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Ascolti record su Sky e TV8 per la Finale di Wimbledon 2021 tra Berrettini e Djokovic
TV8 primo canale nazionale per audience durante il match, che SKY ha scelto di trasmettere anche in chiaro per tifare tutti insieme il nostro giocatore


Ascolti record su Sky e TV8 per la Finale di Wimbledon 2021 tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic, un appuntamento storico per lo sport italiano che Sky ha scelto di trasmettere anche in chiaro su TV8 per essere tutti insieme protagonisti di uno straordinario evento sportivo.
L’incontro live dalle 15, sui canali Sky Sport è stato seguito in media da 1 milione 523 mila spettatori medi con l’11% di share e 3 milioni e mezzo di spettatori unici, con un picco di 1 milione 773 mila spettatori medi alle ore 17.50. Si tratta dell’incontro di tennis più visto di sempre sui canali sport di Sky.
Il dato sale a oltre 4 milioni 700 mila spettatori medi con il 34% di share se si considera la diretta anche su TV8, che per la Finale ha raccolto un’audience media di 3 milioni 214 mila spettatori medi con il 23,12% di share, risultando così il canale nazionale più visto durante il match. Da segnalare, inoltre, un picco di 4 milioni 131 mila spettatori medi su TV8 alle 18.33 all’ultimo minuto di gioco. A seguire, lo studio post finale di Wimbledon ha raccolto nel complesso su Sky e TV8 1 milione e 500 mila spettatori medi.
Per i canali sport di Sky è stata la miglior domenica di sempre: oltre al tennis, in serata infatti la Finale di UEFA Euro 2020 Italia-Inghilterra su Sky (ieri dalle ore 21) ha ottenuto 2 milioni 432 mila spettatori medi, con il 9,9% di share e 3 milioni 168 mila spettatori unici. I tempi supplementari (dalle ore 23.02) hanno registrato 2 milioni 500 mila spettatori medi con il 10,4% di share, mentre i calci di rigore (dalle ore 23.46) hanno raccolto 2 milioni 600 mila spettatori medi con l’11% di share di share. A seguire, il post partita (dalle 23.57 alle 24.30) ha ottenuto 2 milioni 279 mila spettatori medi, con l’11,4% di share.
Numeri da record anche per i canali social di Sky Sport con Italia-Inghilterra che ottiene ottimi risultati per le video views, con oltre 5,1 milioni nel singolo giorno e 2,7 milioni di interazioni. Tra i contenuti più visti, la doppia foto di Caressa e Bergomi tra la Finale Mondiale di Berlino 2006 e quella di ieri a Wembley con una reach pari a 523 mila e 108 mila interazioni e la folla di tifosi italiani insieme a quelli inglesi nel pre-partita con una reach pari a 725 mila, 463 mila video views e 97 mila interazioni.
Da segnalare anche i numeri di Skysport.it, con 1,4 milioni di utenti nella giornata di ieri sul sito, 402.000 per Europei e ben 530.000 per Wimbledon (record di sempre per il tennis su skysport.it). Inoltre, sono 1,7 milioni le videoviews degli highlights della Finale Italia-Inghilterra sul canale Youtube di Sky Sport.
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ATP Miami LIVE: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in campo
Seguite con noi il nuovo capitolo dell’appassionante rivalità Sinner-Alcaraz

1.06 – Sinner e Alcaraz sono al warm-up. Carlos ha vinto il sorteggio e scelto di rispondere.
Medvedev in finale, battuto Khachanov
Sinner-Alcaraz, il sesto atto
Sinner in semifinale: la diretta Facebook di Luca & Vanni
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WTA Miami: Kvitova, prima finale al Sunshine Double
Petra Kvitova vince in rimonta il primo set poi chiude di slancio il secondo sconfiggendo Sorana Cirstea. Per lei l’ostacolo Rybakina per tentare il ritorno in Top 10

