Angelo Binaghi presidente federale a vita? Ipotesi intervento della Corte Costituzionale

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Angelo Binaghi presidente federale a vita? Ipotesi intervento della Corte Costituzionale

Secondo il Fatto Quotidiano, un ricorso al TAR di un ex consigliere federale della Toscana avrebbe il fine di far sollevare l’eccezione di incostituzionalità della legge sul limite dei mandati dei dirigenti sportivi

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Per Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis dal 2000 e in sella per il suo sesto mandato sino al 2024, potrebbe esserci uno spiraglio per rimanere a oltranza alla guida del tennis italiano. Lo spiega il Fatto Quotidiano del 15 marzo 2022, ipotizzando l’intervento della Corte Costituzionale per cancellare la legge promulgata nel 2019 che ha fissato a tre (con la possibilità di arrivare a quattro per i dirigenti in carica al tempo dell’entrata in vigore della legge) il limite dei mandati per i dirigenti delle federazioni sportive italiane. Binaghi, secondo il quadro normativo attuale, dovrebbe lasciare le redini della Fit nel 2024, ma ora viene ipotizzato che lo scenario possa cambiare.

La chiave è un ricorso al TAR che sarebbe stato promosso da Roberto Pellegrini, dirigente che si è visto negare in tre gradi della giustizia sportiva la possibilità di essere rieletto come consigliere federale FIT in Toscana proprio in virtù della legge del 2018. Pellegrini si sarebbe rivolto al TAR con la speranza non tanto di veder accolto il suo ricorso contro il rigetto della candidatura, ma di veder sollevata, da parte del tribunale amministrativo, un’eccezione di costituzionalità della legge. Sembra abbastanza probabile che l’ex tennista livornese, che vinse i campionati italiani di seconda categoria a Torino in coppia con Ubaldo Scanagatta nel 1975, stia cercando di aprire la strada a qualcuno che occupa posizioni più importanti della sua ma che non ha pensato fosse il caso di esporsi personalmente…Se il ricorso di Pellegrini avesse successo, ma di solito queste pratiche impiegano mesi e mesi, la questione potrebbe arrivare sul tavolo della Corte Costituzionale. E sembra diffusa la speranza, tra i presidenti federali di lungo corso, che il presidente della Corte Giuliano Amato – notoriamente grande appassionato di tennis – possa essere particolarmente sensibile alla questione. Salvo il fatto che per motivi di età ad ottobre Amato dovrebbe essere costretto a lasciare il suo incarico, mentre prima che la Corte Costituzionale affronti e prenda una decisione solitamente passa più di un anno. Quindi che la manovra possa avere effetto nei tempi agognati da tutti coloro che aspirano a mantenersi sulla poltrona a vita, è abbastanza improbabile.

Restiamo tuttavia finora nel campo delle indiscrezioni e delle ipotesi, ma sarà interessante scoprire se ci saranno sviluppi in questo senso, che avrebbero del clamoroso e che cambierebbero lo scenario in vista del 2024. Sino ad allora, in ogni caso, Binaghi resterà alla guida della Fit. L’ingegnere sardo classe 1960 è il terzo tra i presidenti delle federazioni sportive italiane più longevi: lo precedono solo Luciano Rossi (tiro a volo) e Sabatino Aracu (sport rotellistici), in carica ininterrottamente dal 1993 e che stanno celebrando il loro ottavo mandato.

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