US Open, Sinner lascia un set ma supera il primo ostacolo

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US Open, Sinner lascia un set ma supera il primo ostacolo

Jannik cala un po’ nel terzo set, ma domina il quarto e vola al secondo turno. Possibile derby con Cecchinato, se batterà Svajda

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Jannik Sinner - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
 

[12] J. Sinner b. [WC] M. Purcell 6-4 6-2 4-6 6-2

Jannik Sinner supera in quattro set l’australiano Max Purcell, n. 191 ATP e già battuto a Melbourne nel 2020. Due ore e mezza di incontro che ha rischiato di complicarsi quando la wild card ha iniziato ad avventurarsi a rete con continuità assicurandosi il terzo parziale, mentre l’azzurro pareva accusare qualche problema fisico, verosimilmente un principio di crampi che non poteva non richiamare alla mente l’incontro di un anno fa contro Khachanov. Questa volta, il problema si è risolto da sé e piuttosto rapidamente; così, rinfrancato dal 2-0 ottenuto all’inizio della quarta partita, Jannik è tornato saldamente al comando delle operazioni e ha chiuso in crescendo di fronte a un avversario ormai scoraggiato. Nel complesso, un primo servizio azzurro ancora troppo poco in campo (54%, comunque trasformato tre volte su quattro), alcune ottime chiusure a rete nei primi due set, la piccola macchia del turno di battuta perso sul 5-3 a cui ha subito rimediato, qualche rovescio lungolinea incendiario.

IL MATCH – Tre doppi falli australiani nel quarto gioco regalano il vantaggio a Sinner che consolida senza problemi anche perché l’altro appare piuttosto confuso sul da farsi. La differenza dei valori è evidente, ma il servizio tiene a galla Purcell e Jannik va a servire sul 5-3. Tutto sembra filare liscio, ma il doppio fallo sul 30-0 innesca un meccanismo dal quale scaturiscono due errori macroscopici; il ventitreenne di Sydney gioca d’attacco prendendosi il contro-break in un game senza primi servizi (37% nel parziale). Non un grosso problema, almeno in questa occasione, perché nell’altalenante game successivo Sinner trasforma il quarto set point.

Il momento di appannamento è alle spalle e Jannik parte forte nella seconda partita, assicurandosi il 2-0 con un paio di rovescioni lungolinea, un’ottima chiusura a rete e l’immancabile dritto aussie sbagliato. Sì, perché il finalista dell’Australian Open 2020 dichiara onestamente il rovescio come colpo preferito e, a ogni modo, un paio di game sono sufficienti per capire che non può essere il dritto. Il 4-0 non si concretizza per poco, ma l’azzurro è in completo controllo e gli basta trovare profondità perché Purcell perda irrimediabilmente campo. Evita anche di andare a servire per chiudere – non si sa mai – strappando ancora il servizio per un 6-2 che rispecchia fedelmente la differenza vista sul rettangolo blu.

Se n’è accorto anche Max che, incapace di reggere il confronto da fondocampo, parte con grande aggressività prendendo la rete alla prima occasione; la sua capacità al volo è superiore alla media del circuito, anche se fallisce una volée che gli avrebbe aperto una finestra sul 3-0 pesante. Serve&volley come se piovesse e risposte sempre più precise e propositive: Purcell si è messo a giocare la partita di Mischa Zverev contro Andy Murray all’Australian Open 2017, mentre Sinner, che mostra segni sempre più evidenti di un qualche problema agli arti inferiori, fatica a vincere punti con la seconda (3 su 13) e deve fare gli straordinari per evitare il 2-5. Nonostante le tre chance mancate, Purcell non fa una piega, come non la fa quando serve per allungare il match – anzi, sfodera un game che sembra posseduto dallo spirito del miglior Rafter.

Tattica vincente non si tocca e Max si fa subito pericoloso in avvio di quarto set, ma un gran lob in recupero di Jannik e un nastro sul servizio azzurro sentito da tutti ma non rilevato dalla macchinetta pareggiano lo 0-30. Anzi, la mancata chiamata, con anche l’arbitro che conferma di averlo sentito, rimane nella testa di Purcell che cede il successivo game di battuta con tre doppi falli. Il match finisce lì e Sinner conquista un altro break per il 6-2 finale che lo porta al secondo turno contro Zachary Svajda, che ha eliminato Marco Cecchinato.

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