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Roland Garros: Sasnovich riporta (di nuovo) Raducanu sulla terra. Ora la sfida con Kerber [VIDEO]
La bielorussa Sasnovich che aveva battuto Raducanu nel primo match dopo la vittoria agli Us Open, la estromette anche al secondo turno del Roland Garros. Vince anche Azarenka su Petkovic

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Da Parigi il nostro inviato
A. Sasnovich b. [12] E. Raducanu 3-6 6-1 6-1
Emma Raducanu continua il suo viaggio alla “scoperta” della terra e rimedia una brutta sconfitta al secondo turno del Roland Garros.
L’avversaria odierna era proprio quella Aliaksandra Sasnovich che l’aveva riportata…sulla terra al primo match giocato ad Indian Wells dopo la clamorosa cavalcata vincente degli Us Open 2021 ed anche oggi, dopo un buon primo set, la numero 12 del mondo è letteralmente uscita dal campo.
Al rientro dopo il ritiro nel match contro Andreescu a Roma per i problemi alla schiena e dopo le due ore e trentasette impiegate per superare la giovanissima Noskova, Raducanu ha palesato la attuale inefficacia del suo gioco alla superficie meno rapida.
Emma, dopo la separazione da Torben Belz è seguita qui a Parigi dal capo femminile della LTA Iain Bates, ma ha dimostrato di avere bisogno di un po’ di chilometri sotto le suole per poter adattare il suo gioco al mattone tritato: evidenti le difficoltà nello “scivolare” o nell’arrestarsi al momento di recuperare i drop shot della sua avversaria, così come è apparsa chiara la difficoltà quando la sua avversaria ha provato a variare il gioco alzando la traiettoria dei colpi.

Tutto nella norma, in ogni caso. Non va dimenticato che la diciannovenne britannica è alla sua prima stagione sul “rosso” e quello di oggi è stato solo il suo undicesimo match su questa superificie (6-5 il bilancio).
Emma, tutto sommato è soddisfatta di questa prima stagione sul rosso:” Penso di essere decisamente diventata più forte mentre la stagione su terra andava avanti. Ci vuole solo molto di più per vincere il punto su questa superficie e colpire piatto come piace fare a me non è produttivo. So di avere ancora molta strada da fare su questa superficie, ma nel complesso, direi che ho sicuramente avuto un buona prima esperienza sull’argilla. Penso di poter sicuramente migliorare molto”
Dopo un primo set tutto sommato controllato, grazie anche alla complicità di Sasnovich in difficoltà soprattutto sulla diagonale mancina, nel secondo set iniziavano i dolori per la campionessa di New York. Come detto, le traiettorie più arrotate e profonde della bielorussa mandavano in confusione Emma che si inabissava sotto una serie infinita di errori da fondocampo. Quando nel terzo set la britannica veniva più volte lasciata a metri dalla palla da pregevoli smorzate della bielorussa, sorgeva il sospetto che anche i problemi alla schiena non fossero del tutto superati.
Brava comunque Sasnovich che approda per la prima volta al terzo turno a Parigi. Troverà Angelique Kerber.
[21] A.Kerber b. E.Jacquemot 6-1 7-6(2) (Antonio Flagiello)
Le maratone delle quali si è resa protagonista Angelique Kerber negli ultimi dieci giorni non sembrano aver lasciato strascichi, in quanto la nativa di Brema continua a vincere, allungando la striscia di vittorie consecutive a sette. Ultima vittima in ordine di tempo è la francese Elsa Jacquemot, alla prima esperienza Slam, che si arrende dopo poco più di due ore.
L’inizio è tutto di marca tedesca, con l’ex numero 1 al mondo che si porta in vantaggio in un amen, comandando il gioco e soprattutto mostrando una maggiore lucidità nei momenti decisivi: su tre games arrivati ai vantaggi infatti è sempre lei a spuntarla, tenendo bene a bada la maggiore esplosività dell’avversaria, che in più di un’occasione riesce a metterla in difficoltà. Il primo set è storia dopo soli 35 minuti, e sebbene il 6-1 finale sia un passivo ingeneroso nei confronti di Jacquemot, si tratta del giusto scotto da pagare nei confronti di una veterana come Kerber.
