Si è chiuso il Gruppo A delle Next Gen ATP Finals 2021, in attesa di conoscere il destino di Lorenzo Musetti in serata (qua tutte le combinazioni che gli darebbero o meno l’accesso alle semifinali). Per metà il verdetto era già noto: Alcaraz è sceso in campo con la qualificazione in tasca e ha inflitto la terza sconfitta su tre a Juan Manuel Cerundolo. C’era grande attesa invece per il match tra Brandon Nakashima e Holger Rune, un vero e proprio quarto di finale per assegnare un posto tra gli ultimi quattro del torneo.

A vincere la sfida è stato l’americano, classe 2001 e due volte finalista a livello ATP nel corso della stagione. 3-4(3) 4-1 4-1 4-3(1) il punteggio in favore della quarta testa di serie del torneo, che chiude quindi con due sconfitte e una vittoria (0-3 per mano di Alcaraz). Rune, due anni più giovane, nella prima fase di match ha dimostrato più facilità a trovare colpo vincente, ma col passare dei game la solidità di Nakashima ha fatto la differenza, anche in un match “accorciato”, come quelli delle NextGen milanesi. Il danese ha giocato un buon primo set, iniziato però con 3 doppi falli nel primo turno di servizio. È riuscito a riagganciare subito Nakashima e a giocare un tie-break di spessore, aperto con una volée di rovescio in avanzamento e sigillato da un passante di dritto in recupero e un paio di servizi vincenti (100% di punti con la prima nel set).

L’incontro ha cambiato volto in maniera repentina, poiché Rune ha perso il servizio da 40-15 sull’1-1 del secondo e ha iniziato a forzare troppo presto, mentre l’americano cercava di spostarlo e non permettergli di prendere l’iniziativa. Il pubblico (leggermente schierato in favore del più giovane tennista) ha provato a incoraggiare Rune, che però ha lasciato andare la seconda frazione. Concentrarsi sul terzo set era sembrata una buona scelta, visto il break di vantaggio conquistato nel primo game dal danese. Il servizio non gli ha però dato più un vantaggio consistente, mentre Nakashima – perso il primo game – è salito di livello alla battuta. Stavolta è stato lui a non perdere nemmeno un punto con la prima nei suoi turni per piazzare un altro 4-1, frutto anche dei 12 errori non forzati del suo avversario, troppi per soli 5 game.

Rune è apparso piuttosto nervoso quando le cose non sono andate in suo favore. A inizio quarto set si è guadagnato un altro break, ma è bastato un rovescio lungolinea ben piazzato da Nakashima per frenare il tentativo di rimonta danese. Tremendo infine il tie-break giocato dal classe 2003, con errori di metri da fondocampo nel tentativo di verticalizzare la manovra. Nakashima è diventato dunque il secondo semifinalista americano del torneo dopo Tiafoe (2019).

Anche l’altro match della sessione pomeridiana si è chiuso in 4 set. Carlos Alcaraz si presenterà in semifinale da dominatore assoluto del girone A, nonché da primo favorito per la vittoria finale del torneo milanese. Il suo terzo e ultimo match valeva quanto un’amichevole, poiché scendeva in campo già sicuro di aver vinto il girone e il suo avversario non aveva chance di qualificarsi alle semifinali. Lo spagnolo ha perso l’unico set del suo torneo sinora, ma ha comunque superato senza troppi problemi l’argentino Juan Manuel Cerundolo. È partito a tavoletta, vincendo 4-0 4-1 in primi due parziali, ma in verità per tutto l’incontro ha avuto difficoltà nei suoi turni di servizio. Ha salvato 9 palle break su 10 in totale, concedendo il break solo nel sesto gioco del terzo set (perso 4-2).

Alcaraz è diventato il giocatore spagnolo più giovane a far segnare 30 vittorie in una singola stagione nel circuito ATP dal 2004, quando un certo Rafa Nadal chiuse l’anno con un record di 30 vittorie e 17 sconfitte.