WTA Madrid, l'ultimo quarto di finale sarà Teichmann-Kalinina, out Raducanu

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WTA Madrid, l’ultimo quarto di finale sarà Teichmann-Kalinina, out Raducanu

Con l’eliminazione di Rybakina e Raducanu si completa il quadro dei quarti femminili. Un’occasione incredibile tanto per la svizzera quanto per l’ucraina

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Jil Teichmann - Palermo 2019 (foto Nino Randazzo)
 

Sotto il tetto dello Stadium 3, tra Jil Belen Teichmann e Elena Rybakina è battaglia solo per i primi quattro giochi. La svizzera prende poi il largo, vincendo dieci degli ultimi dodici game e centrando il suo secondo quarto stagionale. Partita ben più lottata tra Anhelina Kalinina e Emma Raducanu, che danno vita ad una grande battaglia in cui, alla fine, a prevalere è la maggior sfrontatezza dell’ucraina. È il primo quarto di finale in carriera a livello “1000” per lei, che proprio come Teichmann avrà una grande occasione per centrare un’inaspettata semifinale.

J. Teichmann b. [16] E. Rybakina 6-3 6-1

L’avvio di match è piuttosto equilibrato, con le due giocatrici che tengono i primi rispettivi due turni di battuta senza troppi problemi. Le prime crepe si intravedono nel gioco di Rybakina, che nel quinto gioco deve cedere a 15 il servizio. La kazaka fatica non solo in battuta ma anche durante lo scambio, con la svizzera che invece è particolarmente ispirata. La numero 35 WTA annulla una possibilità di immediato controbreak in favore di Rybakina, per quella che resterà l’unica chance di break del set per la testa di serie numero 16. Teichmann sale così 4-2, aiutata anche da un servizio in grande spolvero (tre ace nel primo parziale). Sono davvero troppi i non forzati della kazaka (18, contro i 12 della sua avversaria), che perde a 15 la battuta anche nel nono gioco, consegnando 6-3 il primo set alla svizzera.

Dopo una fase di attesa per un medical time out chiesto da Rybakina, il secondo parziale inizia con qualche speranza per la numero 18 del ranking, che rimonta il primo gioco da 40-15, trascinandolo ai vantaggi. Qui, però, la mancina nativa di Barcellona si salva con il servizio e allunga 2-0 alla terza opportunità. Più lo scambio si protrae e più diventa difficile per la kazaka mantenerne le redini, che sfoga la sua frustrazione scagliando a terra la racchetta e rimediando un warning. Teichmann prova ad allungare e ci riesce, non prima però di aver annullato una palla break con un dritto lungolinea coraggioso. Proprio con questo colpo la svizzera fa la differenza, conquistando il settimo game su otto disputati dal 2-2 del primo set, vero spartiacque di questa partita. L’ultimo treno per Rybakina passa nel quinto gioco, quando ha un’occasione di break per rientrare, splendidamente annullata però dalla svizzera con un bel recupero incrociato di rovescio. La partita, di fatto, si chiude in quell’istantanea: nel game successivo Teichmann ottiene un altro break, andando a servire per il match sul 5-1. La numero 35 del mondo ha però un passaggio a vuoto, il primo davvero importante nel match, con cui concede tre palle break consecutive alla sua avversaria, anche per via di due doppi falli da destra. Rybakina però conferma la totale mancanza di lucidità sulle occasioni in risposta (0/6 sulle palle break nel match), fallendo tre risposte e cedendo 6-3 6-1 in una partita in cui ha davvero concesso troppo. Continua dunque la corsa Teichmann, che non ha ancora perso un set contro avversarie del calibro di Kvitova, Fernandez e appunto Rybakina. Ad attenderla ai quarti di finale ci sarà Anhelina Kalinina, che gioca un grandissimo primo set e resiste coi nervi nel terzo per avere la meglio su Emma Raducanu.

