Flash
Prima finale a Wimbledon per Ashleigh Barty: battuta Kerber in due set
La numero uno WTA è la prima australiana in finale ai Championships dai tempi di Evonne Goolagong nel 1980

Nella sfida tra campionesse Slam – tre titoli per Kerber, uno per Barty – si impone Ashleigh. La n. 1 del mondo diventa la prima ‘Aussie’ a disputare la finale ai Championships dopo Evonne Goolagong (1980), 41 anni dopo. E chissà che il gonnellino leggermente ricamato che ricorda quello di Evonne non le abbia portato particolarmente fortuna. Bellissima prestazione di Ash che, dopo aver vinto Wimbledon da junior dieci anni fa, ora potrà disputare l’ultimo round per tentare di conquistare il trofeo del torneo che sognava di vincere quando era bambina.
Un primo set pressoché dominato da Ash, nonostante la resistenza dell’avversaria. Poi, nel secondo, si fa sentire il guizzo d’orgoglio di Angelique, che giunge a due punti dal set sul 5-2. Ma, come spesso le accade, la tre volte campionessa Slam si fa tradire dalla tensione e la pressione. Non solo si fa rimontare sul 5-5 ma si ritrova rapidamente 0-6 al tie-break. Nonostante i tentativi per recuperare, Barty chiude un match decisamente solido, in cui ancora una volta ha dimostrato di avere un tennis che si adatta meravigliosamente all’erba, forte delle deliziose variazioni che si alternano perfettamente alle accelerazioni chirurgiche e devastanti.

ASH CONCRETA E DECISA – La più concreta a inizio partita è Ashleigh Barty che conquista il break sull’1-0, facendo valere le sue variazioni grazie al rovescio in slice. Un festival di tocchi di fino da parte dell’australiana, con smorzate perfette e imprendibili mentre, almeno per ora, il tennis regolare e in spinta della Kerber non riesce a sfondare. Barty si porta sul 3-0, per poi prendere il largo sul 4-1.
Kerber cerca di trovare maggiore solidità negli scambi da fondo e si aggrappa al set, avvicinandosi sul 3-5. Alla fine, nonostante la resistenza di Angie, Barty intasca la prima frazione per 6-3 in 34 minuti, grazie ai punti vinti con la prima di servizio e facendo valere la sua capacità di muovere gli scambi con soluzioni sempre diverse.
IL GUIZZO DI ANGIE NON BASTA – Ma la tedesca, che su questi campi ha l’esperienza della vittoria, è abile nell’alzare il livello del proprio tennis. Ora è molto più propositiva e incisiva e si procura tre palle break sull’1-0; le prime due sfumano grazie all’ottimo servizio dell’australiana ma la terza va a segno. Sale dunque 2-0 per poi allungare il passo sul 3-0. Se Angie si dimostra molto più pressante a aggressiva, Barty ora è più fallosa, soprattutto da fondo. Kerber avanza sul 4-2, poi sul 5-2 e si ritrova perfino a due punti dal chiudere un set che ricorda l’andamento del primo ma non per la stessa giocatrice.
Ash si avvicina sul 3-5 ma, soprattutto, è pronta nell’approfittare di una improvvisa défaillance dell’avversaria che infatti perde il servizio a zero, consentendole di tallonarla sul 4-5. La n. 1 del mondo inanella dieci punti e pareggia i conti sul 5-5. Momento di confusione e indecisione per la tedesca che riesce tuttavia a mettere a segno quei vincenti decisivi – un contropiede perfetto e un lungolinea di rovescio millimetrico – per ritornare in vantaggio 6-5. Ma Barty non fa si sorprendere, sul proprio turno di servizio, è tie-break.
La tensione ghermisce pericolosamente Kerber, che comincia il tie-break in modo disastroso, ritrovandosi rapidamente sotto 6-0. Prova a ribaltare ancora una volta la situazione e recupera coraggiosamente tre punti. Ma è troppo tardi. La storia la scrive Ashleigh. Chiude il match 6-3 7-6 (3) e, dopo quarantuno anni dalla vittoria di Evonne Goolagong, regala all’Australia un’altra finale ai Championships. Per lei si tratta della seconda finale Major dopo quella vinta a Parigi nel 2019.
Flash
WTA Miami: Andreescu, altro infortunio. Esce dal campo in sedia a rotelle