(da Miami il nostro inviato)
[15] P. Kvitova b. S. Cirstea 7-5 6-4
Nella sua novantanovesima apparizione in un torneo WTA 1000 Petra Kvitova è riuscita a raggiungere la sua prima finale al Miami Open sconfiggendo in due set una delle giocatrici più calde di questo periodo di stagione, la rumena Sorana Cirstea.
Un irresistibile strappo tra la fine del primo set e l’inizio del secondo che le ha permesso di vincere sette giochi consecutivi ha deciso la partita in favore della ceca, che dopo aver iniziato il match sbagliando un po’ troppo alla ricerca di angoli molto accentuati, ha poi messo a fuoco il mirino ed è stata assolutamente irresistibile facendo letteralmente a brandelli la seconda dell’avversaria (2 punti su 13 per un 15% nel primo set, per poi chiudere con un globale 26% a fine match).
PRIMO SET – Inizio di partita molto equilibrato tra due giocatrici che si conoscono molto bene, essendosi incontrate già 10 volte in oltre un decennio a tutte le latitudini e su tutte le superfici. Kvitova provava a sfruttare le sue traiettorie mancine tagliando il campo con angoli molto acuti. La ceca arrivava per prima alla palla break, ma Cristea rispondeva alla situazione molto bene. Sul 3-2 era Cirstea che con tre splendide risposte vincenti (o quasi) si conquistava tre palle break, tutte però annullate da colpi lungolinea di Cirstea che mancavano il bersaglio. Sulla quarta però il suo rovescio incrociato finiva in corridoio concedendo il primo allungo alla rumena.
Kvitova continuava imperterrita a cercare gli angoli, ma la precisione le faceva difetto, e Cirstea, dopo che i suoi fan erano stati redarguiti dall’agente di Kvitova per aver fatto rumore tra la prima e la seconda di servizio, rimontava da 0-30 issandosi 5-2.
Nel game in quale Cirstea serviva per il set sul 5-3, Kvitova trovava tre splendidi colpi risalendo da 40-15 a palla break, ma mancava poi la risposta sul punto decisivo. Due punti più tardi le andava meglio, affondando il rovescio dell’avversaria con un lungolinea e recuperando il break di svantaggio per il 5-4.
Con un parziale di 13 punti a 1, Kvitova rivoltava il set come un calzino recuperando il break di svantaggio e mettendosi nella posizione di servire per il set sul 6-5. Anche per la ex campionessa di Wimbledon servire per il set non era una cosa banale: un doppio fallo e un gratuito da fondo la portavano 0-30, ma quattro punti consecutivi le consentivano di chiudere il parziale 7-5 dopo 58 minuti di gioco, 16 minuti più tardi rispetto ai set point avuti da Cirstea.
SECONDO SET – La furia di Kvitova non si arrestava anche nel secondo parziale: portava a sette i giochi consecutivi vinti sprintando subito sul 2-0. Petra sembrava incapace di sbagliare, tutti i suoi colpi finivano sulla riga, tanto da indispettire un po’ Cirstea che chiamava “il falco” per controllare il punto di rimbalzo della palla. Sullo 0-2 15-40, con due chance del secondo break, la rumena aveva un’impennata d’orgoglio e metteva a segno quattro vincenti per rimanere in scia dell’avversaria.
Da lì in poi però Kvitova diventava sempre meno trattabile sui suoi servizi, arrivava a servire per il match sul 5-4 quando sciupava il primo match point con un doppio fallo, ma sul secondo una micidiale curva mancina le consegnava la sua prima finale a Miami per tentare di conquistare il suo nono titolo WTA 1000.
Con questo risultato Kvitova è sicura di risalire almeno al n.11 del ranking WTA lunedì prossimo, e potrà rientrare nelle Top 10 in caso di vittoria del torneo. Nel match decisivo di sabato (ore 15 locali, le 21 in Italia), Kvitova affronterà Elena Rybakina, contro la quale ha disputato due incontri, peraltro piuttosto recentemente (a Ostrava a fine stagione nel 2022 e lo scorso gennaio ad Adelaide), portando a casa una vittoria nell’ultima occasione.
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Inizia la “Wild Card Challenge”: in palio posti in tabellone al Roland Garros per i tennisti americani
Continua la collaborazione fra USTA e FFT: verranno scelti un tennista e una tennista statunitensi in base ai punti ottenuti nelle prossime cinque settimane

Inizia lunedì 3 aprile la “Wild Card Challenge”: quattro settimane di tennis ATP e cinque di tennis WTA sulla terra battuta europea durante le quali sarà costituita una sorta di Race to Paris riservata ai soli tennisti americani, da cui sono esclusi coloro ammessi in tabellone direttamente o con il ranking protetto o sono in top 50 all’inizio della sfida. Colui e colei che avranno ottenuti più punti in classifica verranno premiati con una wild card per il secondo grande slam della stagione; In caso di arrivo a pari punti, otterrà la wild card il giocatore col miglior ranking la settimana immediatamente successiva alla scadenza delle quattro/cinque settimane.
Continua così la stretta collaborazione fra la federazione americana, la USTA, e quella francese, la FFT, che si ripeterà a parti invertite in occasione dello US Open. Tempo fino al 24 aprile (o al primo maggio), dunque, per ottenere in un massimo di tre eventi ATP o WTA il maggior numero di punti possibili. L’iniziativa va avanti dal 2012, e ha visto guadagnare un pass per il torneo a nomi ben noti: Shelby Rogers (2013), Frances Tiafoe (2015), ma anche Tommy Paul (nel 2019).
2022: Michael Mmoh (1R); Katie Volynets (2R)
2019: Tommy Paul (1R); Lauren Davis (2R)
2018: Noah Rubin (1R); Taylor Townsend (2R)
2017: Tennys Sandgren (1R); Amanda Anisimova (1R)
2016: Bjorn Fratangelo (2R); Taylor Townsend (2R)
2015: Frances Tiafoe (1R); Louisa Chirico (1R)
2014: Robby Ginepri (1R); Taylor Townsend (3R)
2013: Alex Kuznetsov (1R); Shelby Rogers (2R)
2012: Brian Baker (2R); Melanie Oudin (2R)