M15 GIRONA (SPA, terra rossa) – VINCITORE: Alexander Weis
È arrivata al quarto tentativo la prima vittoria in carriera di Alexander Weis (n.494 ATP), che sembrava vivere una stagione stregata: ricordiamo infatti le tre finali perse precedentemente, tutte a cavallo di poche settimane nella scorsa estate, di cui una, la più dolorosa di tutte, nella sua Bolzano contro Matteo Arnaldi. Evidentemente il fato aveva in serbo per lui una vittoria più gustosa, visto che per trionfare nella bellissima Girona, Alexander ha dovuto superare avversari di tutto rispetto, come il semifinalista Carlos Sanchez Jover (n.482 ATP), vincitore sette giorni fa, o il finalista Pol Toledo Bague (n.550 ATP), plurivincitore a livello Futures. Per il 24enne è una vittoria che sa di riscatto, in un’annata che potrebbe rappresentare la svolta per lui: dopo diverse stagioni vissute sottotono, Alexander con l’arrivo dell’estate ha innalzato il livello del suo tennis come mai prima d’allora, e sebbene non sia riuscito a cogliere tutte le occasioni, Girona potrebbe essere per lui un ottimo punto di partenza. In tabellone anche Francesco Passaro, eliminato a sorpresa al secondo turno dal qualificato Lucas Bouquet, e Matteo Donati, sconfitto all’esordio da Sanchez Jover.
M15 VERO BEACH (USA, terra rossa) – VINCITORE: Juncheng Shang
La vera notizia della settimana è però quella del trionfo a Vero Beach di Juncheng Shang (n.721 ATP): la promessa cinese compie un altro grande balzo in classifica e la sensazione è che più prima che poi lo rivedremo nelle posizioni di rilievo del ranking. Terzo titolo portato a casa in poco più di un mese, non male per un ragazzino che fino a due settimane fa non rientrava nella Top-1000 mondiale: aggiornato anche il record che lo vede vincitore di tre tornei su soli cinque totali disputati (che diventano sei se consideriamo il suo esordio nel tabellone di qualificazione all’ATP 1000 di Miami); non dovesse perdersi per strada, “Jerry” potrebbe far davvero divertire i milioni di tifosi cinesi, e non solo. In quella che probabilmente è stata già una delle ultime volte in cui lo abbiamo ammirato nel circuito ITF, Shang ha eliminato quattro tds nel suo cammino vincente, tra cui il finalista Ricardo Rodriguez Pace (n.607 ATP). Gli italiani Tommaso Carnevale-Miino e Federico Bertuccioli perdono all’esordio.
M25 QUINTA DO LAGO (POR, cemento) – VINCITORE: Arthur Cazaux
A proposito di talenti precoci, eccoci di nuovo a parlare di Arthur Cazaux (n.298 ATP), che a Quinta Do Lago vince il suo secondo torneo dell’anno, il terzo in totale: a prima vista potrebbero non sembrare numeri impressionanti, da predestinato come più volte è stato etichettato, ma se consideriamo che il fresco 19enne ha frequentato più il circuito Challenger (non disdegnando apparizioni Slam o in tornei ATP comunque importanti) che quello ITF allora il discorso cambia. Il francese è bravo a non perdersi d’animo in semifinale, e superare in rimonta un altro giovane molto interessante come Paul Jubb (n.358 ATP); la finale a quel punto diventa poco più di una formalità contro Naoki Nakagawa, regolato in scioltezza in due set. Nessun italiano al via.
M25 NUR-SULTAN (KAZ, cemento – indoor) – VINCITORE: Filip Peliwo
Al solito un Challenger mascherato da ITF, il torneo di Nur-Sultan si contraddistingue per il suo parterre invidiabile: ai nastri di partenza spicca la tds numero 1 Andrey Kuznetsov (n.281 ATP), che poco prima di cadere nel vortice degli infortuni era uno stabile Top-50. Dall’alto degli otto Challenger conquistati in carriera, e non dimenticando che l’anno scorso di questi tempi passava anche un turno agli US Open, il russo partiva coi favori del pronostico; dopo essersi conquistato abbastanza agevolmente la finale però, a Kuznetsov è mancata la ciliegina sulla torta e si è fatto sorprendere nell’ultimo atto da Filip Peliwo (n.422 ATP), un altro che sugli infortuni e promesse mancate potrebbe scriverci un libro. Dominatore nel lontano 2012 della stagione juniores, durante la quale raggiunse la finale in tutti e quattro gli Slam (vincendo gli ultimi due in calendario), per l’ormai 27enne si interrompe un digiuno di tornei durato quattro anni: la bacheca adesso conta dodici titoli in tutto, compreso un Challenger (in ordine cronologico proprio l’ultimo trofeo conquistato dal canadese).
M25 TOULOUSE (FRA, cemento – indoor) – VINCITORE: Joris De Loore
Sulla stessa scia di Peliwo, anche Joris De Loore (n.696 ATP); il robusto belga non ha avuto la stessa carriera da junior del collega canadese, ma lasciava intravedere ugualmente cose interessanti da ragazzo. Vincitore di tre tornei ITF nel 2016, ed autore di prestazioni convincenti anche a livello Challenger, dove lo ricordiamo sconfitto in finale sempre nello stesso anno da un certo Daniil Medvedev, è da quel momento sprofondato in classifica fino a perdere totalmente i punti conquistati: sono più le operazioni chirurgiche alle quali è stato costretto (ben sette solo negli ultimi anni) che i titoli vinti in carriera. Per sua fortuna Joris è un ragazzo coriaceo, ed è ripartito solo pochi mesi fa con rinnovato entusiasmo, che sarà rafforzato dalla sua vittoria a Toulouse in finale su un ragazzo molto promettente come Luca Van Assche (n.603 ATP): per il 28enne nativo di Bruges si interrompe quindi un digiuno durato oltre cinque anni e si riaccende la speranza di tornare competitivo nella stagione 2022 (ricordiamo a questo proposito il suo best-ranking di 174). L’azzurro Mattia Bellucci disputa un buon torneo, finendo eliminato ai quarti per mano di Li Tu.
Per concludere la nostra rassegna settimanale, segnaliamo la prima vittoria dell’anno per Daniel Michalski (n.431 ATP), che si impone ad Antalya; stesso discorso per il più esperto Matias Franco Descotte (n.497 ATP), che torna alla vittoria dopo due anni e mezzo a Cancun (ultimo successo sempre in Messico, al Challenger di Morelos nel 2019) e prova a rilanciarsi in classifica. Il sorprendente libanese Hady Habib (n.599 ATP), invece, raddoppia nel 2021 e conquista il torneo di Sharm El Sheikh, mentre a Monastir sbuca dal nulla il qualificato Moerani Bouzige (n.978 ATP) e fa il colpaccio. I due 18enni Pedro Boscardin Dias (n.710 ATP) e Hanwen Li (n.777 ATP) si tolgono la prima soddisfazione della carriera, vincendo rispettivamente a Rio do Sul e Doha; così come lo svizzero Jakub Paul (n.461 ATP), trionfante ad Amburgo.