Numeri: i dieci anni (e mezzo) di dominio di Novak Djokovic

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Numeri: i dieci anni (e mezzo) di dominio di Novak Djokovic

Il 37esimo Masters 1000 e il settimo anno chiuso al N.1 ATP sigillano oltre un decennio dove il serbo ha sbaragliato la concorrenza

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87il numero percentuale di partite vinte da Novak Djokovic da quando il 4 luglio 2011, all’indomani della vittoria del suo primo titolo a Wimbledon, è diventato numero 1 al mondo per la prima volta. Quel giorno il tennista serbo aveva 24 anni, un mese e dieci giorni e nella sua bacheca contava già tre Slam, nove Masters 1000, una vittoria alle ATP Finals e complessivamente 26 tornei del circuito maggiore, ma -nonostante tutti quei successi- era quasi impossibile immaginare potesse centrare una simile quantità di trionfi, determinante tra l’altro per garantirgli guadagni che di soli premi, da inizio carriera a oggi, hanno superato i 150 milioni di euro.

Il campione serbo è riuscito a vincere addirittura 610 delle 701 partite giocate dopo la finale dei Championships di dieci anni fa: una percentuale di successo impressionante, sia relativamente all’ampiezza del periodo nel quale è stata ottenuta che alla relativa quantità di partite disputate. Statistiche che testimoniano un rendimento monstre, capace di consentire a Djokovic di essere al primo posto del ranking ATP per ben 346 delle 519 settimane in cui la classifica è stata attiva (esattamente il 66,6 % ovvero ben due terzi del tempo trascorso da quel 4 luglio 2011). Nessun tennista, da quando la classifica ufficiale ATP è nata nel 1973, è stato così a lungo in testa: è uno dei record più prestigiosi attualmente appartenenti al serbo, che lo scorso marzo ha superato il precedente primato di 311 settimane appartenente a Federer. Proprio assieme al campione svizzero e a Nadal, Djokovic è anche primatista in una delle graduatorie che molti tra addetti ai lavori e tifosi considerano come tra i principali parametri per valutare la carriere di un tennista, il numero di Slam vinti: per tutti e tre, come risaputo, è di ben 20.

A proposito di record, nei giorni scorsi è arrivata per il campione serbo l’ufficialità del raggiungimento di un altro importante traguardo: centrando la finale al Masters 1000 di Bercy (poi vinta contro Medvedev) è infatti diventata matematica la sua chiusura della stagione tennistica al numero 1 ATP. Nole è così divenuto il primo tennista della storia a riuscirci per ben sette volte (gli era già accaduto nel 2011, 2012, 2014, 2015, 2018 e 2020), superando in tal senso Pete Sampras, che aveva chiuso in testa dal 1993 al 1998 e staccando Federer e Nadal, fermi a cinque. Sette anni chiusi da migliore giocatore al mondo sono la diretta conseguenza di una quasi costante presenza nelle primissime posizioni del ranking da parte del serbo, interrottasi soltanto tra il 2017- stagione giocata male nella prima parte (vince solo due ATP 250) e conclusa prematuramente dopo Wimbledon per curare i dolori al gomito destro- e la prima metà del 2018. Tre anni fa arranca sino al Roland Garros, tanto da uscire dalla top 20 per la prima volta dal 2006, ma poi si riprende brillantemente. Dopo quel pesante flesso di rendimento il campione serbo ha infatti poi trovato un prolungato periodo di gloria: dall’estate di tre anni fa ad oggi ha vinto otto dei successivi tredici Slam a cui ha partecipato (a cui vanno aggiunte due finali), successi che sono serviti per la sua riconquista del numero 1 del ranking, che detiene ininterrottamente dal 5 novembre 2018, con l’eccezione di 13 settimane di interregno di Nadal, avvenuto tra novembre 2019 e febbraio 2020.

