Conto alla rovescia (Crivelli). Sinner sicuro: prima riserva. Se Tsitsipas rinuncia è dentro (Pierelli, Bonsignore). Hurkacz completa i magnifici 8 (Bertellino). Torino alza il sipario, ecco gli 8 maestri. Spera la riserva Sinner (Rossi)

Rassegna stampa

Conto alla rovescia (Crivelli). Sinner sicuro: prima riserva. Se Tsitsipas rinuncia è dentro (Pierelli, Bonsignore). Hurkacz completa i magnifici 8 (Bertellino). Torino alza il sipario, ecco gli 8 maestri. Spera la riserva Sinner (Rossi)

La rassegna stampa del 6 novembre 2021

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Conto alla rovescia (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

[…] Tre anni fa, nel futuro è piombato il tennis italiano, e non solo perché cominciavano a palesarsi i segnali di un rinascimento tecnico che all’inizio di questa settimana, per la prima volta, ha portato due nostri giocatori in top ten: in quei giorni, le istituzioni politiche e sportive hanno lavorato in armonia e sintonia per regalare al Paese un sogno che pareva irrealizzabile. E così Torino è diventata la 15° città della storia ad ospitare le Atp Finals, il torneo che chiude il calendario radunando gli otto Maestri della stagione, gli otto giocatori più forti del mondo scremati dalla Race, la classifica che tiene conto dei risultati ottenuti nell’anno. Uno degli eventi più prestigiosi dello sport planetario approda così in Italia e ci rimarrà per cinque anni, impreziosito in questa prima edizione dalla presenza di un eroe tricolore, Matteo Berrettini (cui potrebbe aggiungersi pure Jannik Sinner). E che si tratti di una manifestazione fuori dall’ordinario per qualità tecniche e risonanza mediatica, lo confermano i dati della biglietteria malgrado la pandemia ancora in agguato e la capienza ridotta al 60% (e ora salita al 75% dopo la decisione del Cts di ieri): più di 120.000 tagliandi staccati, il 18% all’estero (richieste da 60 Paesi), per un incasso di 15 milioni di euro, cui si aggiungeranno altre diecimila presenze previste sul territorio. Il meglio Così, a otto giorni dal primo colpo di racchetta (si comincia domenica prossima) il presidente della Federtennis Angelo Binaghi può guardare con orgoglio al lungo e difficile cammino percorso: «Sono stati tre anni intensi che abbiamo vissuto a perdifiato, ora le fatiche sono terminate e passiamo il testimone a quelli che sono i veri protagonisti dell’evento, i giocatori. Abbiamo allestito la più grande manifestazione indoor del tennis, per la prima volta a Torino, durante la pandemia e con tutte le difficoltà e le incertezze che comporta questo momento. Sarà un grande spettacolo del quale potremo andare fieri, anche se dopo la fine della prima edizione dovremo subito metterci a lavorare per il futuro». Sempre più in alto, come recitava un altro famoso slogan: «Per la prima volta in vent’anni, abbiamo dovuto chiudere la biglietteria di un evento per due mesi, perché erano stati venduti più del doppio dei biglietti che in quel momento ci erano consentiti. Tutto questo nel prossimo futuro avrà riflessi positivi sulle Finals, ma già da quest’anno sono sicuro che sarà la migliore edizione di sempre». Orgoglio italiano Un Italia che vince, in campo e fuori, e che fornisce le sue migliori intelligenze anche ai consessi internazionali. ll padrone di casa, cioè il presidente dell’Atp Andrea Gaudenzi è infatti italiano e mai come in questi giorni fiero di esserlo: «Guardando il video di presentazione con i vincitori delle varie edizioni mi è venuta la pelle d’oca, per i campioni e per i 50 annidi storia del nostro sport. La Race è la classifica più semplice da osservare, con l’andamento nel corso dell’anno che promuove i migliori all’evento di fine stagione. Trovo la formula dei round robin, coi migliori 8 e il più forte che vince, un format stupendo, e da italiano sono orgoglioso e felice di avere almeno un nostro giocatore in gara». Gaudenzi sottolinea anche il nuovo orizzonte delle Fianls torinesi: «Solo Novak Djokovic è l’unico partecipante sopra i 25 anni: vuol dire che siamo in ottime mani anche per il futuro». Il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli parlano poi a una sola voce: «Esaltate le capacità organizzative dell’Italia, le Finals possono diventare il volano per il rilancio di tutto lo sport di base». Avanti tutta.

