell’australiana non si è concretizzato. Ed è appunto con la solidità che Ashleigh ha mantenuto la conduzione dell’incontro fino alla vittoria finale arrivata per 7-5 6-4 dopo un’ora e 42 minuti. Barty negli ultimi giochi ha dimostrato di poter fronteggiare Iga anche sul suo stile di gioco, cioè scambi ad alto ritmo, e dopo questa prestazione consolida sempre di più il suo ruolo di favorita. Ai quarti di finale però avrà una bel da fare: per la decima volta in carriera infatti sfiderà Petra Kvitova.

SEMPRE PIÙ DURA PER KVITOVA – Ancora una volta sul centrale, ha giocato il suo match la tre volte campionessa di Madrid Petra Kvitova che al primo turno aveva superato nel derby tra mancine Angelique Kerber. Oggi ha dovuto faticare molto di più per portare a casa la vittoria contro la russa Veronika Kudermentova, capace di strapparle il secondo set e farla sudare parecchio anche nel terzo, molto più di quanto non dica il punteggio finale di 6-3 4-6 6-4. “Decisamente molto dura” ha commentato la ceca. “Mi è sembrato quasi un match maschile tutto incentrato sul servizio, con un solo break in ogni set. Sono contenta di aver gestito il match mentalmente, soprattutto quando ero sotto 15-40 nel terzo set e 30-30 pari.” In assoluto i momenti più intensi del match dove la n. 12 del mondo ha tirato fuori il suo miglior tennis. “Il servizio mi ha aiutato e sono contenta di come abbiamo giocato, è stato un bel tennis.”

Come detto Kvitova due giorni fa aveva battuto la n. 26 Kerber e adesso la n. 28 Kudermentova – 24enne in grande ascesa e a suo agio sulla terra come dimostra il titolo a Charleston – insomma tutt’altro che primi turni. “Non è stato un tabellone facile per me, come anche a Stoccarda (dove ha battuto Brady e Sakkari prima di perdere da Svitolina, ndr). Anche se sono una testa di serie mi sembra di non esserlo. D’altronde ho visto un po’ di primi turni qui e non era facile per nessuno, per questo dobbiamo lottare ed essere pronte sin da subito.”

RITIRO JABEUR – Se il match di Kvitova ha ruotato attorno al servizio, quello tra Belinda Bencic e Ons Jabeur se possibile lo ha fatto ancor di più. L’incontro infatti si è concluso senza break ma sfortunatamente è terminato anzitempo a causa del ritiro per infortunio al tendine del ginocchio destro di Jabeur dopo che questi era sotto 6-7(2) 3-4. “Mi dispiace moltissimo per lei, è così una persona così gentile” ha commentato la svizzera in conferenza. “Siamo buone amiche e non vuoi che questo accada a nessuno.” Per Bencic intanto si tratta della terza vittoria consecutiva ed è la prima volta che ci riesce quest’anno. “Avevo iniziato a giocare meglio anche nei tornei precedenti e ho avuto match molto lottati non è che stessi giocando poi così male. Ho sempre la sensazione che il lavoro che faccio impieghi tempo a venir fuori; non puoi allenarti un giorno e giocare alla grande quello dopo.”

Parlando poi delle condizioni di gioco, la n. 11 del mondo ha confermato le solite sensazioni.Qui a Madrid c’è come la sensazione di giocare indoor. Il campo centrale è molto ampio, ma gli altri campi il tetto non è così grande quindi è molto basso e sembra proprio indoor. I campi sono veloci, anche per via dell’altitudine, e sono condizioni che fanno al caso mio. Una terra più rapida del normale.”

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