L’apertura di secondo parziale non vede mutare il canovaccio della partita, con l’arrembante transalpina ad entusiasmare i suoi tifosi e la solida tedesca a vincere i punti importanti: la striscia di games vinti ai vantaggi per Kerber arriva a cinque, e il punteggio recita 6-1 2-0. Poco male per la testa di serie 21, che accetterebbe di buon grado un match rapido viste le battaglie massacranti della settimana scorsa al torneo di Strasburgo (a cui va aggiunto il match di primo turno giocato due giorni fa, durato due ore e mezza). Ma è proprio in questo momento che l’inerzia della partita diventa francese e la 19enne Jacquemot tira fuori la testa dall’acqua: i giochi consecutivi vinti da Kerber si fermano a sei, e la numero 215 WTA trova finalmente continuità di colpi, unita a degli invidiabili riflessi a rete. Calano anche le percentuali al servizio di Kerber, che soprattutto con la seconda diventa troppo vulnerabile, esponendosi agli attacchi della francese ormai sulle ali dell’entusiasmo. Il match scorre via sui binari dell’equilibrio fino al tie-break finale, grazie anche al sangue freddo della ragazzina francese, che per due volte serve per restare in partita e in entrambe le occasioni tiene la battuta con un gioco d’attacco estremamente coraggioso. Incoraggiata dalla gran parte del pubblico presente sugli spalti, Jacquemot si presenta al tie-break con un buon abbrivio, visto che Kerber pare calare di intensità con il passare del tempo: le velocità registrate alla sua prima di servizio sembrano confermare questa impressione, ma è ancora una volta l’esperienza ad essere la discriminante. La millennial commette un paio di gratuiti evitabili che difatti la condannano alla sconfitta: non è un caso che il computo finale reciti 44 vincenti a 36 per la francese, che però annovera anche ben 40 gratuiti contro 25. E’ Kerber quindi a guadagnarsi l’accesso al terzo turno che la vedrà opposta a Aliaksandra Sasnovich, in questa campagna al Roland Garros che è già più soddisfacente per lei della scorsa edizione, quando fu eliminata all’esordio da Anhelina Kalinina.
ALTRI MATCH – Nelle altre sfide giocate in contemporanea nella tarda mattinata parigina, l’ex n. 1 Victoria Azarenka ha superato la collega tedesca Andrea Petkovic per 6-1 7-6(3), mentre la svizzera Jill Teichmann sta confermando il suo ottimo periodo di forma. La semifinalista del torneo di Madrid ha vinto 6-4 6-1 sulla serba Olga Danilovic. Ha raggiunto il terzo turno senza neanche dover giocare invece Elise Mertens, grazie al forfait arrivato prima di scendere in campo da parte della ceca Marie Bouzkova.
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Sara Errani: “Dedico questa vittoria a mia nonna, venuta a mancare nella notte. Da un lato non vorrei essere qui”
Le parole dell’azzurra dopo la vittoria su Teichmann, con il pensiero alla nonna deceduta

La vittoria di Sara Errani di oggi al Roland Garros è speciale. E non solo perché ha ritrovato un trionfo in un main draw Major dopo più di due anni, ma per la persona a cui l’ha dedicata. La scorsa notte, infatti, come raccontato da Sarita nella conferenza post gara, è venuta a mancare sua nonna. E questo chiarisce anche le lacrime e il bacio verso il cielo sul punto che le ha regalato il 6-2 al terzo.
