Djokovic, l'interrogatorio in aeroporto: "Non sono vaccinato. Mi state cancellando il visto?"

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Djokovic, l’interrogatorio in aeroporto: “Non sono vaccinato. Mi state cancellando il visto?”

Sarebbero state proprio alcune irregolarità procedurali nelle “interviste formali” a dare al serbo la vittoria nel ricorso per il visto

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Novak Djokovic - Olimpiadi Tokyo 2020 (via Twitter @ITFTennis)
 

Sono state diffuse le trascrizioni dell’interrogatorio a cui Novak Djokovic è stato sottoposto in aeroporto il 6 gennaio, appena arrivato in Australia. La polizia di frontiera ha ascoltato il numero uno del mondo nelle classiche “interviste formali”, in un iter che però è risultato abbastanza complesso (da una dichiarazione dello stesso Djokovic, pubblicata sul sito della polizia, si evince come il dialogo sia stato interrotto più volte perché l’ufficiale diceva di dover parlare con un suo superiore). Il primo interrogatorio è di poco dopo mezzanotte, l’ultima delle 6.07 quando Djokovic chiede di aspettare le 8.30 per rispondere alle restanti domande (ma non verrà ascoltato, perché la decisione sulla negazione del visto e del trasferimento al Park Hotel è stata presa alle 7.42). Proprio le procedure del fermo – soprattutto la mancata comunicazione con i legali, visto che al serbo è stato chiesto di riporre il telefono nella borsa fino a un certo punto dell’interrogatorio – sono state ritenute dalla corte che ha accolto il ricorso di Djokovic “contro le regole“.

Di seguito un estratto dei sette step di colloquio tra Djokovic e la polizia di Frontiera.

POLIZIOTTO – Quali sono i motivi per cui ha viaggiato in Australia?

DJOKOVIC – Sono un tennista professionista e il motivo per cui vengo in Australia è la partecipazione all’Australian Open.

P – È vaccinato contro il Covid-19?

D – Non sono vaccinato.

P – Ha mai avuto il Covid?

D – Sì, due volte. A giugno 2020, poi di recente sono risultato positivo a un test PCR il 16 dicembre 2021. Ho anche i documenti per confermarlo.

P – Ha fornito una documentazione per l’esenzione medica che ha ricevuto?

D – Sì, io e il mio team abbiamo fornito i documenti. Abbiamo inviato una mail a un panel medico indipendente che è stato selezionato dal governo federale australiano per esaminare le richieste di esenzione medica.

P- Quindi è stato selezionato dal governo federale?

D- Quando è stato portato alla mia attenzione, c’erano due panel medici, uno era quello federale e l’altro era legato allo stato di Victoria e a Tennis Australia. E potrei sbagliarmi per il secondo, non sono sicuro al 100% ma posso controllare.

P- Quindi ha qualche forma di documentazione.

D – Sì. Questo è il visto che è stato concesso. Questa è la lettera di Tennis Australia.

P – Ok, quindi questa lettera qui parla di un panel di revisione da parte di Tennis Australia, non parla del governo federale? Ma è davvero sicuro?

D – Sì (…). In realtà ho ricevuto le e-mail da loro con il permesso. Ho un’e-mail, in realtà il mio agente ha l’e-mail, quindi voglio dire che posso chiedergli di fornirvela, se ha bisogno di queste informazioni aggiuntive, perché mi hanno detto che questo sarebbe stato sufficiente per la revisione. (…) L’Australian Open è gestito da Tennis Australia, la mia comunicazione è stata diretta a loro perché è stata questa la procedura (…), mi hanno informato che questo era il modo per farlo. E così ho fornito tutti i miei test PCR, positivi e negativi, i miei anticorpi e alcune informazioni aggiuntive; queste sono state inviate al panel medico indipendente di Victoria (…) quindi, in conseguenza di ciò, mi è stato concesso di accedere in Australia con un’autorizzazione di esenzione medica. Questa è l’intera storia. E sto controllando se c’è qualcos’altro per quanto riguarda il governo ma come avevo capito da prima, il governo dello stato di Victoria deve approvare.

P – Va bene, ma è come se lei (…) venisse in Australia, il Paese è governato dal governo federale.

