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[2] M. Berrettini b. [6] L. Sonego 3-6 6-3 6-4
Il numero 1 d’Italia si conferma tale e fa capire a tutti che anche quest’anno vorrà recitare un ruolo da protagonista sull’erba. È infatti di Berrettini il derby andato in scena nei quarti di finale dell’ATP 250 di Stoccarda con Lorenzo Sonego che vestiva i panni dello sfidante, in un incontro tra due grandi amici (come dimostrato dal bell’abbraccio finale). Era una grande opportunità per entrambi, sfruttata al meglio dal numero 10 del mondo che giocherà domani la semifinale del Boss Open 2022 da favorito contro Oscar Otte. Potrà così puntare a disputare la prima finale dell’anno per quanto riguarda il movimento azzurro nel circuito ATP, mentre durante la scorsa stagione erano arrivati già tre titoli (uno a testa per Sinner, Berrettini e Sonego) e ben sei altre finali perse prima dell’inizio dello swing su erba. Berrettini ha rispettato i favori del pronostico: dalla sua c’erano i due precedenti con Lorenzo (entrambi vinti dal romano ma fuori dal circuito maggiore e risalenti al 2016 e al 2019) e soprattutto il suo storico sull’erba. Dal 2019 Matteo ha infatti vinto ben 24 partite sui prati, perdendo solo contro Goffin e con i maggiori interpreti di questa superficie degli ultimi 20 anni: Federer e Djokovic.
Il sole accoglie i due azzurri sul centrale dell’ATP 250 di Stoccarda per il primo match della giornata (avrebbe dovuto essere il secondo ma Bonzi ha dato forfait prima di scendere in campo contro il padrone di casa Otte). Dopo due giorni in cui la pioggia ha infastidito organizzatori e giocatori, le condizioni sono finalmente ideali con una temperatura mite ma non eccessivamente alta. L’avvio del match è subito molto combattuto: nel secondo gioco arrivano le prime opportunità di break per Sonego: un paio di colpi scappati fuori per pochi centimetri (con hawk-eye live che toglie ogni dubbio) salvano però il finalista di Wimbledon 2021.
Il servizio di Lorenzo si fa via via più solido, mentre quello di Matteo è croce e delizia: sull’1-2 un doppio fallo porta Sonego nuovamente a palla break, poi una prima non lascia chance al numero 32 del mondo. Dopo quasi mezz’ora di partita si può comunque affermare che Sonego sia entrato meglio in campo e che a Berrettini manchi ancora fluidità sia a livello di gambe che di colpi. Il sesto game conferma queste sensazioni: Lorenzo è impeccabile sia quando si deve difendere che quando ha la possibilità di girarsi sul dritto e comandare, usando anche la smorzata al momento giusto, mentre Berrettini sbaglia con il dritto sull’ennesima palla break che questa volta si concretizza. Avanti 4-2, Sonego però lascia subito spazio al possibile rientro dell’avversario, ma Matteo non riesce a trovare i tempi giusti per spingere con il rovescio sulla seconda del torinese, sbagliando su entrambe le palle break concessegli. Sul 5-2 Lorenzo arriva già a set point in risposta, ma è costretto a rimandare la chiusura del parziale al game successivo. Chiusura che arriva sul 6-3 dopo 55 minuti nonostante altre due possibilità avute da Berrettini per restare nel set. Decisiva per ora è la poca incisività della prima di servizio del romano (anche per meriti di Sonego, capace di anticipare la risposta in più occasioni) con cui realizza solo il 59% dei punti.
Il secondo set si apre con un punto spettacolare vinto da Sonego grazie a una volée in tuffo. A rete Berrettini, invece, commette un errore da matita blu: ancora una volta sul servizio del numero 10 si va ai vantaggi. Quasi inedita è però l’assenza di palle break. Il rendimento al servizio di Matteo continua a migliorare e ciò forse genera preoccupazione in Lorenzo che infatti nel quarto game commette tre gravi errori di dritto regalando di fatto il break al connazionale. Seguono quattro giochi interlocutori che portano Berrettini a servire per prolungare la partita al terzo sul 5-3. Nel momento cruciale il dritto di Matteo torna ballerino. Discorso diverso, invece, per il servizio: il campione dell’edizione 2019 del torneo di Stoccarda mette in campo quattro prime consecutive che gli permettono di annullare due palle break e di chiudere poi il set con lo stesso punteggio con cui aveva perso il primo. In questo parziale, durato 39 minuti, l’efficacia della prima di battuta di Berrettini è stata del 90% (18/20).
Il predominio dei servizi si conferma anche in avvio di terzo set. Le prime difficoltà per chi batte arrivano nel terzo gioco quando Sonego in due occasioni consecutive ha troppa fretta nel girarsi sul dritto in uscita dal servizio. Ci sono così ben tre opportunità consecutive per brekkare per Matteo: dopo due buone prime di Lorenzo, il romano sfrutta la seconda del connazionale per prendere campo e imporre il proprio gioco con il dritto. Berrettini cerca quindi la fuga decisiva sfruttando un Sonego meno abile rispetto alla prima ora di partita a obbligare l’avversario a continui spostamenti rapidi. Lorenzo resta comunque mentalmente nel match pronto a sfruttare un eventuale calo di Matteo e regala anche un altro punto spettacolare al pubblico, questa volta con un pallonetto in tweenner. La seconda testa di serie del torneo però non è da meno: un passante di rovescio fulminante impedisce a Sonego di portarsi avanti 30-0 nel game in cui Berrettini serve per il match sul 5-4. È il punto decisivo: Lorenzo lotta fino alla fine ma Matteo è freddo e chiude un incontro salito di livello proprio nella fase conclusiva, ma gradevole per tutte le 2 ore e 17 minuti. Estremamente positivo per il nostro numero 1 il fatto di essere cresciuto nel corso del match: ciò significa che a livello fisico-atletico il romano è già a buon punto dopo lo stop di tre mesi, mentre c’è da migliorare nella continuità e nella fluidità dei colpi. Berrettini, ancora imbattuto a Stoccarda, disputerà contro Otte la sedicesima semifinale nel circuito e la quinta sull’erba. Contro il tedesco ha vinto in quattro set sia al Roland Garros del 2018 che allo US Open dell’anno scorso.
La classifica ATP aggiornata è disponibile al seguente link, che porta alla sezione “Sotto Rete” del sito web di Intesa Sanpaolo, main sponsor della manifestazione e partner di Ubitennis.