Il direttore Ubaldo Scanagatta su Jannik Sinner: “Non si diventa numero 1 in un mese o due” [VIDEO]

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Il direttore Ubaldo Scanagatta su Jannik Sinner: “Non si diventa numero 1 in un mese o due” [VIDEO]

Intervistato da Punto de Break, il direttore di Ubitennis analizza i motivi della fine del rapporto con il coach Riccardo Piatti e cosa l’azzurro può aspettarsi nel prossimo futuro

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Jannik Sinner - Nitto ATP Finals Torino 2021 (foto Twitter @atptour)
 

Il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta è intervenuto sul canale Youtube di Punto de Break per parlare dell’argomento che ha catalizzato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori nell’ultima settimana: la separazione tra Jannik Sinner e lo storico coach Riccardo Piatti.

Intervistato da José Morón, il Direttore ha cominciato spiegando che, anche nelle relazioni padre-figlio – e a esse è stata più volte paragonato anche dallo stesso Jannik il rapporto fra i due – “il figlio vuole imparare a volare da solo”. L’ipotesi è che Sinner pensasse “di avere dei problemi tecnici che papà Riccardo non era in grado di risolvere”. Problemi che sono evidentemente affiorati quando il giovane azzurro ha affrontato i primissimi della classe, soprattutto per il fatto che il divario pare essersi ampliato nelle sfide più recenti: è forse possibile che un coach dell’esperienza di Piatti non sappia come giocare contro un top 5?

Non bisogna dimenticare gli exploit di Alcaraz, più giovane di lui, che sembra saper fare più cose. Anche per questo, se da un lato Jannik fa bene a guardare avanti per salire in classifica, per quanto giocatori come Medvedev, Zverev e Tsitsipas abbiano più tennis di lui, dall’altro non può dare per scontato che quelli che oggi lo inseguono (come Alcaraz, Shapovalov) gli restino dietro se lui non migliorerà in maniera consistente… perché anche questi altri ragazzi lavoreranno con impegno per migliorarsi.

E Sinner che lascia il suo mentore non è forse come se un Rafa Nadal ventenne avesse rotto con zio Toni? C’è la possibilità che torni sui propri passi? Sentiamo allora come risponde il direttore di Ubitennis a queste e altre domande, dando infine la propria opinione riguardo alle ipotesi – al momento rinviate – del super coach, confrontando le caratteristiche di Boris Becker e Magnus Norman

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