Roland Garros, la stretta di mano tra Ruud e Rune è fredda come la Scandinavia

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Roland Garros, la stretta di mano tra Ruud e Rune è fredda come la Scandinavia

Rune: “Mi ha urlato in faccia negli spogliatoi”. Tra i due c’era stata qualche scaramuccia già nel corso del match.

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Casper Ruud - Roland Garros 2022 (foto Twitter @RioOpenOficial)
 

Se pensavate che fosse impossibile assistere a una polemica tra scandinavi per via della loro freddezza, beh vi sbagliavate. Gli stereotipi tendono infatti ad essere smentiti dalla realtà. E la realtà della sfida di ieri sera tra il norvegese Ruud e il danese Rune – vinta dal primo – ci ha detto che anche i nordici non sono esenti da controversie più o meno accese. Beninteso, quanto successo durante e a fine match è rimasto nei limiti del consentito, ma non è esagerato pensare che possa essere stato un ‘casus belli’ in grado di innescare una rivalità da cui aspettarsi nuovi capitoli. Il momento in cui si è capito che tra i due non tutto era filato liscio è stato quando Casper e Holger si sono ritrovati a rete dopo il match point. La stretta di mano è stata fulminea con il danese che ha praticamente ignorato l’avversario. Ruud allora lo ha guardato e ha scosso il capo in segno di disapprovazione.

Dalle dichiarazioni in ‘zona mista’ del norvegese è possibile ricostruire le ragioni per cui si è arrivati a quella conclusione. Il numero 8 del mondo ha detto di non aver gradito le contestazioni di Rune su alcune chiamate. Nel corso dell’incontro ci sono stati un paio di episodi simili ed anche sul match point il 19enne danese ci ha messo qualche secondo per accettare la decisione della giudice di sedia Louise Engzelle che aveva sconfessato la chiamata del giudice di linea dando quindi la vittoria a Ruud. Quest’ultimo ha riferito di una scaramuccia che c’è stata durante la partita proprio per questo motivo: “Gli ho chiesto ‘hai bisogno di controllare ogni segno?’ e lui mi ha detto di stare calmo. Allora io ‘forse non è la cosa migliore da dire al tuo avversario quando parla con te’. Lui ha ripetuto la stessa cosa e dopo non gli ho più parlato. Se è questo il modo in cui vuole comportarsi, dipende da lui”.

La versione fornita da Rune è praticamente identica. Holger ha infatti affermato di non aver voluto salutare più calorosamente Ruud in quanto “nel corso del match è stato antisportivo: mi ha parlato più volte. Io gli ho detto di non parlarmi: insomma, stavamo giocando una partita di tennis”. Sempre il danese ha detto che “il 99 percento dei giocatori del tour mi rispetta, e poi c’è lui. Probabilmente riuscirò a sopravvivere a questa cosa”. La tensione tra i due, però, avrebbe superato anche i confini del terreno di gioco. Rune ha infatti riferito ad “Ekstra Bladet” che negli spogliatoi Ruud gli ha urlato in faccia un grido di esultanza: “Ho pensato: che diavolo stai facendo? Non si fa. Puoi esalutare in campo quanto vuoi ed essere felice. Lo faccio io stesso quando vinco. Ma questo è un pessimo comportamento. Abbi un po’ di rispetto”. Dal canto suo Ruud ai microfoni dei suoi connazionali di “Verdens Gang” ha pronunciato queste parole a proposito del modo di comportarsi dell’avversario (che l’anno scorso è stato multato dall’ATP per commenti omofobi durante un incontro nel Challenger di Biella): “È giovane e nuovo a questi livelli, quindi può essere scusato, ma quando sei su un grande palcoscenico potrebbe essere il momento di crescere un po’”.

Anche Alex Corretja, talent di Eurosport, ha parlato degli atteggiamenti del danese, riferendosi in particolare alle sue sfuriate verso i membri del suo team (in un’occasione ha anche urlato alla madre di andare via): “È molto giovane e deve essere in grado di controllare le sue emozioni perché è così talentuoso. Ha decisamente parlato troppo con il suo box”.

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