Supera il primo turno della qualificazioni a Wimbledon e annuncia – forse è meglio dire sussurra – che questo sarà il suo ultimo torneo. È Philipp Kohlschreiber a sorprendere l’intervistatrice, Anne Keothavong, comunicandole quasi en passant la decisione di riporre definitivamente la racchetta da pro.
“Storia buffa” dice Kohli. “Per me è la prima volta a Roehampton. È stata una fantastica e meravigliosa carriera. Questo sarà il mio ultimo torneo. Mi fermerò dopo Wimbledon 2022, quindi sono ben felice di poter giocare un altro incontro qui. Forse riuscirò a entrare nel tabellone principale”.
Pochi giorni fa, eravamo stati facili profeti parlando del 2022, l’anno dei grandi ritiri, con la domanda retorica “potranno aggiungersene altri?”. Ed eccolo qua, Philipp, a dirci che può bastare così. Il tedesco classe 1983 ha vinto otto tornei, alzando almeno un trofeo su ogni superficie, e vanta un best ranking di numero 16 ATP nel luglio del 2012 poco dopo il suo miglior risultato in uno Slam, i quarti a Wimbledon. Professionista dal 2001, ha vinto 478 incontri nel Tour deliziando gli occhi con il suo rovescio a una mano e un bel tennis vario. Tra i suoi scalpi più prestigiosi figurano tre dei Fab 4: Djokovic al Roland Garros 2009 e a Indian Wells dieci anni dopo, Nadal sulla strada del suo successo ad Halle nel 2012, Murray a Monte Carlo nel 2010.
Questa settimana occupa il 230° posto della classifica ed è alla ricerca del 68° main draw in un Major. Il prossimo ostacolo sarà Mikhail Kukushkin. Ma quali sono i suoi programmi per la seconda parte della sua vita? “In realtà, non ho un piano, voglio semplicemente smettere e di sicuro sarà un momento speciale. Sono una persona tranquilla, non volevo dire ‘è la mia ultima stagione blablà’” spiega. “Ma ora alcune persone già lo sanno e cerco di godermi ogni match. È stato un viaggio molto lungo, ho ricordi fantastici, specialmente qui con il mio miglior risultato in uno Slam. Forse, l’ultimo respiro sarà molto lungo”.