La sezione antidoping dell’ITF ha comminato tre anni di squalifica al brasiliano Igor Ribeiro Marcondes (attualmente n.265 ATP) per aver violato il programma antidoping per la seconda volta in carriera. Ricordiamo che il 24enne tennista si era giĂ auto-sospeso a inizio febbraio dopo che la Federazione gli aveva notificato una possibile violazione del suddetto programma. Per la precisione gli aveva contestato la mancata segnalazione (per ben tre volte) del proprio indirizzo, rendendosi così di fatto indisponibile per eventuali controlli. L’atleta aveva dichiarato: “PoichĂ© si tratta di una questione delicata e importante, ho deciso di cercare un aiuto professionale e di allontanarmi temporaneamente dal circuito internazionale per dedicarmi alla mia difesa nel miglior modo possibile“.
Evidentemente l’ITF non ha ritenuto minimamente sufficiente l’iniziativa di autotutela di Marcondes, soprattutto perchĂ© il ragazzo non è purtroppo nuovo a situazioni del genere, visto che giĂ nel 2018 era risultato positivo all’idroclorotiazide (un potente diuretico che spesso serve per coprire l’assunzione di farmaci dopanti). La squalifica decorre a partire dal 4 marzo e dunque il giocatore potrĂ rientrare nel circuito professionistico nel 2025, quando starĂ per compiere 28 anni. Una brutta tegola per lui che proprio adesso stava vivendo il miglior momento della propria carriera con le due vittorie Challenger di Blumenau (su Juan Bautista Torres in finale, nel gennaio 2022) e Florianopolis (battendo il boliviano Hugo Dellien, nel dicembre 2021) che in pochissimo tempo gli avevano fatto guadagnare piĂą di 250 posizioni in classifica. Risultati che restano validi, in quanto le violazioni del programma antidoping non sono avvenute mentre le competizioni erano in corso. Magra consolazione per Igor.