Per capire meglio lo straordinario ultimo decennio di Djokovic abbiamo pensato di ricapitolare le oltre settecento partite da lui giocate da quando è divenuto per la prima volta numero 1 al mondo, scomponendo il suo rendimento a seconda della superficie e valutandolo in base a titoli, finali e bilancio negli scontri diretti contro i migliori colleghi. Possiamo così constatare che su qualsiasi superficie è stato vincente e continuo ma che più della metà delle partite da lui vinte sia arrivata giocando sul cemento all’aperto: ben 332 successi (su 374 partite giocate, per una percentuale impressionante dell’ 88,7%) che gli hanno fruttato 36 (tra cui 10 Slam) dei 60 titoli conquistati e 9 delle 24 finali raggiunte nel periodo da noi considerato (da luglio 2011 ad oggi). Il suo bilancio complessivo partite vinte/perse e quello più specifico contro colleghi delle fasce di classifica più competitiva è ampiamente positivo in qualsiasi condizione di gioco del circuito. Anche sulla terra battuta, e nonostante la contemporanea presenza di Nadal, l’indiscusso più grande campione di sempre su questa superficie, Djokovic si è ritagliato in questi dieci anni spazi importanti vincendo due Roland Garros (con annesse quattro finali raggiunte) e ben sette Masters 1000, grazie a una più che ragguardevole (83,7%) percentuale di successo nelle partite giocate sul rosso. Del resto proprio la sua elevata continuità di rendimento e l’eccellente adattabilità sulle varie superfici (la cui differenza si è andata a dire il vero ad attenuare rispetto a qualche decennio fa) gli ha permesso di essere il primo tennista nell’Era Open a vincere almeno due volte tutti i tornei dello Slam e di essere contemporaneamente detentore di tutti i quattro titoli Major (è accaduto tra gli Us Open 2015 e il Roland Garros 2016). Con questi record, non sorprende dunque che il campione serbo sia riuscito in un’impresa simile – vincere ciascun torneo della categoria almeno due volte- anche per la seconda fascia di competizioni più importante del circuito, i Masters 1000: con quello vinto la scorsa settimana a Parigi-Bercy è giunto complessivamente a 37 titoli in questa categoria (record assoluto, il secondo in tal senso è Nadal con 36). Djokovic, quasi come conseguenza rispetto ai precedenti record elencati, è anche al comando della classifica dei cosiddetti “Big Titles” (la somma dei titoli ottenuti tra tornei dello Slam, Masters 1000, ATP Finals e Giochi Olimpici): in bacheca vanta ben 62 coppe di vincitore delle suddette competizioni, precedendo Nadal con 57 e Federer con 54.

Molto probabilmente rimarrà sempre senza una valida risposta la domanda su chi sia stato il più forte tennista di sempre, ma i numeri aiutano a comprendere quanto il campione serbo abbia dominato il circuito. Non tanto in una singola stagione (anche se nel 2015 ha vinto 82 partite su 88, mettendo in bacheca tre Slam, sei Masters 1000 e le ATP Finals, essendo fermato al Roland Garros in finale solo da una magnifica versione di Wawrinka) ma allargando lo spettro di analisi a un decennio abbondante, l’ultimo. Vincere 48 Big Titles e l’essere stati contemporaneamente numero 1 al mondo in un periodo di tempo così lungo, è una impresa che nessun collega prima di lui aveva mai compiuto .

Bilancio partite e titoli suddiviso per superficie di Djokovic da quando nel luglio 2011 è diventato numero 1 ad oggi

SuperficieW- LtitolifinaliVs n° 1 ATPVs 2- 5Vs 6-10Vs 11-20
Cemento all’aperto332-423693-135-1247-539-10
Terra144-2810101-117-1217-518-3
Erba64-7621-04-36-29-1
Veloce indoor70-14831-116-726-26-1
Totale610-9160246-372-3496-1472-15

Bilancio titoli e finali di Djokovic per superficie e categoria tornei da quando nel luglio 2011 è diventato numero 1 ad oggi

 SlamMasters 1000ATP FinalsAltro
Cemento all’aperto10-416-40-010-1
Terra2-47-60-01-0
Erba5-10-00-01-1
Veloce indoor0-05-13-20-0
Totale17-928-113-212-2

Elenco principali record della carriera di Djokovic

Titoli Slam20
Settimane al numero 1 del ranking ATP346
Numero stagioni chiuse al numero 1 del ranking ATP7
Titoli Masters 100037
Big Titles (Slam + Masters 1000+ ATP Finals+ Giochi Olimpici)62
Titoli Slam vinti sul cemento12
Titoli Masters 1000 vinti sul cemento (outdoor/ indoor)27
Titoli Masters 1000 conquistati in una sola stagione6 (2015)
Big titles vinti in una sola stagione10 (2015)
Numero differenti Masters 1000 vinti (due volte)9
Numero minimo di vittorie per Slam2
Numero finali Slam31
Numero finali Masters 100054
Numero finali Big Titles92
Numero finali Slam in una sola stagione4 (2015, 2021)
Numero finali Big Titles giocati sul cemento (outdoor/indoor)61
Numero finali Masters 1000 in una sola stagione8
Numero finali Big Titles in una sola stagione13 (2015)
Numero minimo di finali per torneo dello Slam6 Roland Garros
Numero minimo di semifinali per torneo dello Slam9 Australian Open
Serie consecutiva di Slam vinti4 (Wimbledon 2015- Roland Garros 2016)
Serie consecutiva di Big Title vinti7 (Bercy 2014- Roland Garros 2015)
Serie consecutiva di finali nei Big Title18 (Bercy 2014- Miami 2016)
Titoli Masters 1000 vinti senza perdere un set10
Numero vittorie contro top 5107
Numero vittorie contro top 10227
Serie consecutiva vittorie in partite dello Slam30 (Wimbledon 2015- Wimbledon 2016)
Serie consecutiva vittorie in partite ATP Finals15 (Atp Finals 2012-2015)
Serie consecutiva vittorie in partite Big Titles43 ( Bercy 2014 – Rolang Garros 2015)
Serie consecutiva partite vinte contro n°1 ATP5
Record punti ATP16950 (6 giugno 2016)
Differenza percentuale punti tra 1 e 2 ATP119 % (9 maggio 2016)

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