A. Kontaveit b. [4] M. Sakkari 6-2 7-5
Anett Kontaveit è la campionessa 2021 del WTA 500 di Ostrava. L’estone corona col titolo un torneo scintillante vinto senza concedere neanche un set. Ancora una volta invece Maria Sakkari si ferma a un passo dal traguardo ed è un peccato che una stagione così bella per lei non abbia ancora ricevuto la benedizione di un trofeo (questa era addirittura la sua prima finale del 2021). A tradirla sia a Parigi che a New York era stata la pressione della posta in palio, cosa che forse ha pesato anche nella partita odierna. Molti di più però i meriti di Kontaveit, pressoché perfetta nel primo set (solo tre errori gratuiti) e bravissima a domare i tentativi di Sakkari nel secondo.
In avvio di match, la greca sembra molto tesa, mette in rete un paio di smash non impossibili e si incarta in qualche palla corta decisamente fuori tempo. Kontaveit invece fila dritta come un fuso, tempestando l’avversaria di vincenti e salendo 4-1. Nei primi cinque giochi il taccuino di Sakkari conta già sette non forzati di dritto contro un solo gratuito commesso dall’estone. Con una serie di risposte aggressive Kontaveit rimette in piedi il sesto game da 40-0, ma Sakkari la scampa con una buona discesa a rete e un bel dritto lungolinea. Sul 5-2, la greca mette largo un rovescio largo e concede un set point, che Kontaveit si prende di forza con un drittone dal centro del campo.
In avvio di secondo parziale, Sakkari ottiene la prima palla break della sua partita, ma Kontaveit si salva. La greca sembra in ripresa, mentre l’estone continua a picchiare con grande precisione e metodo. Le due fanno a sportellate fino al 5-4, quando Sakkari, costretta a servire per restare nel match, si ritrova 0-30 con un doppio fallo e una volée in avanzamento fuori. Sakkari è poi perfetta sui successivi tre punti, ma Kontaveit arriva comunque ai vantaggi, dove entrambe si scambiano vincenti finché la greca non tiene il servizio dopo ben dodici punti. La tensione si fa sentire nuovamente sul 6-5 e la greca è costretta a fronteggiare ben tre match point consecutivi. A Kontaveit basta il primo, chiuso dopo uno splendido scambio condotto in spinta dall’inizio alla fine.
Per l’estone si tratta del terzo titolo in carriera e del secondo nel giro di un paio di mesi dopo quello di Cleveland in agosto, segno di un evidente cambio di marcia dopo le cinque finali perse di fila tra il 2017 e il febbraio 2021. Sakkari invece non festeggerà l’ingresso in Top 10 con un titolo e dovrà cominciare a riflettere seriamente sulla gestione di questo genere di partite (viene in mente anche la semifinale del Roland Garros, persa in modo rocambolesco contro Krejcikova) perché il tennis è lì e tutti se ne sono resi conto, forse tranne Maria stessa.