Renata Voracova è tornata in patria: "Chiederò un risarcimento a Tennis Australia"

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Renata Voracova è tornata in patria: “Chiederò un risarcimento a Tennis Australia”

La doppista ceca ancora sconvolta: “Non mi sono sentita al sicuro finché non sono tornata a casa”. Arrivano i comunicati di WTA e PTPA

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Renata Voracova (foto www.renatavoracovaakademie.cz/)
 

L’uragano Djokovic che si è abbattuto in Australia ha avuto ripercussioni non solo sul diretto interessato ma anche su tantissime persone che orbitano attorno a lui o che in qualche modo vengono influenzate dalle sue azioni. Una delle persone più innocenti a subire le conseguenze del caso Djokovic è stata la doppista Renata Voracova, obbligata a lasciare il paese sabato scorso dopo l’annullamento del visto che era stato valido fino a quel momento. Per otto giorni la N.82 del mondo di doppio è rimasta nel paese prendendo parte, in coppia con la polacca Katarzyna Piter, al WTA 250 di Melbourne, e successivamente è stata portata nell’hotel di detenzione in cui si trovava anche Djokovic.

Come riporta la testata RTL Today, i danni causati a Voracova non sono affatto pochi, e la tennista, ancora sconvolta per l’accaduto, ha intenzione di chiedere un indennizzo alla federazione Tennis Australia. Il solo biglietto aereo costa 60.000 corone ceche (2.460 euro) e il mio allenatore ha viaggiato con me. E poi c’è tutto quel tempo, hotel, allenamenti per lo Slam, il potenziale premio in denaro. Spero che Tennis Australia affronterà la cosa e che non dovremo prendere provvedimenti legali”, ha detto Voracova.

“Ora non sto pensando al tennis. Mi sto ancora riprendendo dallo shock, non l’ho ancora elaborato. Sono esausta. Non me lo sarei aspettata neanche nel sogno più orribile, era semplicemente troppo”, ha aggiunto la tennista ceca, che ha ammesso di essere scoppiata in lacrime durante l’interrogatorio dopo essere stata fermata. Ero preoccupata. Non mi sono sentita al sicuro finché non sono tornata a casa, tutto era incerto“.

Intanto nelle scorse ore anche la Women’s Tennis Association ha espresso il suo sostegno alla tennista ceca. Questo il comunicato integrale: “La WTA sostiene e apprezza tutti gli sforzi profusi da Craig Tiley e Tennis Australia per ospitare la Summer of Tennis in condizioni che continuano a essere difficili per tutti. La WTA ritiene che tutti i giocatori debbano essere vaccinati ed è pienamente a sostegno delle politiche di immigrazione che sono state messe in atto, poiché la protezione della comunità australiana in cui competiamo è fondamentale. Detto questo, ci rammarichiamo per le complicazioni vissute negli ultimi giorni dagli atleti che hanno seguito la procedura approvata e autorizzata per ricevere un’esenzione medica al fine di entrare nel Paese. Renata Voracova ha seguito queste regole, è stata autorizzata all’ingresso al suo arrivo, ha gareggiato in un evento e poi improvvisamente le è stato annullato il visto quando non aveva fatto nulla di male. Continueremo a collaborare con tutte le autorità per affrontare questa sfortunata situazione in modo appropriato“.

Infine non è mancato neanche il comunicato del sindacato dei tennista PTPA. Vasek Pospisil, principale portavoce dell’associazione, ha sottolineato che “la PTPA è stata in costante contatto con Voracova per assicurarsi il suo benessere e per capire i fatti del suo caso. Se e quando sarà necessario prenderemo le sue difese“. A onor del vero la PTPA ha ricevuto forti critiche per lo scarso coinvolgimento delle atlete WTA, almeno fino a questo momento. Qui il post completo:

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