[18] E. Alexandrova b. B. Andreescu 7-6(0) 0-2 rit.
Poteva essere il ritorno che il tennis femminile stava aspettando da tanto tempo. Bianca Andreescu aveva vinto e convinto in questo ultimo mese, uscendo solamente per mano della n. 1 del mondo Swiatek a Indian Wells e gagliardamente in campo negli ottavi di finale nel Miami Open.
Ma durante il suo match contro Ekaterina Alexandrova, poco dopo la ripresa del gioco che ha seguito l’interruzione per pioggia, Bianca Andreescu si è improvvisamente accasciata sul cemento reggendosi la caviglia sinistra, incapace di rialzarsi o di appoggiare alcun peso sul piede infortunato.
È ovviamente presto per speculare sulla natura dell’infortunio di Andreescu e soprattutto sulla sua gravità, ma le immagini della canadese costretta a lasciare il campo in sedia a rotelle sono state un duro colpo per tutti gli appassionati di tennis e soprattutto per i tifosi di una tennista che ha già passato lunghi periodi lontana dal campo a causa degli infortuni.
ATP
ATP Miami: Super Sonego! Strapazza Tiafoe e trova F. Cerundolo per sognare i quarti
Prestazione maiuscola di Lorenzo Sonego che non dà scampo a Frances Tiafoe. Negli ottavi ora c’è l’argentino Francisco Cerundolo che ha eliminato Felix Auger-Aliassime

(da Miami il nostro inviato)
L. Sonego b. [12] F. Tiafoe 6-3 6-4

Ce lo aveva detto il suo coach Gipo Arbino che Lorenzo Sonego stava giocando bene, ma non ci immaginavamo che potesse giocare così bene. Concentrato, calmo, non si è nemmeno fatto distrarre dall’interruzione per pioggia che sembrava arrivata per gettare una ciambella di salvataggio a Frances Tiafoe, che stava naufragando rapidamente nel mare di vincenti messi a segno da Sonego.
Una prestazione davvero convincente che lascia sperare in qualcosa di più, ora che negli ottavi di finale c’è l’argentino Francisco Cerundolo, vincitore di Felix Auger-Aliassime nel pomeriggio.
PRIMO SET – Inizio delle grandi occasioni per un Sonego in grande spolvero, dominante al servizio e pronto a giocare la partita con il coltello tra i denti. Tiafoe di contro sembrava un po’ più letargico e certamente non reattivo come al solito con il diritto. Un brutto game dello statunitense sull’1-2 con un doppio fallo e tre gratuiti lanciava subito Sonego avanti di un break, e il piemontese non si faceva pregare, issandosi subito sul 4-1 facendo ancora leva su un servizio davvero letale.
Una serie di 12 punti a 1 in favore di Sonego lasciava Tiafoe quasi tramortito, si scuoteva un po’ tenendo il servizio per il 4-2 ma in risposta era notte fonda. Sonego provava a chiudere subito il set all’ottavo gioco andando a set point con due splendide accelerazioni da fondocampo, ma Tiafoe si salvava con un diritto lungo di Lorenzo. La fine del set era comunque rimandata di poco: un passante di rovescio dell’americano usciva di pochissimo, e un paio di punti dopo Sonego incamerava il primo set per 6-3 in 31 minuti.
SECONDO SET – Giusto per rendere la serata ancora più complicata per lui, Tiafoe si inguaiava subito nel game d’apertura cedendo immediatamente il servizio. Sonego ci metteva del suo con due splendide risposte anticipate, ma l’errore finale di diritto è di Tiafoe.
A questo punto alcune gocce di pioggia ritardavano il gioco, ma qualche minuto di pausa e una rapida passata delle righe con gli asciugamani risolvevano la questione. Sonego continuava a dettare legge sul suo servizio, chiudendo il game a zero con un diritto scentrato che si trasformava in vincente.
Il gioco proseguiva seguendo i servizi fino al 3-2 Sonego, quando un temporale importante costringeva tutti a riguadagnare lo spogliatoio.
Due ore e sette minuti più tardi si riprendeva con Sonego al servizio e a tre turni di battuta dagli ottavi di finale. I due partivano molto concentrati sui propri game di servizio, Tiafoe provava a caricarsi ruggendo un “come on” dell’arena ormai semivuota, che però rispondeva intonando canti di incoraggiamento al cambio di campo.
Ma i due continuavano a servire come indemoniati, avvicinando quindi il traguardo per Sonego. Al cambio campo del 5-4 il deejay provava la carta “Rick Astley” proponendo al pubblico un “Never Gonna Give You Up” per Tiafoe, ma Lorenzo teneva il servizio a 15 e poteva esplodere nella sua celebrazione per il suo primo ottavo di finale a Miami.
DREAM ON – La dedica a Gipo Arbino sulla telecamera suggella il lavoro che i due hanno fatto insieme in tutti questi anni e soprattutto in questi ultimi difficili mesi nei quali il tennis c’era, ma i risultati non arrivavano. Con questa vittoria Sonego è sicuro di rientrare nei primi 50 della classifica, con la possibilità di guardare ancora più in alto in vista di un ottavo di finale non chiuso contro Francisco Cerundolo, semifinalista qui a Miami lo scorso anno (anche grazie alle vesciche di Sinner che nei quarti di finale gli lascio strada libera dopo mezzo set) contro il quale non ci sono precedenti.
ATP
Miami, il programma di martedì 28 marzo: Trevisan secondo match sul centrale, Sinner apre sul Grandstand, Sonego nella notte
Martina sfiderà Rybakina dopo Fritz-Rune. Jannik aprirà le danze sul secondo campo contro Rublev

