Mentre in Europa inizia la stagione estiva sul rosso, negli Stati Uniti va in scena l’ultimo torneo su erba della stagione. Si tratta dell’Hall of Fame Open, torneo ATP250 che si svolge sui campi dell’International Tennis Hall of Fame & Museum di Newport, Rhode Island (tabellone da 28 giocatori, financial commitment di 535.535 dollari) e che ritorna dopo la cancellazione del 2020.
La testa di serie numero 1 del tabellone sarà il Alexander Bublik, finalista dell’ultima edizione (sconfitto in due set da Isner). Il ribelle kazako, unico top 50 al via, beneficerà di un bye al primo turno e attende al secondo turno il vincente della sfida tra il bombardiere Ivo Karlovic, vincitore nel 2016 e omaggiato di una wild card, e lo spagnolo Zapata Miralles.
La seconda testa di serie sarà Sam Querrey, anche lui finalista a Newport ma nel lontano 2009. Dopo il bye di cui usufruirà al primo turno, il 33enne statunitense avrà come avversario il vincente del match tra il nostro Paolo Lorenzi, unico italiano presente in tabellone, e il 24enne statunitense Maxime Cressy.
Tra l’italiano, reduce da otto sconfitte consecutive (e dall’esperienza a Wimbledon come inviato assieme a Stefano Meloccaro), e il 24enne Cressy (n. 152 del ranking) non vi sono precedenti. Per Lorenzi sarà appena la seconda presenza nel circuito maggiore quest’anno, dopo la sconfitta al primo turno a Miami contro Escobedo. Il tennista italiano non vince un set a livello ATP dalla vittoria ai danni di Danilo Petrovic (primo turno del torneo di New York).
Direttamente al secondo turno anche le teste di serie numero 3 e 4 Yoshihito Nishioka e Vasek Pospisil. Il giapponese scenderà in campo contro uno tra l’ex top 10 Jack Sock, in gara con una wild card, e un qualificato. Il nome dell’avversario del canadese verrà fuori dalla sfida tra il tedesco Peter Gojowczyk e un qualificato. Completano il quadro delle teste di serie gli americani Sandgren e Johnson (anch’egli iscritto nell’albo d’oro del torneo grazie al successo del 2018), l’australiano Thompson e l’altro ex top10 Anderson, in gara con una wild card.
Articolo a cura di Giuseppe Di Paola