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ATP Belgrado: un Djokovic in versione diesel rimonta Kecmanovic e approda in semifinale contro Khachanov
Il n. 1 del mondo gioca male e perde il primo set ma aumenta di livello col passare dei minuti fino a ribaltare il connazionale. Vittoria in rimonta anche per Rublev, all’esordio assoluto nel torneo

[1] N. Djokovic b. [7] M. Kecmanovic 4-6 6-3 6-3
Sul campo centrale del Tennis Center che porta il suo nome, Novak Djokovic (n. 1 ATP) batte in rimonta Miomir Kecmanovic (n. 38) nei quarti di finale del Serbia Open 2022. Come accaduto nel match di secondo turno contro un altro connazionale, in quel caso Laslo Djere, il padrone di casa del torneo (organizzato peraltro dalla sua famiglia) ha iniziato la partita andando incontro diverse difficoltà e si è trovato sotto di un set e di un break nel secondo parziale. Ma, col passare dei minuti, il n. 1 del mondo ha ritrovato le energie fisiche e mentali riuscendo infine a rimontare Kecmanovic per approdare in semifinale a Belgrado per la quarta volta su cinque partecipazioni.
IL MATCH – Nel suo secondo turno di servizio Djokovic commette due doppi falli, gioca una smorzata da dimenticare sulla palla break e cede subito la battuta a Kecmanovic. Il n. 1 del mondo si trova nuovamente in difficoltà nel quinto gioco dovendo affrontare ben cinque palle break (di cui tre consecutive) e, tra un errore del connazionale e un salvataggio in extremis col servizio, riesce in qualche modo ad evitare il doppio svantaggio.
Da quel momento Djokovic aumenta il livello del proprio gioco, mette maggiormente in difficoltà l’avversario ma Kecmanovic è bravo a contenere il rientro del più celebre connazionale giocando un tennis aggressivo e molto efficace nelle discese a rete. Il n. 38 del ranking chiude così il primo set 6-4 dopo 49 minuti grazie a due dei tre ace scagliati nel primo parziale.
Anche ad inizio del secondo set Kecmanovic parte forte e si procura una palla break in apertura. Djokovic gli annulla anche questa e nel turno di risposta successivo se ne procura a sua volta due, la prima gettata al vento con un diritto troppo profondo e la seconda annullata dal classe 1999 con un diritto da applausi all’incrocio delle righe. Gli scambi da fondocampo si fanno sempre più duri ma il n. 38 della classifica è molto bravo a reggere il ritmo di Djokovic e, anzi, ad aggredirlo. Kecmanovic riesce così a strappare il servizio nel terzo gioco a Nole, che però lo recupera immediatamente grazie a un rovescio che pizzica la riga di fondo e fa liberare il n. 1 in un ringraziamento al cielo con tanto di segno della croce.
Djokovic adesso è definitivamente in palla, il pubblico spinge sempre di più per il proprio beniamino che opera nuovamente il break e si porta a servire per il set sul 5-3. Con il secondo ace della partita il leader della classifica mondiale manda la partita al terzo e decisivo parziale per completare la propria rimonta, dopo essersi ritrovato sotto di un set e di un break.
Ad inizio del terzo e decisivo set l’incontro vive in un grande stato di equilibrio, nessuno dei due giocatori soffre nei turni di servizio e si procede on-serve. Questo fino al settimo gioco, quando Djokovic gioca un game da n. 1 del mondo con scambi ad alta intensità, difesa di ferro quando necessario e un gran diritto lungolinea a tutto braccio per strappare il servizio a Kecmanovic.
“Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare” diceva John Belushi nel film “Animal house”, e mai frase fu più adatta per descrivere la crescita di Djokovic punto dopo punto nel corso del match. Il prepotente ritorno in partita del venti volte campione Slam spezza le residue speranze del giovane connazionale, che cede nuovamente la battuta nel nono gioco arrendendosi agli ultimi due passanti di Djokovic. Nole completa così la propria rimonta e chiude l’incontro in due ore e 18 minuti, e affronterà in semifinale Karen Khachanov che ha eliminato in due set il brasiliano Monteiro. Djokovic ha vinto 5 dei 6 precedenti anche se è rimasta famosa la clamorosa vittoria del russo in finale a Parigi-Bercy nell’ormai lontano 2018. Si sono affrontati a Dubai un paio di mesi fa con successo di Djokovic 6-3 7-6(2).