Il menù del Miami Open con il passare dei giorni inizierà anche ad assottigliarsi, ma con piatti sempre più golosi. Martedì 28 marzo, a partire dalle 17 italiane (le 11 in Florida) sarà tempo di ottavi di finale maschili e dei due quarti della parte alta del tabellone femminile. E gli appassionati di tennis in Italia potranno gioire: i nostri due beniamini già sicuri di scendere in campo (in attesa del match di Lorenzo Sonego) giocheranno infatti ad orari “umani” per il Bel Paese. Martina Trevisan, la n.1 azzurra, giocherà il primo quarto di finale 1000 della carriera come secondo match sullo Stadium, il campo centrale, non prima delle 20:00 italiane, opposta a una delle giocatrici del momento come Elena Rybakina. Prima e dopo di lei, sull’impianto principale, due partite maschili assolutamente da non perdere, quelle tra Taylor Fritz e Holger Rune e l’attesissima Carlos Alcaraz contro Tommy Paul (l’ultima volta furono fuoco e fiamme).
Nella notte, non prima dell’1 italiana, sul centrale giocheranno invece Jessica Pegula contro Anastasia Potapova, in una forma smagliante, e a chiudere Daniil Medvedev, a dir poco favorito contro Quentin Halys. Ma il russo che più tocca da vicino i colori tricolori nella giornata degli ottavi è però Andrey Rublev: la tds n.6 aprirà infatti il programma del Grandstand, alle 17:00, contro Jannik Sinner, ben determinato a non frenare la propria corsa. A seguire giocheranno Van De Zandschulp – Ruusuvuori e Khachanov – Tsitsipas, in una partita in cui il russo potrebbe riscattare la sconfitta nella semifinale dell’Australian Open se le versioni di entrambi saranno quelle ammirate contro Lehecka e Garin. Infine, e questa è l’unica piccola “nota dolente”, potrebbe esserci Sonego. Il torinese, dovesse battere Tiafoe, affronterà Cerundolo nell’ultimo match in programma sul Grandstand, quello della sessione serale, con start previsto all’1 di notte (le 19:00 in Florida). Dunque il secondo ottavo della carriera di Lorenzo a Miami potrebbe richiedere uno sforzo ai tifosi al di qua dell’oceano…dopo aver disinnescato il miglior Big Foe della carriera.