Il ritorno di Suarez Navarro: "È stata dura ma essere qui è stupendo"

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Il ritorno di Suarez Navarro: “È stata dura ma essere qui è stupendo”

La parole di Carla dopo la sconfitta al primo turno del Roland Garros contro Stephens: “Sono orgogliosa e felice di aver avuto la possibilità di giocare qui un’ultima volta”

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Carla Suarez Navarro e Sloane Stephens - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Quattrocentosessantadue giorni. Scritto così, per esteso fanno ancora più pressione. Di sicuro impattanti. Eppure sono i giorni trascorsi lontano dai campi da Carla Suarez Navarro; ultima apparizione il 25 febbraio 2020 a Doha. Da quel momento, la sua partita più importante, la gara della vita, per la vita, si era spostata su altro campo. Avversario, il linfoma di Hodgkin che l’ha costretta a cicli di chemioterapia molto forti, colpi duri anche per una guerriera come lei. Eppure, dopo quasi 17 mesi, ce l’ha fatta. Stupendo vederla in campo a confrontarsi con Stephens, nonostante il risultato finale: 3-6 7-6 6-4 per la statunitense.

“È stato un lungo periodo, momenti davvero duri e difficili. Ma in ognuno di questi momenti avevo in mente la voglia di tornare qui: il Roland Garros è uno dei miei tornei preferiti. Avevo bene in mente che il mio ritorno sarebbe stato qui”. Parla a cuore aperto Carla, tradendo anche tanta emozione (eh sì, le conferenze stampa forse non sono così negative per la salute mentale) ma con la gioia negli occhi. “Mi sono preparata al meglio che potevo; ovviamente ho bisogno di ancora tanto tempo ma non posso che migliorare. Certo, adesso sono stanca e consapevole del fatto che se non chiudo i match in due set, a lungo andare, questo potrebbe essere un problema. Sono comunque molto orgogliosa di me e felice di aver avuto la possibilità di giocare qui un’ultima volta”.

Emozioni dicevamo. Le stesse che anche in campo l’hanno forse all’inizio un po’ condizionata: “All’inizio del match ero molto nervosa ma poi sciolta la tensione ho pensato solo a godermi la partita e quel poco pubblico che era lì a vederci giocare. Non sono felicissima del risultato, avrei potuto chiudere prima il match ma forse il tempo per questi ragionamenti non è adesso. Io ero qui per vincere questa partita”.

Accoglienza speciale anche da parte delle colleghe di Carla. In primis Sloane Stephens, che le ha riservato un caloroso abbraccio a fine match (“La conosco da tanto tempo ed è sempre un piacere giocare con vincitrici di Slam”), altrettanto ha fatto Petra Kvitova: “L’ho vista nello spogliatoio ed è corsa ad abbracciarmi, abbiamo pranzato insieme ed è stato stupendo ritrovare tutte loro ancora una volta. Ho ricevuto tanto amore”.

Come ha più volte dichiarato per lei potrebbe essere l’ultimo anno al Roland Garros. Obbligatoria la domanda sul più bel ricordo di Parigi e di questo torneo: “Sicuramente il primo anno qui, quando ho passato il turno delle qualificazioni e poi l’esordio sullo Chatrier con Mauresmo. L’ambiente era fantastico. Ma ho bei ricordi anche di partite sul Lenglen ma più in generale in tutto il torneo. Ecco perché volevo essere qui un’ultima volta. Ecco perché non volevo mancare. Questo sarà sempre uno dei miei tornei preferiti, di sicuro”.

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