D: “Complimenti per la vittoria. Ti mancava un success lottato, una partita difficile. Hai perso il primo, eri sotto di un break nel secondo“
Errani: “Sì partita difficile, oggi è stata una giornata difficile. Stanotte è venuta a mancare mia nonna, mi sono svegliata con questa notizia. Purtroppo è stata una giornata complicata fin da stamattina, però sono riuscita comunque ad entrare, a lottare, star lì…e alla fine l’ho portata a casa, non so neanch’io bene come. Mia nonna guardava tutte le mie partite, ovviamente questa vittoria è per lei. É difficile essere lontano da casa quando succedono queste cose, lontano dai miei, da mia mamma. Mi dispiace da un lato esser qua“
Vanni Gibertini (Ubitennis): “Sono anche partite come questa che ti danno la spinta, la convinzione di continuare. Quando non hai niente da dimostrare puoi prendere le decisioni che vuoi. Sono queste le partite per cui alla fine dici ‘domani ci si alza di nuovo, ci si allena di nuovo’?“
Errani: “No, per me sono un po’ tutte, non ho una che dici “per questa”. Anche al primo turno di un torneo da 60000 io ci metto la stessa voglia che in un primo turno di uno Slam. Non sono quelle. Ovvio che non mi mancherà ancora tanto, però mi piace. Ho ottenuto la soddisfazione che volevo quando sono riuscita a rientrare nelle prime 100, erano anni che ero lì fuori e non riuscivo mai a rientrarci. Quindi dopo quasi quattro anni rientrare tra le prime 100 è stata proprio una mia soddisfazione. Era quasi diventata una sfida personale, riuscirci mi ha un po’ tolto un peso. Adesso gioco sicuramente un pochino più tranquilla, e prendo quello che viene. Ovvio che quando entro in campo do tutto, però son cosciente che sono agli sgoccioli. Quindi ci metto tutto come sempre ma perché amo il tennis, perché mi piace giocare, lottare, e quindi provo con tutte le mie forze“
D: “Una volta finito col tennis giocato, vorresti comunque rimanere nell’ambito del tennis sotto altri aspetti?“
Errani: “Anni fa pensavo di no. Invece adesso penso di sì. Ogni tanto mi piace anche guardare altri ragazzi che giocano, se posso aiutare e dare consigli mi piace, mi piace guardare dove possono migliorare. É una cosa che fa un allenatore, ed è quindi una cosa che mi piace abbastanza. Poi vedremo cosa farò, non lo so ancora. Sicuramente il tennis farà sempre parte della mia vita, è uno sport che mi piace da morire. Quindi mi piace anche guardarlo, vado a vedere il figlio del mio allenatore ai tornei ed impazzisco, mi piace tantissimo guardarlo, star lì, cercare di capire cosa potrebbe fare e cosa no“
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Il commento di Ubaldo: “5 su 5 per l’Italia nella prima giornata”
Il direttore commenta l’eccellente giornata inaugurale per il tennis italiano con le vittorie di Arnaldi, Musetti, Sonego, Giorgi ed Errani
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Matteo Arnaldi dopo la prima vittoria slam: “il mio livello può essere vicino a quello dei migliori”
Dopo il primo successo in uno slam, il giovane sanremese si guarda indietro: “Il sunshine double è stato la svolta”

Matteo Arnaldi ha ottenuto oggi, nella giornata inaugurale del Roland Garros 2023, la sua prima vittoria nel tabellone principale di uno slam, ai danni di Daniel Elahi Galan.
Un match che era iniziato male (6-2 il primo set a favore del colombiano), ma le cui sorti si sono poi rovesciate a partire dal secondo parziale. “Ero partito un po’ teso-ha detto il sanremese-essendo la prima volta che giocavo in un main draw slam. Ma le esperienze dell’ultimo periodo mi hanno aiutato a restare tranquillo, e sapevo che alla distanza sarei potuto entrare in partita.” Esperienze che, dice Arnaldi, “mi hanno aiutato a prepararmi per oggi. La prima vittoria ATP a Barcellona, il successo con Ruud a Madrid, la prima partita vinta a Roma sono frutto del lavoro mio e del mio team negli ultimi due anni. Dedico questa vittoria a tutti noi. È un periodo buono, per via delle esperienze di tante prime volte che mi permettono di essere più tranquillo in partite come quella di oggi.”
Un successo che sa anche di rivincita, arrivato contro quel Galan che l’aveva estromesso dalle qualificazioni dello scorso US Open, prima di battere Stefanos Tsitsipas nel tabellone principale. “Erano due superfici diverse, e questo ha fatto la differenza. Oggi sono entrato con le idee più chiare. Il mio livello era molto simile a quello di oggi, ma la differenza è che i match bisogna vincerli, ed è quello che sto facendo ora. Questa è la cosa che reputo più importante.” Alla domanda del nostro Vanni Gibertini sulle condizioni di gioco poco clementi a causa del caldo e del vento, Arnaldi ha effettivamente confermato che “più che altro c’è stato un po’ di vento. Non è stato semplice neppure avere una partita di fianco, una condizione nuova per me.”
Ma qual è stato il punto di svolta di questa stagione? “Quando ho giocato a Doha, Dubai, Indian Wells e Miami. Sono state le esperienze a livello ATP che mi permettono di scendere in campo, ora, con più tranquillità. Sto imparando a conoscere il livello dei più grandi, come Medvedev, come Ruud. Inizio a capire che il mio livello può essere vicino al loro.”