GRUPPO A
SPAGNA-NORVEGIA 3-0
P. Carreno Busta b. V. Durasovic 6-3 6-3
R. Bautista Agut b. C. Ruud 6-4 7-6(4)
A. Davidovich Fokina/P. Martinez b. L. Hellum Lilleengen/A. Petrovic 6-4 6-1
La Spagna dai doppi cognomi prosegue il suo cammino vittorioso in questa terza edizione dell’ATP Cup. Nella formazione iberica non sono presenti né grandi campioni né giovani promesse, ma bensì giocatori di sostanza che finora stanno rispondendo sempre presente durante i loro match. Anche oggi è arrivata una vittoria per 3-0; a farne le spese una Norvegia che oltre a Casper Ruud ha poco altro su cui contare.
Il match di apertura di questa sfida ha visto Pablo Carreno Busta vincere in 69 minuti contro Viktor Durasovic. “È sempre importante vincere la prima partita. Oggi mi sentivo più a mio agio rispetto al primo giorno. È normale. Dobbiamo prendere il ritmo, dobbiamo prendere fiducia”, ha detto Carreno Busta nella sua intervista in campo a fine partita. “Ma oggi mi sono sentito sempre meglio. All’inizio forse ha commesso un po’ troppi errori, ma poi ha iniziato a giocare davvero molto bene ed è stata una partita combattuta”. Il numero 345 del mondo Durasovic ha fatto un buono sforzo e ha mostrato un potenziale superiore alla sua classifica ATP, ma l’ex Top 10 Carreno Busta è stato troppo solido e non ha concesso break point.
Il sigillo finale per la vittoria lo ha messo Roberto Bautista Agut, in questi ultimi anni sempre più faro e bandiera della Spagna, che ha superato 6-4 7-6(4) un Casper Ruud non troppo brillante. Il primo set è stato deciso da un break nel settimo game, mentre nel secondo non c’è stata la minima chance di break da ambo le parti. Giunti al tie-break, l’esperienza del N.19 del mondo ha fatto la differenza; con due mini-break consecutivi ha portato a casa il match in un’ora e 46 minuti. “Ho risposto molto bene, ho commesso pochissimi errori non forzati e ho giocato in modo aggressivo. Cerco di giocare partite così ed è per questo che mi sto allenando duramente e che sto cercando di mostrare questo livello”, ha ammesso RBA. “Mi sento felice. Mi piace giocare in Australia. Qui penso di giocare ogni anno un gran tennis. È un buon inizio e mi sento molto bene”.
L’ultima avversaria della Spagna sarà la Serbia, un possibile spareggio per un posto in semifinale.
GRUPPO D
POLONIA-GIORGIA 3-0
K. Majchrzak b. A. Bakshi 6-1 6-1
H. Hurkacz b. A. Metreveli 6-7(5) 6-3 6-1
S. Walkow/J. Zielinski b. A. Bakshi/Z. Tkemaladze 6-7(2) 6-2 10-6
La nazione sulla carta più debole della competizione ha subìto un’altra netta sconfitta, ma questa volta almeno c’è stato un miglioramento rispetto alla giornata inaugurale. La Georgia è infatti riuscita a strappare due set ai suoi avversari nei tre incontri disputati oggi. Ad aprire il programma della Ken Rosewall Arena ha pensato Kamil Majchrzak (25 anni, N.117), che in appena 54 minuti ha superato Aleksandre Bakshi (24 anni, N.972) lasciandogli due game, mentre molto più lottata è stata la partita che ha visto impegnato il numero uno polacco Hubi Hurkacz. Quest’ultimo solo la notte scorsa ha saputo che non avrebbe affrontato il corrispettivo georgiano Nikoloz Basilashvili: invece si è trovato difronte il N.571 Aleksandre Metreveli (nipote di Alex Metreveli, vale a dire il finalista di Wimbledon 1973, la famigerata edizione del boicottaggio da parte di quasi tutti i Top 100), e il primo impatto con questo nuovo avversario non è stato affatto semplice.
“Ha giocato bene nel primo set e le cose non sono andate per il verso giusto. Ma sono migliorato ad ogni set e sono felice di aver vinto”, ha detto Hurkacz, che si è lasciato scappare la prima frazione al tie-break. “C’erano condizioni diverse dalla prima partita alla Qudos Bank Arena. La palla rimbalzava un po’ più in alto e più velocemente, quindi dovevo adattarmi. Ma ha aiutato il pubblico polacco a sostenerci. Sono stati fantastici”. Nonostante abbia perso il primo set, Hurkacz ha dominato al servizio. Ha servito 16 ace, ha vinto l’80% dei punti sulla prima, il 69% dei punti sulla seconda e non ha affrontato break point. La Polonia ora può prenotare un posto in semifinale con una vittoria sull’Argentina nella giornata di mercoledì.