Nitto ATP Finals, Medvedev senza problemi con Ruud: è il primo finalista

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Nitto ATP Finals, Medvedev senza problemi con Ruud: è il primo finalista

Nemmeno una palla break concessa al norvegese. Dopo aver vinto l’ultima edizione londinese del torneo, il N.2 ATP cercherà di ripetersi nella prima al Pala Alpitour

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Daniil Medvedev alle Nitto ATP Finals 2021 (Credit: @atptour on Twitter)
 

[2] D. Medvedev b. [8] C. Ruud 6-4 6-2

Nella fase a gironi, Daniil Medvedev è diventato il primo giocatore nella storia delle Nitto ATP Finals a vincere cinque match di fila al set decisivo (incluse la semi e la finale del 2020). Non ha però avuto bisogno di soffrire durante la prima semifinale di questa edizione: ha infatti liquidato Casper Ruud in 79 minuti. I confronti diretti sono ora sul 3-0, 2-0 nel 2021.

“Mi sento in controllo solo quando la partita è finita, bisogna sempre lottare su ogni punto perché come si è visto ieri Casper può sempre rimontare come ha fatto ieri con Andrey [Rublev, ndr]”, ha detto il vincitore. “Credo di aver giocato bene in tutte le mie partite, non vedo l’ora di giocare domani. Io, Novak e Sascha non siamo un Big 3, ma sicuramente siamo i tre migliori giocatori al mondo in questo momento; domani sarà una grande partita a prescindere dal mio avversario, di recente ho giocato partite intense contro entrambi”.

Prestazione dominante per il russo, che non ha concesso nemmeno una palla break vincendo il 74% dei punti sulla seconda contro il 42% del rivale e dominando gli scambi sopra i nove colpi addirittura per 18-3. Il N.2 ATP difenderà il titolo vinto lo scorso anno contro il vincente della seconda semifinale fra Novak Djokovic e Alexander Zverev in programma alle 21 di stasera.

Per Medvedev è la ventiduesima finale in carriera (13 titoli), la ventesima sul cemento (12 titoli), l’ottava indoor (sei titoli di cui uno a Marsiglia nel 2021; la sua unica finale persa al chiuso è stata quella di Bercy contro Djokovic di due settimane fa) e la settima dell’anno (quattro titoli a Marsiglia, Maiorca, Toronto e Flushing Meadows, più la ATP Cup vinta da imbattuto con Team Russia). Per lui è inoltre la vittoria N.58 della stagione, una in più di Zverev che però potrebbe pareggiare stasera contro Djokovic, nonché la nona di fila alle Finals.

LA PARTITA

C’era interesse su come il pubblico avrebbe trattato Medvedev in seguito allo Sbadigliogate dell’altra sera, ma la verità è che il russo non ha dato molte possibilità agli astanti di diventare un fattore: l’unico momento polemico è arrivato ad inizio partita, quando è stato fischiato quasi subito per aver chiesto delucidazioni su una prima chiamata fuori.

Ruud ha mostrato di voler osare fin da subito anche con la seconda, andando con forza al centro nel game d’apertura e usando uno slice acuminato nel successivo. Quando lo scambio è partito, il canovaccio della vigilia si è però dispiegato, e non era favorevole a Casper: Medvedev lo ha chiuso sulla diagonale del rovescio fino ad obbligarlo a staccare la mano sinistra per quel back più simile alla silhouette di un panettone che al laser necessario per far male su questa superficie; una volta guadagnata l’inerzia, il vincitore dello US Open ha iniziato a smistare a piacimento con il dritto anomalo (nel primo set il 49% dei suoi dritti sono stati lungolinea o sventagli) senza rischiare troppo, stravincendo gli scambi sopra i nove colpi per 10-2.

I servizi rischiosi e il pessimo match-up dal lato del rovescio hanno aperto la strada al favorito già nel terzo game: oltre a non riuscire a portare lo scambio sui suoi binari prediletti, Ruud ha commesso due doppi falli, il secondo che ha concesso la palla break. Lo scandinavo si è inizialmente salvato con un vincente di dritto a sventaglio (inizialmente chiamato fuori), ma ne ha concessa un’altra fallendo un semplice passante di rovescio seguìto alla prima smorzata dell’incontro. Stavolta Medvedev ha aggredito fin dall’inizio del punto, forzando repliche sempre più corte e infine sfondando con il dritto inside-in per il 2-1 e servizio.

