Indian Wells: Caruso e Marcora si qualificano, Paolini al secondo turno

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Indian Wells: Caruso e Marcora si qualificano, Paolini al secondo turno

Il tennis ritorna nel suo “paradiso” nel deserto della California. Due italiani superano le qualificazioni, Paolini avanza e trova Mertens

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Indian Wells Tennis Garden (foto Vanni Gibertini)
 

Welcome to Tennis Paradise” – lo striscione tutto rosa che campeggia sopra il campo erboso usato dai tennisti per scaldarsi e, a volte, giocare a calcio, mette in chiaro dove ci si trova. È l’Indian Wells Tennis Garden, nel cuore della Coachella Valley che ogni anno ospita uno dei tornei più belli del mondo. O per lo meno ci ha provato: il BNP Paribas Open fu il primo evento tennistico cancellato a causa della pandemia nel 2020, quando a poche ore dall’inizio del torneo ai giocatori fu detto che non avrebbero potuto giocare. Ora, 19 mesi dopo, sono (quasi) tutti tornati in questo spicchio di deserto californiano in questa inconsueta collocazione autunnale per riprendere da dove si era lasciato.

È probabilmente il torneo più pre-pandemia che il tennis abbia visto da quel fatidico 8 marzo: una volta varcati i cancelli, non è in vigore nessuna di quelle misure restrittive che hanno sconvolto il mondo nell’ultimo anno e mezzo. Niente distanziamento sociale, niente obbligo di mascherine, all’aperto come al coperto, niente limite alla capienza oltre a quello imposto dalle uscite d’emergenza e dai vigili del fuoco che limitano la vendita dei biglietti a 2,5 volte il numero di posti auto disponibili nei parcheggi. Ma la pandemia ha comunque lasciato il segno, anche se meno visibile: le mascherine sono molto diffuse, sebbene non siano obbligatorie, e nei ground si nota l’assenza degli appassionati più giovani, dato che l’obbligo della doppia vaccinazione richiesto a tutti gli spettatori e membri dello staff ha automaticamente lasciato fuori dai cancelli tutti i minori di 12 anni che non possono essere vaccinati. A parte questo, è ripreso il rito degli autografi e dei “seflie”, cui i giocatori sono ben lieti di partecipare, soprattutto colei che è senza dubbio la superstar del torneo, la campionessa dello US Open Emma Raducanu.

Appena hanno iniziato ad essere presenti spettatori sui ground (il lunedì e il martedì della prima settimana, durante le qualificazioni, l’ingresso è libero) i suoi allenamenti sono stati programmati sul Practice Court 1 o 2, ovvero sui campi normalmente riservati ai giocatori di più alto profilo. Questo perché sono i più difficili da raggiungere e perché hanno tribune costruite attorno ai tre lati per poter dare ai fans la chance di vedere i beniamini all’opera. E la brava Emma, sicuramente non ancora abituata a questo suo ruolo da vedette, non ha nascosto il suo imbarazzo ad avere diverse centinaia di persone assiepate sulle tribune per un suo allenamento. Sorrisi ad ogni applauso, saluti alla gente che la chiama da fuori campo, una differenza notevole rispetto alla glaciale indifferenza di Djokovic, Nadal e Federer avvezzi ormai da anni ai bagni di folla.

A due passi dal Practice Court 1, sull’erba dello spazio riservato al riscaldamento fisico, un’atmosfera quasi da primo giorno di scuola anche se questi girovaghi con la racchetta si erano già visti a New York poche settimane prima. Steve Johnson vuole fermare Gael Monfils, appena arrivato dalla sconfitta di Sofia contro Jannik Sinner, per sapere come si sente da sposato; nonostante ci si trovi in California in piena stagione NFL, il pallone da calcio vince a mani basse sul suo collega ovale nelle preferenze dei tennisti, tanto che si incontra Salvatore Caruso che, sacca in spalla, si avvia verso il campo di allenamento calciando un pallone come Oliver Hutton.

Qualificazioni maschili

Sortite calcistiche a parte, Caruso è riuscito per la seconda volta consecutiva a superare le qualificazioni in un torneo ATP. Dopo l’accesso al tabellone principale del San Diego Open e il bel primo turno con Fritz, anche a Indian Wells “Sabbo” ha passato i due turni del tabellone cadetto tornando a giocare il primo turno di un ‘1000’ dopo l’ultima apparizione al torneo di Montecarlo. Qualificazione anche per Roberto Marcora, che ha vinto il derby contro Matteo Viola, già bravo ad arrivare in California all’ultimo momento ed avere la meglio al primo turno di Thanasi Kokkinakis. Niente da fare invece per Andrea Arnaboldi, sconfitto dall’argentino Renzo Olivo, dopo che era riuscito a risalire da un set e un break di svantaggio trascinando il match al terzo set.

Jasmine avanza

Nel torneo femminile solo una giocatrice italiana ha già fatto il suo esordio a Indian Wells: la lucky loser Jasmine Paolini ha giocato e vinto il suo match di primo turno contro la qualificata giapponese Mai Hontama per 6-0, 3-6, 6-2. Dopo un primo set magnifico, nel quale ha furoreggiato da tutte le posizioni del campo, nel secondo parziale ha iniziato a soffrire il ritmo da fondo della sua avversaria che ha preso a spostarla, sfruttando il servizio e aprendosi subito gli angoli per i suoi colpi piatti. Sul 3-3 Paolini ha provato a cambiare ritmo introducendo parabole più arcuate e chiudendo anche qualche bel colpo al volo, ma purtroppo alcuni errori le sono stati fatali e hanno permesso a Hontama di pareggiare il conto. Dopo aver subito cinque game consecutivi, però, Paolini è riuscita a interrompere l’emorragia issandosi sul 4-1 pesante nel set decisivo, finendo poi per chiudere la partita con autorità tenendo i suoi ultimi due turni di battuta. “Ho sprecato un sacco di energie prima del torneo guardando la lista che scendeva sperando di entrare in tabellone. Poi finalmente la bella notizia del ripescaggio dopo una partita molto scarica, e oggi nonostante un po’ di altalena è andata bene e nel terzo set sono riuscita a trovare tutte le energie che avevo e ce l’ho fatta” ci ha detto Jasmine dopo il match.

Al prossimo turno per Paolini ci sarà la belga Elise Mertens, testa di serie n. 14 del seeding, che ha già incontrato tre volte (di cui anche una volta ben otto anni fa in un torneo junior in Austria) senza mai riuscire a vincere. “Lei è una giocatrice molto forte, in forma, è lì lì per andare al Master. Io però non sono in un brutto momento, spero di giocare come oggi e soprattutto riversare tutte le mie energie mentali nel match. Se riesco a fare quello posso avere delle buone chance, anche se dipende anche da come giocherà lei”.

Il tabellone delle qualificazioni maschili e femminili di Indian Wells con i risultati aggiornati

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