[2] A. Rublev b. [Q] J. Lehecka 4-6 7-6(1) 6-2
Approda ai quarti di finale del Serbia Open la testa di serie numero due del torneo, Andrey Rublev, che supera in tre set il promettente ceco Lehecka. Sfiderà domani Marcos Daniel.
IL MATCH – Dopo un inizio ad appannaggio dei tennisti alla battuta, il quarto gioco si trascina ai vantaggi e Lehecka è bravo ad annullare una palla break portando il punteggio in parità sul 2-2. Rublev dal canto suo comincia a martellare da fondo, costringendo il giovane ceco a giocare ad un ritmo che non gli appartiene. Il russo si porta in parità prima del cambio campo. Il settimo gioco si mette però subito male per il n. 8 del mondo che va sotto 0-40 per colpa di tre errori gratuiti; l’imprecisione in manovra lo condanna: 4-3 per il ceco. Nel turno successivo si va ai vantaggi, ma Lehecka si fa trovare pronto e consolida il break. Il decimo game è decisivo per la prima frazione, con il ventenne ceco che approfitta dell’unico break conquistato e chiude il parziale 6-4 in 36 minuti.
In apertura di secondo set il russo appare ancora frastornato: sciupa quanto di buono costruisce commettendo errori gratuiti (su tutti due doppi falli e uno smash a rete), offre subito una palla break ma in qualche modo riesce a mantenere la battuta. Il parziale procede on-serve, con Rublev che si difende nei propri turni di servizio dagli attacchi del giovane ceco anche grazie al 95% di punti ottenuti con la prima palla. Il n. 93 del mondo dal canto suo, nonostante il divario di esperienza e di posizioni in classifica (o forse proprio alla luce di questo), dimostra di meritare il vantaggio del primo set.
Lehecka mette infatti in mostra un tennis più diversificato rispetto all’avversario, gioca ottimamente sia a rete sia i colpi in variazione, come le palle corte a cui si affida per uscire dal ritmo da fondocampo che prova a imporre Rublev. Nei momenti in cui sembra vacillare, il ventenne di Mlada Boleslav chiama in aiuto il proprio servizio, come nel dodicesimo game in cui il russo spinge fino ad arrivare a due punti dal set per poi vedere scivolare la frazione al tie-break. Il n. 8 del ranking parte molto forte nel game decisivo andando rapidamente avanti 5-1. Lehecka sbaglia tre colpi di misura e Rublev può chiudere agevolmente il tie-break, approfittando di un quarto unforced dell’avversario per portare l’incontro al terzo e decisivo set.
Le scorie del tie-break si fanno sentire per il classe 2001 ceco, che commette altri due errori non forzati e cede la battuta in apertura di terzo set. Il russo rischia di sprecare subito il vantaggio commettendo un doppio fallo che porta Lehecka a palla break, il quale però la sciupa con un rovescio troppo largo. La possibilità persa per rimettersi in partita demoralizza il n. 93 della classifica, che da quel momento sbaglia dei colpi che per un set e mezzo aveva eseguito in maniera notevole e finisce per cedere un altro break a Rublev nel quinto gioco. Il giocatore russo a questo punto può giocare col braccio e la testa più sciolti, spreca un primo match point in risposta sul 5-1 ma riesce a chiudere la partita nel turno di servizio successivo in 2 ore e sette minuti. Ai quarti di finale la testa di serie n. 2 affronterà Taro Daniel (n. 104), che nel suo match ha battuto il diciottenne danese Holger Rune (n. 72) con il punteggio di 6-3 6-7(1) 6-3.
Il tabellone completo dell’ATP 250 di Belgrado
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Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set
Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5
Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.
Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.
Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.
Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.
Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.
Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.
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Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul
Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.
IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.
Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.
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Roland Garros: il ruggito di Fognini! Auger-Aliassime eliminato in tre set [VIDEO]
Eclatante risultato del ligure: battuto il n.10 del mondo, che non era al meglio fisicamente. Continua il bel Roland Garros degli azzurri

F. Fognini b. [10] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4 6-3

Sesta vittoria su sei partite degli italiani al Roland Garros 2023. Grande impresa di Fabio Fognini: il ligure, pochi giorni dopo aver compiuto 36 anni, elimina Felix Auger-Aliassime, n.10 del mondo, in tre set. Fognini ha offerto un’ottima prestazione approfittando nel migliore dei modi di una condizione fisica non ottimale del canadese, che durante il match ha chiamato fisio e dottore. Ma questo nulla toglie alla partita di Fognini, sempre concentrato al netto di qualche piccolo passaggio a vuoto. Un gran colpo per il giocatore di Arma di Taggia, che approda al secondo turno dove affronterà l’australiano Jason Kubler in un match abbordabile.
