ATP Queen's, Berrettini raggiunge la semifinale. Prova di spessore contro Evans

ATP

ATP Queen’s, Berrettini raggiunge la semifinale. Prova di spessore contro Evans

C’è molto equilibrio tra Matteo e il britannico, ma nei punti più pesanti emerge il numero 1 azzurro. Sfida a De Minaur per un posto in finale

Pubblicato

il

Matteo Berrettini - ATP Queen's 2021 (via Twitter, @QueensTennis)
 

Terza semifinale della stagione e dodicesima nel circuito ATP per Matteo Berrettini. Sulla pregiata e prestigiosa erba del Queen’s il numero 1 d’Italia (e del main draw) ha battuto due set a zero Daniel Evans, secondo britannico affrontato nel torneo dopo Andy Murray al secondo round.

Il match era molto insidioso per Matteo. Lo stile di gioco di Evans si adatta bene all’erba e col suo rovescio tagliato non ha problemi a gestire il back e le botte di dritto del giocatore romano. Inoltre la partita è iniziata con oltre tre ore di ritardo (e menomale che è cominciata, viste le tetre previsioni) per via della pioggia. In un’ora e 38 di relativo equilibrio il nostro ha dimostrato di essere il migliore in campo, chiudendo 7-6(5) 6-3.

Ora il suo record sull’erba è 16-5, numeri che lo mettono accanto ai principali favoriti per arrivare in fondo anche a Wimbledon. Due anni fa, dopo le grandi settimane di Stoccarda e Halle, riuscì a spingersi fino agli ottavi. Solo Federer lo fermò. Ora ha anche una semifinale Slam sulle spalle e soprattutto, considerando l’infortunio all’addominale che l’ha tenuto fuori a lungo, il suo 2021 è stato di altissimo livello. Delle sei sconfitte subìte, solo due (Bublik ad Antalya e Davidovich a Montecarlo) sono arrivate contro giocatori sotto la sesta posizione mondiale.

Gli abbiamo fatto notare questa statistica in conferenza, chiedendogli se effettivamente oggi la situazione sia questa – ovvero che non perde quasi mai le partite che non deve perdere, quando la condizione lo assiste. Matteo è stato molto simpatico – e un po’ scaramantico – nella risposta. “Intanto faccio tutti gli scongiuri del caso: tu non li vedi, però sono da fare – da buon italiano!” ha detto sorridendo. “Però quello che dici in parte è vero: sto crescendo dal punto di vista della gestione e ho la consapevolezza che devono esserci giocatori molto forti per battermi. Anche quel set che ho perso con Bublik a gennaio, sono convinto che se lo rigiocassi dieci volte lo perderei al massimo una volta“.

Ora sfiderà Alex de Minaur per un posto in quella che sarebbe la sua ottava finale in carriera nel circuito ATP, la seconda su erba. L’australiano ha eliminato a sorpresa uno dei giocatori più in forma in circolazione, il campione di Stoccarda Marin Cilic (3-6 6-3 6-4). Ma Berrettini non si sente favorito, pur considerando il gap al servizio tra i due giocatori (oggi Berrettini ha messo a segno 13 ace, l’australiano solo due in tre set). “Chi dice che nel tennis parti 15-0 se servi meglio… non è un giocatore professionista!” ha spiegato, sempre sorridendo. “Il discorso è complicato. Ci sono giocatori che non hanno servizi devastanti ma prendono pochi break perché sanno gestire bene il servizio o il colpo successivo. Ad esempio, una delle partite più difficili che ho giocato sull’erba è stata contro Schwartzman; non è il più famoso per il servizio, ma il suo rimane molto basso e sul primo colpo fa molto male“.

Matteo Berrettini – ATP Queen’s 2021 (via Twitter, @QueensTennis) (1)

LA PARTITA – Rispetto al match di secondo turno con Murray e al primo contro Travaglia, Berrettini è riuscito a prendere la rete con più convinzione (ha annullato così due break point nel secondo game), sostenuto da un dritto abbastanza rodato, che nel primo game del match gli ha consentito di portarsi 0-40. Quando Evans nel primo parziale si è ritrovato sotto palla break, ha giocato sempre in maniera perfetta: servizi (anche seconde) a velocità sostenute e attacchi sul lato del rovescio di Matteo. In più c’è anche una bella volée in tuffo sul 2-2 15-40. L’italiano non ha trasformato nemmeno una delle otto palle break guadagnate tra primo e quinto game.

È stato il tie-break a decidere il vincitore del primo set. Tie-break non giocato al meglio dal britannico, che è partito bene con un passante di dritto (2-0) e ha cambiato campo avanti 4-2, ma un doppio fallo con la seconda atterrata fuori dal corridoio ha rimesso in gioco Matteo, molto bravo anche in quest’occasione ad appiccicarsi alla rete dopo l’attacco (nonostante non abbia messo in campo la prima) e raccogliere il punto. Ancora più apprezzabile il punto che gli ha dato il set, sul 6-5, tutto giocato in spinta col dritto.

Penso di aver giocato una buona partita“, ha commentato Evans a caldo. “Ovviamente nel primo set mi sono messo nella posizione di vincere il set ma non ci sono riuscito; that’s life, lui è un giocatore di classe e ti punisce se sbagli. Credo comunque di aver giocato del buon tennis questa settimana”.

Berrettini nel secondo set ha migliorato le statistiche al servizio (7 ace, di cui 4 in un unico game sull’1-1, e 70% di prime in campo). L’unico spavento ha dovuto gestirlo sul 2-2, nel game di servizio successivo a quello “perfetto”: con un doppio fallo ha mandato Evans a palla break, ma ha dimostrato di non avere grossi problemi a gestire il rovescio in back basso del suo avversario, girando intorno alla palla per piazzare il dritto d’attacco e restare in vantaggio. Ha poi messo pressione a Evans nell’ottavo game (grande attacco col dritto in “chop”) e il britannico ha risposto con tre errori non forzati. Dopo aver piazzato il primo break del match, Matteo ha recuperato da 15-30 nel suo turno (fortunata volée per pareggiare i conti, solo baciata e non respinta dal nastro) per prendersi un’altra convincente vittoria.

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement