Pagelle: l’erba di Berrettini è sempre più verde

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Pagelle: l’erba di Berrettini è sempre più verde

Matteo Berrettini è il campione di tutti, senza bisogno di guardare troppo in là. Federer si arrende agli anni che passano, Djokovic le inventa tutte contro Nadal. E Wimbledon è alle porte

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Matteo Berrettini - Queen's 2021 (via Twitter, @atptour)
 

Volevamo iniziare questo articolo scrivendo che “il nostro eroe si chiama Matteo, ha il cognome che finisce in ‘ini’ e il verde è il suo colore preferito ma per fortuna gioca a tennis e non ha altre velleità…”, però poi ci hanno detto che non possiamo occuparci di politica in un sito di tennis e allora abbiamo lasciato perdere.

E allora, ovviamente non è cambiato nulla rispetto a quanto scritto dopo il Roland Garros: Matteo Berrettini (9) resta un giocatore scarso, che non ha il rovescio, che se non mette la prima vale forse il numero 100 del mondo, che sta lì solo per il congelamento del ranking e che non ci sono più i Queen’s di una volta, oramai lo vincono cani e porci. Poi magari arriverà in fondo pure a Wimbledon e gli aficionados critico-rosiconi si inventeranno qualche altra cosa.

Intanto in quel di Halle, il prossimo quarantenne ha bucato subito dopo il via. Nella disfida dei nati l’8 agosto, Roger Federer (4) si è inchinato ad Auger-Aliassime (7), diciannove primavere in meno, nonostante abbia provato con tutte le armi, anche quelle psicologiche, a mettere in difficoltà il rivale. Prima della partita, al momento del sorteggio, si era rivolto al canadese ricordandogli l’importanza della partita: “Vale come una finale”. Ma il trucchetto non è riuscito e Roger farà bene a inventarsi qualcos’altro per non dover occupare i 15 giorni londinesi a fare shopping con Mirka (dovrebbe essere una motivazione sufficientemente valida per far si che Federer arrivi almeno alla seconda settimana).

Gli Dei del tennis sono stati magnanimi con Andy Murray (7) regalandogli un sorteggio contro Benoit Paire, che è un cuore d’oro e non se l’è sentita di rovinare il rientro del Sir sui suoi prati.

Come ben sappiamo, tutte le strade portano a Roma ma sembra che Lorenzo Sonego (4) ci sia pure rimasto. Jannik Sinner (5-) dovrà imparare a brucare un po’ di erba prima di Wimbledon, ma di solito il ragazzo impara subito le lezioni. A proposito di lezioni, complimenti all’altro giovane di belle speranze italiche Lorenzo Musetti che si è diplomato: per la laurea chiedere per Church Road.

Detto che il giorno in cui Humbert (9) batte Rublev sull’erba è sempre un giorno da festeggiare e applaudito il primo titolo dell’ex azzurra (più o meno) Samsonova (9) e Jabeur (8), chiudiamo con la notizia della settimana.

Novak Djokovic, fresco trionfatore del Roland Garros, non pago di aver usurpato il trono di Nadal, ha deciso di rovinare le vacanze a Rafa, iscrivendosi in tabellone nel doppio nel torneo di Maiorca. Il prossimo passo è chiedere una disponibilità a zio Toni. Rafa Nadal non ha retto il colpo e ha subito dato forfait per Wimbledon e per le Olimpiadi di Tokyo…

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