Sinner sicuro: prima riserva. Se Tsitsipas rinuncia è dentro (Matteo Pierelli, La Gazzetta dello Sport)

I giochi sono fatti. I magnifici otto che si daranno battaglia a Torino (dal 14 al 21) ormai sono ufficiali, anche se non ancora scolpiti nella pietra: c’è sempre l’incognita Tsitsipas, alle prese con l’infiammazione al braccio destro, che aleggia sul Pala Alpitour. Il greco, che mercoledì si era ritirato a scopo precauzionale dopo sei giochi con Popyrin, deciderà nei prossimi giorni. Ma se il numero 3 del mondo dovesse dare forfait a sostituirlo – notizia ufficiale – sarebbe Jannik Sinner, che finira la Race matematicamente al nono posto, ovvero sarà la prima delle riserve. […] Ora Murray? Tutto questo grazie alla rinuncia al torneo di Stoccolma del britannico Cameron Norrie, che seguiva da vicino l’altoatesino nella Race e che a questo punto non può più superarlo. In Svezia, settimana prossima, Sinner ha comunque l’intenzione di andarci lo stesso e sarà anche testa di serie numero 1: dopo il bye, potrebbe trovare sulla sua strada Andy Murray che gioca contro un qualificato, dopo che sono arrivate tante altre rinunce, fra cui quelle prevedibili di Alexander Zverev e Hubert Hurkacz. Quest’ultimo, grande amico di Sinner, nel pomeriggio aveva dato un altro dispiacere all’altoatesino, dopo che lo aveva già sconfitto nella finale di Miami. Battendo l’australiano Duckworth in tre set, in una partita dominata dalla tensione, Hurkacz aveva scritto la parola fine sull’ottavo posto, mettendo alla porta Sinner e diventando il secondo polacco nella storia a conquistare le Finals dopo Wojtek Fibak nel 1976, sconfitto in finale da Manuel Orantes. Bravo Jannik Per Sinner, comunque vada, questa resta una stagione da ricordare. La prima finale in un Masters 1000, il primo successo in Atp 500, i quattro tornei vinti, l’ingresso nella top ten per la prima volta a 20 anni. E, adesso, il biglietto per Torino come riserva. Per ora…

Finals Torino: Sinner ha ancora una speranza (Filippo Bonsignore, Il Corriere dello Sport)

Atp Finals senza Sinner La vittoria di Hurkacz, ieri a Parigi-Bercy, sull’australiano Duckworth (6-2, 6-7, 7-5) ha spalancato le porte di Torino al gigante polacco e lasciato l’altoatesino fuori dai magnifici otto del Masters. Sinner resta così 9° nella “Race to Turin” con 3.015 punti, posizione che gli permetterà comunque di essere presente come prima riserva. […] E Tsitsipas? Il greco si è ritirato da Bercy per un’infiammazione al gomito destro proprio per provare a recuperare in tempo per Torino, ma l’incertezza resta e un suo forfait rimetterebbe in gioco Sinner INVESTIMENTO. «Non dimentichiamo tutto quello che Jannik ha fatto quest’anno. È un grande investimento per il tennis italiano – rileva il presidente della Fit, Angelo Binaghi -. Per decenni abbiamo sognato di avere un top ten; adesso ne abbiamo due e uno è addirittura 20enne>. […] «Abbiamo la presunzione di credere che questa edizione sarà la migliore di sempre – gongola Binaghi -. Sono stati tre anni molto intensi, vissuti a perdifiato; ora passiamo testimone ai protagonisti». «Che un evento di questa rilevanza si svolga a Torino è motivo di orgoglio, è un segno di ripresa» rileva Vito Cozzali, presidente e ad. di Sport e Salute. La cartina di tornasole di quello che si annuncia un successo è la biglietteria Binaghi fa il punto: «Sono stati già oltre 120 mila biglietti per più 15 milioni di incasso. Gli acquirenti provengono da 60 Paesi diversi, dall’estero arriverà circa il 18% degli appassionati». II Cts, intanto, ha dato l’ok all’aumento parziale della capienza del PalaAlpipitour dall’attuale 60% al 75% ed è stato inaugurato il nuovo training center che ospiterà i campioni al Circolo della Stampa-Sporting. Le Finals saranno trasmesse in 180 Paesi (in Italia integralmente da Sky Sport) con un’audience potenziale di 95 milioni di telespettatori. Tra otto giorni, si parte. E Torino costruisce un ponte verso il futuro del tennis, visto che sette degli otto partecipanti saranno Under 25, dopo annidi dominio di Federe; Nadal e Djokovic, l’unico dei tre presente. «L’era dei Big Three non è ancora finita – conferma il presidente dell’Atp Gaudenzi -: spero ci diano ancora tanto, però ci stiamo avvicinando a un passaggio di testimone. Djokovic no vax? Non ha detto questo. Non c’è, in ogni caso, nessun problema per lo svolgimento del torneo»

Hurkacz completa i magnifici 8 (Piero Bertellino, Tuttosport)