FOGNINI DRITTONE DEL MATCH-POINTPrimo set: partenza lenta di Auger, ne approfitta Fabio
Inizia bene Fabio Fognini che dopo aver pareggiato i conti sul 1-1 vola fino ad aggiudicarsi il 4-1 pesante. Un gioco costante e con pochi errori quello dell’italiano che mettendo sotto pressione Auger sul rovescio porta a casa diversi punti, inoltre il tennista ligure tiene molto bene anche da fondo campo gestendo lo scambio. Al contrario molti gli errori del canadese che forza spesso il servizio incappato in doppi falli.
Al quinto game Auger si dà una scrollata breakkando Fognini e portando il punteggio sul 4-2, grazie anche a due doppi falli dell’atleta tricolore. Aliassime cerca di scuotersi ma il servizio non lo aiuta più di tanto. Si abbassa la qualità di gioco di Fabio che sul 4-3 e servizio perde lucidità concedendo una palla break che rischia di fare rientrare definitivamente nel primo set il canadese. Ma l’azzurro riesce a salvarsi. E successivamente non si fa pregare, chiudendo il primo set per 6-4.
Secondo set: pesano le condizioni non ottimali di Auger-Aliassime
Il primo game della ripresa è tenuto agevolmente dal canadese. Quello successivo di Fabio è complicato: Aliassime si guadagna due palle break che converte dopo un errore di misura di Fognini. La reazione del sanremese non si fa attendere: dopo un doppio fallo di Aliassime l’italiano controbreakka il canadese alzando la parabola dei colpi e inducendo Auger all’errore. Altro game e altre difficoltà per il n.10 del seeding: nel quinto gioco Fabio martella sul rovescio di un Aliassime spento per arrivare a palla break. Con l’errore successivo del canadese Fognini mette la testa avanti. Auger-Aliassime qui chiede un medical time out confermando la sensazione di non essere al meglio della condizione fisica.
Fabio prende il largo dopo aver salvato due palle del potenziale contro break (4-2). Nell’ottavo gioco altro capovolgimento di trama con Aliassime che infila il passante del 4-4, recuperando il break di svantaggio. Ma la brutta giornata canadese continua nel nono gioco con Fognini che brekka guadagnandosi la possibilità di servire per il match sfruttando le vistose difficoltà – fisiche e mentali – di Auger. Fabio si porta a tre set point, basta il secondo. Due set a zero per l’azzurro.
Terzo set: Fabio rimane concentrato e vince con punti di alta scuola
Il terzo set si apre con l’ennesimo break tricolore: un passante lungolinea di Fognini coglie impreparato il canadese che si ere lanciato a rete. Aliassime cerca adesso l’uno-due per abbreviare gli scambi. L’ennesimo break di Fabio nel terzo game sancisce di fatto la fine dell’incontro. Aliassime ci prova ma è chiaro ormai che non sia nelle condizioni di poter competere quest’oggi. Nel nono game Fognini delizia il pubblico del Court Simonne-Mathieu con una prodezza a rete, un colpo di polso di puro istinto. Auger finisce per concedere l’ennesima palla break a Fognini che rappresenta il primo match point. Fabio se lo prende con un tracciante di dritto in recupero.
LE PAROLE A CALDO – “Sono contento per la vittoria – ha detto a caldo Fognini nell’intervista in campo –, specialmente perchè è arrivata contro un giocatore come Felix. Si vedeva che in campo non si muoveva bene e gli auguro il meglio. Quanto a me, non so quanti altri Roland Garros giocherò quindi questa vittoria vale tanto”. Su questo, l’italiano aggiunge: “Devo pensarci, magari sono vecchio, ne ho giocato tanti. Ma sono fortunato, voglio vederla così, ho qualche anno in più ma mi posso ancora divertire a competere contro giocatori di questa generazione. Questo potrebbe anche essere l’ultimo Roland Garros, ma me lo voglio giocare al meglio, ora l’obiettivo è recuperare al meglio fisicamente”.
a breve il servizio completo
Damiano Cavallari – Matteo Beltrami