Challenger, Holger Rune cala il bis. Barrios Vera e Svrcina alzano il loro primo trofeo

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Challenger, Holger Rune cala il bis. Barrios Vera e Svrcina alzano il loro primo trofeo

A San Marino trionfa in rimonta il giovane talento danese mentre un altro diciottenne, il ceco Svrcina, balza agli onori della cronaca

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Tennis Internazionali San Marino Open, ATP Challenger, Holger Vitus Nodskov Rune, 15 Agosto, 2021. Foto Felice Calabrò
 

Nel Challenger 90 di San Marino vince in rimonta 1-6 6-2 6-3 il giovane danese Holger Rune (n.191 ATP) che, opposto al brasiliano Orlando Luz (n.311 ATP), parte contratto e perde subito un paio di servizi, condannandosi ad una gara di rincorsa contro un avversario che è reduce da una settimana da sogno. Ma il brasiliano non fa nemmeno in tempo ad immaginare il lieto fine che Rune impone i diritti del maggior talento e chiude la pratica senza particolari problemi in meno di due ore. Sicuramente più dura era stata la semifinale contro il nostro Marco Cecchinato che lo aveva impegnato duramente prima di cedere 7-5 7-6(4), con il rimpianto di alcune occasioni non sfruttate. Per Holger Rune è il secondo successo nel circuito Challenger, avendo già trionfato a Biella, nell’ultimo dei sette tornei là disputati, confermando di trovarsi particolarmente a proprio agio in Italia. Per lui anche il nuovo best ranking alla posizione n.162 e la consapevolezza di come il meglio debba ancora venire. Anche il brasiliano migliora il proprio best raggiungendo il n.272 al termine, come si diceva, di una settimana che lo visto raggiungere la sua prima finale in carriera partendo dalle qualificazioni.

Al Challenger 80 di Meerbusch (Germania, terra battuta), Juan Manuel Cerundolo perde a sorpresa la finale contro Marcelo Tomas Barrios Vera (n.193 ATP) col punteggio di 7-6(7) 6-3. Intendiamoci, il 23enne cileno è un cagnaccio, di quelli che se ti azzannano la caviglia non ti mollano facilmente, ma il 19enne argentino è senza dubbio giocatore di categoria superiore. Solo che ieri si è lasciato progressivamente irretire dalla ragnatela dell’avversario fino a ritrovarsi con le sue armi migliori (la velocità di piedi, la sbracciata mancina, l’apertura degli angoli) un po’ spuntate. Per non parlare di quella che non è mai stata la sua arma migliore e cioè il servizio, che è apparso particolarmente fragile: il 48% di punti sulla prima è imperdonabile. Per l’argentino resta la piccola consolazione del nuovo best ranking al n.139, ma soprattutto la consapevolezza di essere ormai maturo, nonostante la giovanissima età, per palcoscenici più importanti, come già dimostrato in febbraio quando vinse l’ATP 250 di Cordoba. Anche il cileno festeggia il nuovo best al n.171 ma soprattutto alza il suo primo trofeo Challenger dopo che in stagione ci era già andato vicino due volte, raggiungendo la finale a Santiago del Cile e ad Almaty 2.

Nel Challenger 50 di Praga (terra battuta), bella vittoria per il 18enne ceco Dalibor Svrcina (vincitore del doppio agli Australian Open juniores del 2019 in coppia con Jonas Forejtek, sua vittima, guarda il destino, nella semifinale di sabato) che batte nettamente (6-0 7-5) l’insidioso kazako Dmitry Popko (n.181 ATP, nei quarti vincitore sul nostro Bonadio). I sei break subiti sono stati troppo pesanti perché Popko potesse in qualche modo rimediare. Bravissimo comunque il ragazzo ceco che consigliamo di tenere d’occhio perché la sua ascesa ha tutta l’aria di essere solo all’inizio. Intanto intasca il suo primo titolo Challenger e guadagna ben novanta posizioni in classifica, salendo al n.334, ovviamente nuovo best ranking.

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