Il periodo di pausa dall’attività agonistica è, tra le altre cose, dedicato all’assegnazione di premi, e nella giornata di ieri se n’è aggiunto un altro nella già folta bacheca di Novak Djokovic. Il numero 1 del mondo infatti è stato premiato come Sportivo Europeo dell’Anno 2021 dalla Polish Press Agency, agenzia di stampa polacca, per la quarta volta nella sua carriera dopo i titoli del 2011, 2015 e 2018. Il serbo si è aggiudicato il titolo con 172 punti e al secondo posto, come accaduto con Pallone d’Oro, c’è il calciatore polacco Robert Lewandoski (vincitore lo scorso anno) con 39 punti in meno, mentre sul gradino più basso del podio c’è il neo-campione del mondo di Formula 1 Max Verstappen con 125 punti. Questo riconoscimento è giunto alla sessantaquattresima edizione, e hanno partecipato alla votazione 26 agenzia di stampa europee (ma non quella italiana): AFP (Francia), AGERPRES (Romania), ANP (Paesi Bassi), APA (Austria), ANA – MNA (Grecia), Belga (Belgio), Belta (Bielorussia), BTA (Bulgaria), CTK (Repubblica Ceca), DPA (Germania), EFE (Spagna), HINA (Croazia), LETA (Lettonia), LUSA (Portogallo), MOLDPRESS (Moldavia), MTI (Ungheria), NETTV (Malta), RNA (Azerbaigian), SITA (Slovacchia), STA (Slovenia), SID (Germania), TANJUG (Serbia), TASS (Russia), TASR (Slovacchia), UKRINFORM (Ucraina) e PAP (Polonia).
Ciascuna agenzia ha presentato la propria top 10 e il serbo è stato presente in 22 di esse: otto volte come primo, due come secondo, e cinque come terzo. Djokovic inoltre non è il primo tennista a ricevere questo premio: prima di lui ci erano riusciti Steffi Graff (1988-89), Stefan Edberg (1990), Martina Hingis (1997), Roger Federer (2004-07 e 2009, detentore del record con cinque titoli) e Rafael Nadal (2008 e 2010). A sottolineare la varietà di questo riconoscimento, aggiungiamo che quest’anno la disciplina più presente era l’atletica con 13 sportivi, poi il ciclismo con 10, seguiti dal tennis con 8, e poi calcio e nuoto con 6 sportivi ciascuno. I traguardi raggiunti sul campo nel 2021 da Novak sono a dir poco straordinari: tre tornei dello Slam vinti (è anche diventato il primo uomo nell’Era Open a mettere a segno il Double Career Grand Slam in virtù del secondo titolo conquistato al Roland Garros, nonché il secondo dopo Nadal nel 2010 a conquistare tre Slam su tre superfici diverse nello stesso anno), stagione chiusa da numero 1 per la settima volta (record) e maggior numero di settimane in testa al ranking superando Federer e raggiungendo al momento le 352 settimane (6 anni e 40 settimane).
Quest’anno si sono svolte le Olimpiadi, e dunque era prevedibile che il premio strizzasse l’occhio ad atleti che si sono distinti in Giappone; di seguito il resto della Top 10. Il velocista norvegese Karsten Warholm, che ha stabilito un nuovo record mondiale per i 400 ostacoli alle Olimpiadi di Tokyo è arrivato quarto, mentre l’atleta olandese Sifan Hassan è arrivato quinta. Il campione del Tour de France Tadej Pogacar e la star NBA Giannis Antetokounmpo (che ha riportato il titolo a Milwaukee dopo 50 anni tondi) si sono classificati rispettivamente al sesto e settimo posto. Il resto della top ten è stato riempito dal velocista italiano doppia medaglia d’oro a Tokyo 2020 Marcell Lamont Jacobs, dal saltatore con l’asta svedese Armand Duplantis e dalla sciatrice norvegese Therese Johaug. Tornando a Djokovic, proprio a Tokyo è arrivata una delle delusioni più cocenti della stagione – che ha preceduto l’ancor più dolorosa sconfitta in finale allo US Open – visto che la rassegna a cinque cerchi si è chiusa con due quarti posti (singolare maschile e doppio misto). Ciò in parte avrebbe potuto ridimensionare la sua stagione, ma evidentemente i grandi risultati elencati in precedenza sono stati sufficienti per fargli aggiudicare questo premio.