Ruud ha cercato di mixare con altre smorzate, ma senza grossi risultati, ben lungi: sotto 1-3, ha prima incassato un passante di rovescio lungolinea da cruna dell’ago e poi cercato un drop shot poco efficace, concedendo due palle break che avrebbero chiuso il set; è stato però bravo a trovare una combinazione servizio-dritto per annullare la prima, mentre sulla seconda è arrivato l’errore di dritto del russo. Qui il passante del campione uscente:

Pur rimanendo a contatto e cercando una posizione abbastanza avanzata in risposta, però, Casper non è riuscito ad imbastire granché nei turni del rivale trovandosi quasi sempre a colpire in corsa e perdendo diversi punti diretti sul servizio di Medvedev, che non ha particolarmente sofferto le sue risposte bloccate e ha vinto l’88% dei punti sulla prima e il 70 sulla seconda nel parziale (Ruud si è fermato al 50% con quest’ultima). Arrivato a servire per il set sul 5-4, il russo ha sfruttato un altro back sbilenco dell’avversario e non ha avuto problemi a chiudere con un servizio vincente dopo 41 minuti; sensazione di preveggenza per lui, che per salire a set point ha letto perfettamente l’attacco di rovescio di Ruud su una sua smorzata chiudendo con nonchalance a campo aperto.

Per cercare di prendere maggiormente l’iniziativa, Casper ha alzato decisamente la temperatura con il dritto, trovando alcune accelerazioni davvero impressionanti inclusa la più rapida del torneo, un Saetta McQueen da 185 km/h:

Con il passare dell’incontro, Ruud ha anche cercato di utilizzare (spesso con successo) la prima esterna da destra (da 50 a 64% fra un set e l’altro), esponendo come molti suoi colleghi la posizione profonda di Medvedev. Il problema per lui, tuttavia, è che i game di servizio del russo passavano senza colpo ferire, e quindi prima o poi nemmeno i suoi aggiustamenti sarebbero bastati.

Sul 2-2, infatti, Medvedev l’ha di nuovo chiuso sulla diagonale di sinistra, e ha approfittato di due errori non forzati (un dritto e una smorzata) per salire a doppia palla break. In quella circostanza, però, il russo è stato impreciso, commettendo due errori con il dritto. Ruud ha cercato di tenere con una splendida smorzata in controbalzo in uscita dal servizio ma è stato tradito dal nastro, che l’ha messo fuori gioco sul passante in cross di Medvedev. Daniil si è allora procurato un’altra recuperando su una palla corta per poi vincere il duello a rete, e ha breakkato su un errore di dritto del rivale – la maggior assertività cercata con il suo colpo migliore ha iniziato a mostrare i suoi svantaggi.

Nonostante le rimonte operate in settimana contro Norrie e Rublev, stavolta l’ostacolo si è rivelato troppo complesso per Casper, che ha continuato a sanguinare non forzati. Medvedev ha sentito la finale sempre più vicina, e sul 4-2 si è procurato una palla break con una risposta vincente di dritto dalla piccionaia. Ruud si è salvato con il servizio, ma ha fallito un dritto a campo aperto, e stavolta è subentrata anche la poca lucidità del momento: sulla palla break ha fermato lo scambio perché convinto che il dritto lungolinea dell’avversario fosse lungo, finendo per perdere il punto e salutare il torneo, condannato dalla Cassazione di Hawkeye.

A proposito di poca lucidità, giunto all’ultimo game Medvedev ha perso due punti sbagliando completamente scelte (prima con l’approccio e poi con un’inspiegabile palla corta), ma ha ritrovato la bussola in tempo per infilare uno splendido dritto in corsa; è allora salito a match point con la seconda, chiudendo con un quasi inedito serve-and-volley.

Qui il tabellone aggiornato delle Nitto ATP Finals 2021

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