Giornata di verdetti a Parigi nei quarti di finale del Masters 1000. Ufficiali i nomi degli ultimi titolari delle liste per quanto concerne le Nitto Atp Finals di Torino e le Next Gen AtpFinals (che saranno presentate oggi a Milano). L’ultimo a qualifcarsi per il grande evento al via il 14novembre al Pala Alpitour di Torino è stato il polacco Hubert Hurkacz che non senza difficoltà ha sconfitto 7-5 al terso set l’australiano Duckworth. Dopo un primo parziale a senso unico, vinto 6-2 da Hurkacz, il tennista “aussie” alla sua miglior stagione, ha reagito e conquistato il tie-break per 7 punti a 4. Un successo parziale frutto del migliorato rendimento al servizio e della capacità di pressare utilizzando spesso la diagonale di rovescio per destabilizzare Hurkacz. Il terzo set è stato il più equilibrato. Il polacco, che in aprile ha vinto il Masters 1000 di Miami in finale su Sinner (con il senno di poi è stato determinante in ottica Finals), ha alzato la percentuale di prime palle trovando ace con grande facilità. Duckworth è rimasto in scia fino al 5-5, dopo aver patito solo nel secondo game, ma ha subito il break nel 12°gioco, dopo aver annullato le prime due palle match. […] Jannik Sinner rimane nono nella Race e sarà la prima riserva a Torino, aspettando notizie dal gomito dolente di Stepanos Tsitsipas. L’azzurro andrà comunque a Stoccolma da n°1deldraw ma non potrà essere insidiato da Norrie che si è cancellato dal torneo svedese. Non sarà tra i protagonisti nel 250 di Stoccolma neppure Lorenzo Sonego. Oggi Hurkacz sfiderà in semifinale a Parigi Novak Djokovic, che ieri ha fermato in due frazioni (6-4 6-3) la corsa dell’americano Taylor Fritti. Il serbo è apparso più solido e centrato rispetto alla prima uscita parigina anche se il servizio non è certo quello dei giorni migliori Nel terzo quarto di finale a Parigi Bercy si è chiusa la settimana speciale dell’idolo di casa Hugo Gaston, ma il transalpino sarà l’ottavo delle Next GenATPFinals diMilano (9-13 novembre). Nonostante il tifo della platea, si è arreso in due set a Daniil Medvdev. Nel secondo set ha messo in campo cuore e fantasia per risalire dallo 0-4 al 3-4 ma non gli è stato sufficiente per rientrare definitivamente nel confronta. Sul 5-4 della seconda frazione il campione US Open 2021 ha chiuso con un diritto incrociato al secondo match point

Torino alza il sipario, ecco gli 8 maestri. Spera la riserva Sinner (Paolo Rossi, La Repubblica) 

Les jeux sont faits, gli otto maestri sono decisi. Oppure no? Nel giorno in cui Torino alza ufficialmente il sipario al mondo sulle sue prime Atp Finals, il polacco Hubert Hurkacz si prende l’ultimo posto utile con i punti della semifinale del Masters 1000 di Bercy ottenuta battendo l’australiano Duckworth. Quindi, dal 14 novembre, con Djokovic, ci saranno Medvedev, Tsitsipas, Zverev, Rublev, Berrettini, Ruud e Hurkacz. La riserva, ad oggi, è Jannik Sinner. […] L’azzurro, per difendere la posizione, si era iscritto a Stoccolma (nonostante le pressioni di qualche sponsor per giocare il torneo milanese Next Gen dove figura Lorenzo Musetti) ma, proprio in serata, il forfait al torneo svedese di Cameron Norrie — l’unico che poteva soffiargli la nona posizione — ha tolto le ultime preoccupazioni: per cui a Torino, qualunque cosa decida Tsitsipas, l’Italia sarà dunque ben presente.[…] Le parole del n. 1 dell’Atp, Andrea Gaudenzi, vanno lette in questa direzione: «Siamo alla quindicesima città ospitante. La maggior parte dei giocatori al via sono sotto i 25 anni, anzi Novak Djokovic sarà l’unico sopra quell’età. A lui, come a Roger Federer e Rafael Nadal, dobbiamo il successo del nostro sport negli ultimi venti anni, ma siamo anche in ottime mani per il futuro». Non sono parole pronunciate a cuor leggero, e Gaudenzi non è tipo che non ha mai parlato a vanvera. «Siamo in un momento che rappresenta una specie di sliding door, un passaggio. L’era dei Big 3 non è ancora finita però ci stiamo avvicinando a un passaggio di testimone. Ho vissuto da giocatore il post Sampras-Agassi, e tutti noi avevamo paura della crisi. All’epoca non avrei mai creduto che qualcuno potesse vincere più di 14 Slam, invece sono stato smentito, non una ma tre volte. Il futuro del tennis è dunque molto roseo. Data l’età dei tre grandi, è inevitabile questo passaggio di consegne. È un passaggio in corso, anche se non definitivo. Stiamo andando in quella direzione». Tocca dunque ai Medvedev e C. confermarsi. E, in vista del 2022, Gaudenzi ha dato un’altra dritta: «I vaccini? Novak Djokovic non ha detto di non essere vaccinato, ma solo di non volerlo dichiarare. In ogni caso questo non pone nessun problema, nessuna organizzazione sportiva al mondo ha reso obbligatorio il vaccino. Ci adeguiamo alle regole dei governi locali. Nel caso specifico, per organizzare e gestire un evento come questo, ci sono da fare test giornalieri e ci sono da prendere tutte le precauzioni del caso».

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