A. Kalinina b. [9] E. Raducanu 6-2 2-6 6-4

Fin dai primissimi scambi la britannica è costretta ad inseguire, perdendo subito il servizio a zero in apertura di match. Al contrario, Kalinina è molto centrata, sbaglia pochissimo e nei suoi primi turni di battuta concede le briciole. Dopo appena un punto conquistato nei primi nove disputati, anche la Raducanu entra pian piano in partita, iniziando a comandare gli scambi nei propri turni di battuta. In risposta, tuttavia, la testa di serie numero nove fatica a trovare continuità, più per meriti della sua avversaria che per demeriti propri. Una piccola prima chance arriva nel sesto game sul 30 pari, ma l’ucraina è brava ad affidarsi al servizio per salire 4-2. Kalinina si muove molto bene, disegna il campo e fa spesso la differenza con il rovescio incrociato, colpo che le regala diversi punti. Sono ben tre i vincenti soltanto nel settimo game, che le consegnano due opportunità per andare a servire per il primo set. La numero 37 WTA le vanifica entrambe con due rari errori, entrambi in risposta, ma alla terza occasione non perdona. Per la seconda volta nel game Raducanu sbaglia la direzione dell’attacco, viene punita da uno splendido lob dell’ucraina che chiude poi con lo smash successivo. A Kalinina riesce praticamente tutto, inclusa una demi-volée da fondo campo (vincente) su una frustata in risposta della britannica. Il 6-2 del primo set in suo favore è solo la logica conseguenza di un parziale perfetto, sublimato da 13 vincenti e 3 soli non forzati.

Dopo un medical time out, Raducanu si presenta subito con due vincenti di dritto, passa a condurre per la prima volta nel match e, nel secondo game, si conquista le prime palle break della sua partita. Kalinina commette tanti gratuiti in un gioco quanti nell’intero primo set, cedendo la battuta alla britannica, che sale 2-0. Dopo un rapido scambio di break, alla seconda occasione la numero 11 del ranking riesce a confermare il vantaggio, passando a condurre 4-1. È decisamente un’altra partita: l’ucraina abbandona via via gli standard elevatissimi del primo set, mentre la britannica alza notevolmente il livello, riducendo al minimo gli errori. Kalinina rischia grosso, finendo subito sotto 0-30 e ma riuscendo a salvarsi grazie a tre vincenti importanti. Nel gioco successivo, è Raducanu a dover inseguire, recuperando da 15-30 dopo uno scambio prolungato e ad alta intensità e salendo 5-2. È il preludio del definitivo 6-2 del secondo set, al termine del quale la giovane diciannovenne si lascia andare in un urlo liberatorio, in un parziale in cui ha commesso appena un errore gratuito (a fronte di 8 vincenti).

Il terzo set si apre con un labile equilibrio destinato presto a crollare e, inaspettatamente, la prima a cedere è Raducanu. Nel terzo game, la testa di serie numero nove concede tre chance di break consecutive a Kalinina, che torna a fare la differenza con il rovescio incrociato e a macinare diversi punti importanti su quella diagonale, che le valgono il 3-1. La numero 37 del mondo ricomincia a produrre vincenti da ogni angolo del campo, ricevendo anche i complimenti della sua avversaria e costruendosi altre due opportunità per incrementare ancor di più il vantaggio. Alla terza occasione, Raducanu riesce a salvarsi e, anche grazie ad uno straordinario rovescio lungolinea, completa la rimonta e aggancia la sua avversaria sul 3-3. La partita si fa sempre più tesa, aumentano gli errori da ambo le parti e sul 4-4 la vincitrice dell’ultimo US Open deve fronteggiare due pericolosissime palle break non consecutive. Con il servizio Raducanu annulla la prima, ma conferma un calo fisico intravisto già da qualche game e, alla seconda chance, Kalinina trova un cross di rovescio strettissimo, che la spedisce al servizio per il match sul 5-4. La tensione è altissima, ma sembra che l’ucraina abbia quel pizzico di incoscienza in più che, alla fine, le permetterà di portare a casa la partita. Come quando, sul secondo match point, si inventa una palla corta non certo giocata alla perfezione, ma che coglie di sorpresa Raducanu, che arriva in maniera scomoda e nulla può sulla successiva volée, terminata in corridoio. Finisce 6-2 2-6 6-4 in favore di Kalinina, al primo quarto di finale in un WTA1000 della carriera: ad attenderla, come detto sopra, ci sarà Jil Belen Teichmann.

Il tabellone femminile del torneo di Madrid

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