D – Allora. No, non abbiamo ricevuto alcuna mail dal governo federale. Questo è ciò che abbiamo ottenuto dalla squadra medica dell’Australian Open, perché sono gli organizzatori dell’evento, quindi questo è quello che abbiamo ottenuto.

P – (…) Le comunico l’intenzione di prendere in considerazione la cancellazione del suo visto (…). Le darò 20 minuti per fornirci i motivi per i quali non dovremmo annullarle il visto.

D – Non capisco, mi state cancellando il visto? Ho fornito tutti i documenti che Tennis Australia e il governo di Victoria mi hanno chiesto di fare nelle ultime tre/quattro settimane, questo è quello che stiamo facendo. Il mio agente ed io abbiamo avuto una comunicazione costante con Tennis Australia e il governo statale del Victoria, il panel medico. (…). Ho fatto domanda, hanno approvato, non so proprio cos’altro vuole che le dica. Non ho nient’altro, sono arrivato qui grazie a questi documenti, altrimenti non mi sarebbe stato permesso entrare. Proprio non capisco quale sia il motivo per cui non mi permettete di entrare nel vostro Paese, voglio solo dire, ho aspettato quattro ore e ancora non riesco a capire quale sia il motivo principale – tipo – mancanza di quali documenti?

P – (…) Questa è la procedura (…). Può darmi una spiegazione nel lasso di tempo che le diamo, i 20 minuti che abbiamo a disposizione.

D – Quindi mi sta dando legalmente 20 minuti per cercare di fornire informazioni aggiuntive che non ho? Alle 4 del mattino quando non posso chiamare nessuno? Mi ha messo in una posizione molto scomoda. Non so cos’altro posso dirle. Voglio dire, tutto ciò che mi è stato chiesto di fare è qui. E non sarei qui seduto di fronte a lei se non rispettassi tutte le regole e i regolamenti stabiliti dal suo governo. Voglio dire, per me è un po’ scioccante che lei mi dia l’avviso dell’annullamento del mio visto in base a cosa? Mi dà 20 minuti per fare cosa? Le dico subito che non ho nient’altro da dirle. Se può, aspettiamo le otto del mattino e poi posso chiamare Tennis Australia e poi possiamo provare a capirlo. Ma in questo momento? In questo momento posso chiamare il mio agente. Mi ha detto di non usare il telefono, quindi non sto comunicando con nessuno, nessuno sa cosa sta succedendo. (…) Davvero non capisco come mai non abbiate l’informazione che se sei stato positivo negli ultimi sei mesi e hai la quantità sufficiente di anticorpi e un test negativo, tutte cose che ho io fornito, ti viene concessa la possibilità di accedere al Paese. Sono davvero confuso, perché questo è ciò che ho ricevuto dai panel medici ufficiali di Tennis Australia e del governo del Victoria nelle ultime tre settimane. Non so davvero cosa fare alle 4 del mattino. Se mi permette di accendere il mio telefono ed effettuare una chiamata al mio agente e provare a contattare le persone di Tennis Australia.

[Djokovic ha avuto accesso al suo telefono poco dopo]

POLIZIOTTO 2 – Quindi ha detto che non vuole procedere con l’intervista ora?

DJOKOVIC – Vorrei posticiparla alle 8.30 se possibile, sì.

P 2 – Va bene, ha anche detto prima che non aveva nient’altro da aggiungere. Se non risponderà, potrebbe essere presa una decisione sulla base delle informazioni che sono ora a portata di mano ora.

D – Sì, lo so che annullerà il mio visto, è ovvio. (…). Sì, voglio dire perché non mi è permesso entrare, quindi vorrei solo aspettare altre due – tre ore per vedere se possono fare qualcosa o meno, questa è l’idea.

P 2 – Va bene. Quindi guardi, se il suo visto fosse cancellato non sarebbe qui, andrebbe in un hotel in città.

D – Va bene. Quindi significa che posso portare le mie valigie con me?

P 2 – Sì, può, ma probabilmente non avrebbe pieno accesso ad esse.

[Dopo poco più di un’ora, intorno alle 7.40 del mattino, è stata letta a Djokovic la decisione sulla cancellazione del suo visto ed è stato condotto al Park Hotel]

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